La Federazione Russa con Bielorussia e Kazakhstan ha creato l’Unione Doganale EURASEC la cui finalità è un mercato di libero scambio tra i tre Paesi. Una parte rilevante delle norme armonizzate è entrata in vigore nel luglio 2013.
La dichiarazione di importazione deve essere fatta da un soggetto russo (persona fisica o giuridica) oppure da un soggetto non residente nel Paese che deve essere registrato ai fini fiscali nella Federazione Russa. La dichiarazione può essere predisposta secondo modalità cartacee o elettroniche.
Documenti di spedizione
- Dichiarazione doganale
- Fattura commerciale, in triplice copia (alcune fonti citano 5 esemplari), in lingua russa o inglese; deve indicare, come minimo, la nomenclatura del prodotto, l’indirizzo del destinatario, il numero del porto di ingresso doganale e la forma di pagamento. Può essere richiesta anche la documentazione commerciale (contratto, ordine)
- Certificato di conformità – Dichiarazione di conformità previsto per vari prodotti tra cui quelli alimentari, chimici, cosmetici, beni di consumo…
- Certificato di origine predisposto su richiesta dell'importatore su formulario comunitario
- Documenti aggiuntivi possono essere richiesti per particolari tipologie di prodotti.
L’importatore potrebbe richiedere la fattura pro-forma, per il calcolo del costo globale dell’importazione, che è una variante semplificata della fattura e che riporta almeno il prezzo per singola unita e il costo totale.
Dichiarazione e certificato di conformità
Per alcuni prodotti, legati all'alimentazione, l‘Unione doganale Russia-Kazakhstan-Bielorussia richiede: la Dichiarazione di conformità o il Certificato di conformità (precedentemente era previsto un unico documento Gost-r):
- la Dichiarazione di Conformità è predisposta dall’importatore e protocollata presso un organismo di certificazione accreditato dall’ente russo preposto (la responsabilità della veridicità delle informazioni contenute nel documento è a carico dell’importatore)
- il Certificato di Conformità è predisposto da un organismo di certificazione accreditato dall’ente russo preposto, sulla base di analisi condotte, a fronte delle norme definite dall’Unione Doganale (la responsabilità della veridicità delle informazioni contenute nel documento è a carico dell’ente accreditato).
La certificazione di conformità prevede le seguenti fasi:
- classificazione doganale della merce secondo la nomenclatura doganale russa (sistema HS russo)
- identificazione della tipologia merceologica
- esame sanitario o metrologico secondo la normativa di riferimento (norma Gost / Regolamento Tecnico di riferimento TR)
- effettuazione dei test
- rilascio della certificazione ove previsto dalla legge.
Gli alimentari importati (prodotti della carne e del latte, ittici e frutti di mare, molitori e granaglie, ortaggi, frutta e prodotti della loro lavorazione, prodotti di pasticceria, vini, liquori, vodka, birra e bevande non alcoliche, concentrati alimentari, spezie, condimenti, succhi, tè, caffè) possono essere sdoganati solo se la documentazione è accompagnata dal certificato di conformità – dichiarazione di conformità. Per i prodotti speciali (OGM, integratori, prodotti per celiaci, dietetici, ecc.) è richiesta la Custom Union Registration e il certificato di conformità
Custom Union Registration
La Custom Union Registration attesta che il prodotto è conforme agli standard igienico-sanitari russi. Di fatto, ha la valenza del certificato igienico sanitario ed è rilasciato dall’Ente Federale per la tutela dei diritti dei consumatori e del benessere umano presso il Ministero della Salute Pubblica della Federazione Russa (Rospotrebnadzor) e/o dagli organi territoriali del medesimo ente.
La procedura per ottenere la certificazione igienica di norma viene svolta dall’importatore, in quanto si può ottenere soltanto presso le specifiche autorità sanitarie russe.
La Custom Union Registration non ha scadenza e vale fino a quando il produttore non modifica la ricetta o il processo produttivo dell’alimento.
Normativa del settore agroalimentare
La normativa russa è focalizzata sia sulla certificazione del prodotto finale che, in alcuni settori (carne, latticini e pesce) sul processo produttivo.
Dal 1° luglio 2013, la normativa di riferimento in materia alimentare è stata modificata (per l’Unione doganale) e sono in vigore sette nuovi Regolamenti Tecnici (RT Direttive) specifici per diversi settori alimentari:
- RT UD 015/2011 sulla sicurezza del grano
- RT UD 021/2011 sulla sicurezza dei prodotti alimentari
- RT UD 022/2011 sulla marcatura dei prodotti alimentari
- RT UD 023/2011 per succhi di frutta e verdura
- RT UD 024/2011 per prodotti ottenuti da olii e grassi animali e vegetali
- RT UD 027/2012 sugli alimenti dietetici, tra cui alimenti dietetici destinati a fini medici speciali
- RT UD 029/2012 sulla sicurezza degli additivi alimentari, aromatizzanti e coadiuvanti tecnologici.
Dal 1° luglio 2013 l’etichettatura dei prodotti alimentari deve essere effettuata sulla base del Regolamento 881 dell’Unione doganale, che recepisce il documento EurAsEc TR CU 022/2011.
Il regolamento definisce le regole per le etichette dei prodotti alimentari confezionati e per quelle degli imballaggi contenenti alimenti.
Etichettatura prodotti alimentari
Le etichette dei prodotti alimentari devono essere in lingua russa, anche se l’indicazione della ragione sociale e dell’indirizzo del produttore è ammessa in caratteri latini, e deve includere:
- nome del prodotto
- nome del produttore
- data di produzione
- ragione sociale ed indirizzo del produttore (che può essere anche in caratteri latini)
- paese di origine
- marchio del produttore o di chi commercializza
- condizioni di conservazione (per quei prodotti che sono deperibili o hanno specifiche modalità di conservazione)
- metodi di preparazione.
- data di scadenza o data di produzione con i tempi di conservazione
- volume o peso del prodotto
- valori nutrizionali
- eventuale presenza di conservanti, additivi e coloranti
- eventuale presenza di OGM
- riferimento ad eventuali controindicazioni mediche
- riferimento a norme di legge
- certificazioni.
Inoltre, le etichette devono essere conformi a quanto previsto dai regolamenti tecnici specifici per il prodotto, definiti nell’ambito della Unione Doganale EURASEC.
Il riquadro nutrizionale (allegato 14 alla Legge SanPin 2.3.2-1078-01) è obbligatorio per:
- i prodotti confezionati, tranne alimenti aromatici tipo tè, caffè
- i condimenti come aceto, sale
- gli alimenti freschi come carne, pesce, ortofrutta
- gli alimenti sfusi pronti al consumo
- i prodotti di panetteria
- gli alimenti della ristorazione.
La dichiarazione prevede uno schema che si basa su quello comunitario (dati, o su 100 g o 100 ml di prodotto o singola porzione). Nel caso delle bevande alcoliche, riportare il titolo alcolometrico per evidenziare il valore energetico.
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