Guida sul Made in Italy e sull'Origine Preferenziale

di lettura

Scarica l'aggiornamento della guida gratuita sul Made in Italy e sull'origine preferenziale realizzato da Unioncamere Lombardia a seguito dell'entrata in vigore del Nuovo Codice Doganale comunitario.

Image

Il 1° maggio 2016 è entrato in vigore il nuovo Codice Doganale dell'Unione (CDU), e le relative disposizioni (DCU), che hanno sostituito il vecchio Codice Doganale Comunitario (CDC). Tra le novità introdotte, si vuole sottolineare la sostanziale differenza nella trattazione dell'origine non preferenziale (c.d. made-in) dei pezzi di ricambio, ovvero, nello specifico, di quelle parti di macchine, veicoli o apparecchi spedite o consegnate successivamente al prodotto del quale costituiscono parte integrante.

Prima di addentrarci nella trattazione del tema, si riporta uno schema riepilogativo dei regolamenti che hanno attuato queste modificazioni, individuando quelli che saranno i vari riferimenti normativi analizzati di seguito.

Normativa doganale in vigore fino al 30/4/2016 Normativa doganale in vigore dal 1/5/2016
NormativaRegolamento NormativaRegolamento
Codice Doganale Comunitario (CDC)Reg. CEE n. 2913/1992Codice Doganale dell'Unione (CDU)Regolamento UE 952/2013
Disposizioni di Applicazione
del Codice (DAC) 
Reg. CEE n. 2454/1993    Disposizioni del Codice Doganale dell'Unione (DCU) Reg.Delegato UE 2446/2015 (RD)
- Reg.di Esecuzione UE 2447/2015 (RE)
- Reg.Delegato UE 341/2016 (RTD)*
*recante misure transitorie per sistemi informatici

E' altresì collegato al concetto di origine il cosiddetto marchio di origine o "Made in del prodotto". E' evidente che tale marchio, pur non avendo nessuna rilevanza tributaria, ha un effetto sensibile nella fase di commercializzazione, poiché, agendo sulla qualità percepita del prodotto, può arrivare ad orientare le scelte di acquisto dei consumatori. Si vedrà nella guida, nel capitolo relativo agli strumenti di difesa del made in, che la marcatura di origine, attualmente non obbligatoria nel mercato comunitario, è oggetto di una serie di previsioni normative volte a prevenire e sanzionare l'apposizione di marcature di origine false o ingannevoli sui prodotti.

Va infine sottolineato come il concetto di origine, assimilabile al concetto di nazionalità economica del bene, sia associato al luogo di fabbricazione di un bene e non deve essere per nessuna ragione confuso con il concetto di provenienza. La provenienza di un bene individua infatti, non il luogo in cui il bene è stato fabbricato, ma il luogo da cui il bene viene spedito; è pertanto possibile che l'origine e la provenienza di uno stesso bene non coincidano. Per quanto sopra è utile evidenziare come sia da evitare il comune errore di ritenere che un bene acquistato sul territorio italiano sia necessariamente di origine italiana, è infatti possibile che un fornitore nazionale abbia acquistato quello stesso bene da un sub-fornitore estero, ovvero che abbia trasformato quel bene a partire da materie prime/componenti di origine estera in maniera non sufficiente a conferire l'origine italiana al prodotto finito.

Scarica la guida sul "Made in Italy" 

Versione revisionata maggio 2016 realizzata da Unioncamere Lombardia

Dogane
Codici merceologici e interscambio con il Regno Unito
Codici merceologici e interscambio con il Regno Unito
InternetRetailing, in collaborazione con Landmark Global, ha pubblicato un’analisi sulle insidie ​​più comuni che i rivenditori incontrano durante la spedizione delle merci dall'UE nel Regno Unito (e viceversa).
Sportello unico dell’Unione europea per le dogane
Sportello unico dell’Unione europea per le dogane
Il Regolamento (Ue) 2022/2399 del parlamento europeo e del consiglio del 23 novembre 2022 istituisce l’ambiente dello sportello unico dell’Unione europea per le dogane e modifica il regolamento (UE) n. 952/2013.
African Continental Free Trade Area
African Continental Free Trade Area
Nel luglio 2022 ha preso il via la fase pilota dell’ African Continental Free Trade Area ( AfCFTA ), un’area di libero scambio nel continente africano che, comprendendo 1,3 miliardi di persone e 54 Stati, è destinata a diventare la più grande del mondo.
Arabia Saudita: Special Economic Zones
Arabia Saudita: Special Economic Zones
L'Arabia Saudita ha previsto di istituire una serie di zone economiche speciali che forniranno incentivi per investire in diversi settori, tra cui quello manifatturiero, delle biotecnologie e del cloud computing.
Libro blu ADM 2021
Libro blu ADM 2021
Pubblicato il Libro blu dell’Agenzia delle Dogane che presenta un’analisi delle ripercussioni della guerra Russia - Ucraina sull’interscambio commerciale italiano con i paesi coinvolti nel conflitto.
Nuovo corridoio ferroviario veloce per il trasporto di merci in container tra Gioia Tauro e Bologna
Nuovo corridoio ferroviario veloce per il trasporto di merci in container tra Gioia Tauro e Bologna
Nasce il Fast Corridor ferroviario per ottimizzare lo spostamento delle merci containerizzate dal magazzino di temporanea custodia di Gioia Tauro al magazzino di Bologna Interporto.
CETA: i benefici per le imprese italiane
CETA: i benefici per le imprese italiane
A cinque anni dall’entrata in vigore del Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA) tra Canada e Unione Europea, SACE traccia un primo bilancio.
Esportazione di merce vietata in Russia: rischi, sanzioni e strategie difensive
Esportazione di merce vietata in Russia: rischi, sanzioni e strategie difensive
L’introduzione in Unione Europea dei Regolamenti n. 263/2022 e 576/2022 ha determinato importanti restrizioni sul commercio internazionale verso la Russia e la Bielorussia.
Nuovi termini di presentazione elenchi Intrastat
Nuovi termini di presentazione elenchi Intrastat
Con riferimento all’obbligo che ricade sugli operatori di comunicare in dogana le operazioni intracomunitarie, sono intervenute modifiche in merito alla scadenza di presentazione degli elenchi riepilogativi Intrastat.
Dichiarazioni di origine preferenziale: tra presente e futuro
Dichiarazioni di origine preferenziale: tra presente e futuro
Per dichiarare il carattere preferenziale delle merci oggetto di esportazione (verso i Paesi firmatari di accordi di origine preferenziale con l’UE) i fornitori devono fornire indicazioni di origine preferenziale agli esportatori in merito alla materie prime, semilavorati o prodotti finiti che vengono a loro ceduti.