Danimarca
Le autorità fiscali danesi sono state autorizzate a richiedere i dati sui pagamenti con carta di credito al fine di rilevare frodi IVA da venditori online stranieri.
In particolare, le autorità cercheranno di identificare i commercianti di e-commerce che hanno superato la soglia delle vendite a distanza in Danimarca, DKK 280.000 (circa € 35.000) all'anno (superata tale soglia il commerciante non residente è tenuto ad applicare l’IVA danese).
Si ricorda che dal 2020 tutti gli Stati Membri della UE saranno obbligati a fornite tutti i dettagli dei pagamenti alle autorità fiscali.
Irlanda
Dal 17 giugno l’Irlanda ha introdotto un doppio binario (come adottato da Spagna, Germania e altri Stati UE) per le richieste di partita IVA: i) regime nazionale e ii) regime internazionale. Solo quest'ultimo fornirà un numero di partita IVA utilizzabile nell’ambito delle operazioni intracomunitarie e “autorizzato” ad applicare i regimi IVA internazionali (regime “non imponibile” e “fuori campo”). Solo le aziende con partita IVA valida per le operazioni internazionali saranno inserite nella banca dati VIES.
Le imprese con partita IVA già esistenti verranno automaticamente considerate in possesso di un numero intra-UE e non saranno tenute ad intraprendere ulteriori azioni. Le imprese a cui è stato concesso un numero di partita IVA nazionale potranno convertirsi allo status all'interno dell'UE in un secondo momento.
Romania
Il parlamento rumeno ha in discussione la proposta di riduzione dell’aliquota ordinaria dal 19% al 16% a far data dal 1 gennaio 2020. L'aliquota IVA ridotta verrebbe inoltre ridotta dal 9% al 5%.
Un tentativo di riduzione dell'1% dell'IVA al 18% è stata proposta per l'ultima volta all'inizio del 2019, proposta non passato per problemi di bilancio. A seguito della crisi finanziaria, la Romania è stata costretta ad aumentare l'aliquota IVA dal 19% al 24% nel 2010. Negli ultimi due anni, ha ridotto questa percentuale al 19% in tre fasi nel 2016 e nel 2017.
Ungheria
Il parlamento ungherese ha approvato una serie di riduzioni fiscali per il 2020 ed in particolare:
- riduzione dell’IVA sui servizi alberghieri e alloggi (hotel, B&B, affittacamere..) dal 18% al 5%
- introduzione di una tassa di soggiorno del 4%
- rimodulazione dei beni soggetti ad IVA 5%
Portogallo
Il Portogallo ha posticipato l’entrata in vigore delle nuove norme di fatturazione attraverso software certificato, previsto per il 1 luglio 2019, rinviando tutto al 1 gennaio 2020. Il software di fatturazione permetterà di emettere fatture generando un codice univoco (unique invoice code - UUID).
Repubblica Ceca
La Repubblica Ceca ha ricevuto il via libera dalla Commissione europea dell'UE per l’introduzione dell'inversione contabile – reverse charge generalizzato su tutte le transazioni interne superiori a € 17.500. La misura, se approvata dal Consiglio dell'UE, entrerà in vigore il 1 ° gennaio 2020 per due anni e mezzo.
Gian Luca Giussani
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