Le FICE sono organizzazioni semplici, relativamente economiche, che consentono di importare ed esportare, vendere al dettaglio e all’ingrosso, organizzare attività di franchising, svolgere attività su commissione (agente di vendita, broker o intermediario).
Analizziamo sinteticamente quali sono le principali imposte che deve sostenere una FICE che opera in Cina.
Imposta sul reddito societario (Corporate Income tax)
L'imposta sul reddito societario viene calcolata sul reddito netto dell'esercizio fiscale dopo aver dedotto ragionevoli costi e perdite dell'attività. Si definisce su base annuale, ma spesso viene pagata trimestralmente con rettifiche per il rimborso o per il riporto a nuovo nell'esercizio seguente. Il calcolo finale si basa sulla dichiarazione dei redditi di fine anno.
Vi è un'unica aliquota per tutte le società in Cina, sia estere che cinesi, ed è pari al 25%. Esistono incentivi fiscali a favore delle società operanti nell'alta tecnologia o nelle tecnologie avanzate.
Imposta sul valore aggiunto (Value-added tax)
Tutte le società e gli individui coinvolti nella vendita di beni, fornitura di lavorazioni, riparazioni servizi di ricambio, o importazione di beni in Cina sono soggetti a IVA.
Vi sono alcune eccezioni, tra le quali articoli agricoli preparati e venduti da produttori agricoli, medicinali e strumenti contraccettivi, libri antichi, importazione di strumentazione ed equipaggiamenti per la ricerca scientifica, la sperimentazione e l'istruzione, importazione di materiali ed equipaggiamenti da governi esteri e organizzazioni internazionali e articoli importati direttamente da organizzazioni e destinati ai portatori di handicap.
L'aliquota IVA per i contribuenti ordinari è di norma pari al 17%, mentre per alcune tipologie di prodotti è pari al 13%. Per i contribuenti che trattano beni o forniscono servizi passibili d'imposta con diverse aliquote, saranno calcolate separatamente le vendite con aliquote diverse. Qualora le vendite non fossero contabilizzate separatamente, verrà applicata l'aliquota maggiore.
Le società non commerciali che di norma non conducono attività passibili d'imposta, oppure le società commerciali che hanno un fatturato relativamente piccolo possono optare per lo stato di piccolo contribuente IVA. L'aliquota IVA corrente per i piccoli contribuenti è pari al 3%.
Dal primo gennaio 2009, sono stati modificati i limiti entro i quali si passa da piccoli contribuenti IVA a contribuenti ordinari. In primo luogo, il “sales threshold” sulle vendite per i piccoli contribuenti è stato ridotto:
- da 1 milione di RMB (per società che trattano principalmente la produzione di beni e servizi passibili d'imposta) a 500.000 RMB
- da 1,8 milioni di RMB (per le società che vendono all'ingrosso e al dettaglio) a 800.000 RMB.
Mentre i contribuenti individuali (le persone fisiche) con un fatturato eccedente i limiti menzionati continuano a essere considerati piccoli contribuenti.
Business tax
Questa imposta si applica al fatturato di tutte le società e individui operanti nelle seguenti attività: fornitura di servizi passibili d'imposta, incluse comunicazioni, trasporti, costruzioni, servizi finanziari e assicurativi, telecomunicazioni, cultura, intrattenimento e servizi in genere, trasferimento di immobilizzazioni, vendita di proprietà immobili.
Le aliquote della business tax variano a seconda del settore, si attestano tuttavia tra il 3% e il 5% per la maggior parte dei servizi, con qualche eccezione per i servizi di intrattenimento (fino al 20%).
Imposta sul consumo (Consumption tax)
Questa imposta si applica ogni qualvolta vengono prodotti, lavorati o importati beni di lusso o altri beni speciali. L'imposta sul consumo viene riscossa un'unica volta e deve essere presentata e pagata a cadenza mensile. L'aliquota varia in modo considerevole a seconda del prodotto, il suo pagamento è contabilizzato come costo diretto e non è rimborsabile. L'imposta sul consumo, inoltre, concorre alla base imponibile su cui viene applicata l'IVA.
Qualora si lavorino beni passibili d'imposta per conto terzi, si dovrà trattenere e pagare l'imposta sul consumo (come sostituto d'imposta) in base al valore della materia prima e dei costi di lavorazione.
Imposta patrimoniale (Property tax)
A partire dal primo gennaio 2009, sono tenute a versare l'imposta sulle proprietà immobili le società a partecipazione straniera, le società e le organizzazioni straniere, nonché le persone fisiche. Questa imposta riguarda, al momento, solo le società con investimenti stranieri, le società straniere e gli stranieri, e viene applicata soltanto sulle proprietà residenziali. Sono soggetti d'imposta proprietari, creditori ipotecari, depositari e utilizzatori di dette proprietà.
L'imposta è calcolata sul residuo del valore originale della proprietà detratto di una quota che va dal 10% al 30%. I governi provinciali, le regioni autonome o le municipalità stabiliscono i dettagli sulla quota da detrarre.
Eunice Ku - In collaborazione con China Briefing