L'Italia del vino rimane fuori dalla disputa commerciale USA – Ue nata a seguito della controversia Airbus e non ci sarà alcun dazio aggiuntivo negli Stati Uniti sui vini italiani per i prossimi 6 mesi.
Il vino, con un valore delle esportazioni di oltre 1,5 miliardi di euro, è il prodotto agroalimentare italiano più venduto negli Stati Uniti.
Secondo le elaborazioni su base dogane dell’Osservatorio del Vino di UIV, gli Stati Uniti rappresentano il primo buyer di vino al mondo e l’Italia è tornata a essere il primo Paese fornitore, con un valore delle vendite nel primo semestre di quest’anno fissato a quasi 1 miliardo di dollari, in crescita sia a volume (+2,9%) che a valore (+1,8%) sul pari periodo 2019.
Tra i vini made in Italy, il cui risultato è ancor più significativo se si considera anche il calo complessivo delle importazioni di vino negli Usa (-10%, a 2,8 miliardi di dollari), gli spumanti (+4,7%) fanno meglio a valore rispetto ai fermi imbottigliati (+1,3%), che rimangono la tipologia più venduta.
L’impatto dei dazi USA sui vini francesi e spagnoli
Confrontando le esportazioni di vini fermi francesi sul mercato americano tra novembre 2019 e marzo 2020 (dal primo mese di applicazione del dazio aggiuntivo, all’ultimo pre-Covid non influenzato quindi dagli effetti economici della pandemia) con lo stesso periodo dell’anno precedente emerge un calo del 24% a valori e del 14% a volumi. L’export dei vini rossi Dop della Borgogna nel medesimo periodo è sceso del 34%.
A ottobre 2019 il prezzo medio all’export dei vini fermi francesi negli USA si aggirava sopra gli 8,5 euro/litro, per scendere a 6 euro nel marzo 2020 (i produttori transalpini nel tentativo di preservare le quote di mercato hanno rimodulato verso il basso i prezzi).
Anche la Spagna ha pagato dazio alle ritorsioni commerciali registrando un calo del 12,3% (il posizionamento di prezzo medio dei vini spagnoli è notevolmente più basso rispetto a quello dei vini francesi).
Export Italia 2020
Secondo un’analisi Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi cinque mesi, le vendite di vino italiano nel mondo sono in calo del 4% nel 2020 a causa delle difficoltà registrate dalla ristorazione in tutto il mondo per l’emergenza coronavirus.
Un dato che arriva dopo il record storico per le esportazioni di vino Made in Italy di 6,4 miliardi fatto registrare lo scorso anno.
In Cina, il consumo di bottiglie tricolori fra gennaio e maggio 2020 è crollato in valore del 44%, nel Regno Unito le vendite sono scese di quasi il 12% anche a causa delle incertezze e delle tensioni legate alla Brexit, la Francia ha ceduto il 14% mentre l’export in Germania e Stati Uniti, due dei principali mercati per l’Italia, è in leggero calo (- 1%).