Le società a partecipazione straniera (FIEs), e gli individui che le rappresentano legalmente, devono assumersi la piena responsabilità della veridicità, legittimità e completezza dei dati contenuti in bilancio.
La legge cinese stabilisce che la revisione annuale debba essere effettuata da uno studio commercialista autorizzato CPA (Certified Public Accountant) e registrato in Cina.
Tutta la documentazione deve essere presentata all’autorità competente entro la fine di aprile dell’anno successivo a quello cui i bilanci si riferiscono.
Documentazione richiesta
Le società devono preparare e presentare:
- Relazione finanziaria certificata (Audited Financial Report)
- Relazione di revisione Foreign Exchange (Foreign Exchange Audit Report)
- Relazione Annuale (Annual Report).
Tali documenti devono essere consegnati a sette diversi dipartimenti governativi: al Bureau of Foreign Trade and Economic Cooperation (BOFTEC), all’Ufficio delle Finanze, all’Ufficio Dazi e Dogana, allo State Administration of Taxation (SAT), all’Ufficio imposte locale, all’Administration of Industry and Commerce (AIC) e allo State Administration of Foreign Exchange (SAFE).
A volte, alle FIEs viene anche chiesto di presentare una relazione contabile consolidata all’ufficio tasse locale e allo State Administration of Taxation e anche questo documento dovrà essere preparato entro la fine di aprile. In questa rendicontazione contabile, lo studio CPA dovrà controllare le diverse voci di tassazione riconducibili alla società, incluse l’imposta sul valore aggiunto (IVA), la Business Tax, l’imposta sul reddito societario e l’imposta sul consumo.
L’imposta sui redditi societari (Corporate Income Tax) è senz’altro la voce più importante all’interno di questa relazione. La società di revisione dovrà eseguire la riconciliazione fra profitti d’esercizio finanziari e profitti tassabili secondo la normativa della Repubblica Popolare Cinese. Qualora vi sia una discrepanza fra imposte revisionate e versate dalla FIE, tale differenza dovrà essere discussa presso l’ufficio delle imposte.
Differenze regionali
Shenzhen
A differenza del resto della Cina, le FIEs registrate nella città di Shenzhen non devono preparare l’ulteriore “Annual Tax Final Declaration Report”.
Come a Shanghai, inoltre, anche a Shenzhen le FIEs dovranno compilare la revisione annuale e ottenere due distinte relazioni, una generale ed una che tratti specificatamente le questioni relative alla valuta estera.
Solo dopo aver completato la revisione, la FIE potrà procedere e presentare la documentazione alle sette autorità governative competenti. Tutta la documentazione deve essere completata entro la fine di giugno.
Inoltre, come parte delle formalità di chiusura dell’anno finanziario, le FIEs devono compilare una dichiarazione finale sull’imposta sul reddito societario (final CIT declaration).
Shanghai e Cina orientale
A Shanghai la dichiarazione dell’imposta sui redditi delle società deve essere compilata entro fine maggio, mentre la documentazione per l’ispezione annuale deve essere presentata entro fine giugno.
Se una WFOE (società a totale partecipazione straniera) oppure una JV non procedono alla revisione annuale, le licenze legate all’operatività della società stessa non saranno rinnovate e, di conseguenza, questa non potrà operare. Il governo, di norma, raggiunge tale scopo impedendo alla FIE di acquistare fatture prestampate dall’ufficio delle imposte locale (pratica obbligatoria per poter operare e fatturare).
Pechino e Cina settentrionale
Le FIEs di Pechino devono presentare i documenti necessari all’AIC, all’ufficio delle finanze, all’ufficio di statistica e al SAFE, annettendo la relazione di revisione annuale (per le attività che hanno più di un anno contabile), una relazione d’ispezione congiunta annuale (con la firma del rappresentate legale), la licenza ufficiale (duplicato) e i bilanci finanziari.
Le autorità fiscali locali richiederanno una revisione annuale per finire la dichiarazione dell’imposta sui redditi delle società. L’esame congiunto annuale può essere fatto online o in loco entro il 30 giugno.
Revisione di un Ufficio di rappresentanza
Chi gestisce un Ufficio di Rappresentanza in Cina prima di predisporre la documentazione richiesta dovrebbe porsi le seguenti domande:
- Gli estratti conto e la riconciliazione bancaria sono corretti? Il tasso di cambio è stato utilizzato correttamente?
- L’acquisto di immobilizzazioni è stato inserito nelle spese? Se la risposta è negativa, è stato approvato dalle autorità fiscali?
- La cessione delle immobilizzazioni e relativi profitti/perdite sono state registrate?
- I fondi provenienti dalla società madre sono coerenti con le transazioni contabilizzate? Le spese pagate in nome della casa madre sono state segnalate nel registro delle spese locali?
- Gli interessi attivi/passivi sono stati contabilizzati in maniera corretta?
- È stata calcolata l’IRPEF (Individual Income Tax) degli stranieri in posizioni manageriali (ad esempio il Chief Representative) ed è stato stabilito l’imponibile ad un’aliquota corretta?
- Gli accantonamenti all’estero relativi al sistema di previdenza sociale per i dipendenti stranieri che lavorano in Cina sono stati compresi nei registri delle spese?
Voci di bilancio tenute in particolare considerazione
Aggiustamenti relativi agli stipendi del personale straniero
Se la società straniera ha pagato assicurazioni estere per i propri dipendenti stranieri, è bene notare che ciò non è da considerarsi come costo deducibile, a meno che non venga registrata come parte inclusiva dello stipendio e sia quindi sottoposta al pagamento dell’IRPEF.
Transazioni tra società del gruppo e transfer pricing
Se una FIE ha avuto delle transazioni con società dello stesso gruppo, è necessario assicurarsi che tali transazioni rispettino i principi di libera concorrenza. Gli ufficiali delle imposte si riservano il diritto di aggiustare i prezzi di trasferimento, gli interessi pagati dalle altre società del gruppo sulla base dei prezzi di mercato o persino sulla base dei margini di profitto prescritti.
Obblighi di ritenuta
Qualora una FIE abbia sostenuto costi di affitto (inclusi l’ufficio e l’abitazione del personale straniero), spese di royalty, interessi, servizi acquisiti in Cina da parte di personale straniero (che siano individui o organizzazioni) dovranno essere presentate le prove a sostegno delle ritenute d’imposta applicabili. Ciò significa che dovrà essere applicata una ritenuta d’acconto del 10% più un 5% di Business Tax. Tali spese dovranno essere accompagnate da prove sostanziali altrimenti non saranno deducibili. Tali pagamenti, quando vengono effettuati in valuta estera, devono essere registrati al SAFE previa approvazione per rimessa overseas.
IVA versata a monte (Input VAT)
La fattura IVA deve essere verificata dall’ufficio delle imposte entro 90 giorni dalla data di fatturazione stessa, altrimenti non potrà essere detratta. Inoltre, se vi sono delle perdite d’inventario inusuali, l’IVA versata a monte, relativa all’inventario precedentemente computato, dovrà essere contabilizzata nel periodo in cui la perdita è riconosciuta.
IVA sulle esportazioni (Export VAT)
I rimborsi dell’IVA sulle esportazioni devono essere riconciliati con l’ufficio delle imposte entro tre mesi dalla fine dell’anno.
Le FIEs devono registrare tutti i crediti da esportazione dell’anno precedente con l’ufficio imposte. La mancata registrazione può risultare nell’inclusione delle vendite in esportazione come vendite domestiche, con conseguente perdita del diritto al rimborso IVA.
Imposta di bollo
Nonostante non sia in sé particolarmente costosa, non bisogna dimenticare che le FIEs devono versare l’imposta di bollo su tutti i libri, registri e contratti. Le sanzioni per non conformità hanno sicuramente un costo maggiore del valore dell’imposta.
Particolare attenzione all’inventario
Per le società commerciali e manifatturiere, gli inventari costituiscono, di solito, una porzione significativa degli asset totali. Per le valutazioni di magazzino, in Cina viene di solito utilizzato il metodo di calcolo FIFO (First In First Out).
I revisori dovranno non solo confermare l’esistenza dell’inventario, ma anche controllare i metodi di calcolo delle merci contabilizzate in magazzino. Sarebbe bene prestare attenzione ai seguenti punti:
Osservare se le giacenze sono tenute ordinatamente, se i contenitori sono etichettati correttamente e se i vari beni sono contrassegnati e disposti in modo appropriato.
Controllare che il conteggio sia sistematico prestando attenzione particolare alle merci di alto valore. Esaminare se ci sono discrepanze fra conteggio fisico e registri delle giacenze.
Annotare ogni merce che appaia danneggiata oppure obsoleta e accertarsi se siano stati fatti adeguati accantonamenti per le perdite.
Sabrina Zhang – in collaborazione con China Briefing