Egitto: nuovi adempimenti per gli esportatori comunitari dal primo luglio 2021

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Il nuovo sistema di preregistrazione delle importazioni in Egitto entrerà in vigore in via definitiva dal 1° luglio 2021 unicamente per spedizioni in arrivo ai porti marittimi egiziani.

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A seguito del Decreto Doganale n. 38, pubblicato in data 1° febbraio 2021, adottato dal Ministero delle Finanze e sulla base della riforma del sistema doganale egiziano (avviata con la cosiddetta “New Custom Law” n. 207 del 2020), è stato implementato un nuovo sistema di preregistrazione delle importazioni che semplifica le operazioni commerciali e gli investimenti.

L’ACI – Advance Cargo Information System punta a velocizzare le operazioni doganali in importazione, con lo scopo di evitare il traffico nei porti di destinazione. Inoltre, durante la seconda fase di applicazione (ovvero quando il sistema verrà esteso anche ai trasporti non marittimi), avverrà l’unificazione dei portali utilizzati relativi ai porti di ingresso marittimi, terrestri e aerei attraverso lo “sportello elettronico unico” ACI.

Quali oneri a carico dell’importatore egiziano?

Nella pratica, per l’importatore egiziano è necessario registrarsi attraverso la piattaforma.

Tale soggetto deve poi elencare i dati di carico in anticipo e acquisire il codice denominato “ACID – Advance Cargo Information Declaration” relativo al carico prima dell'inizio delle operazioni di importazione.

Successivamente, sempre tramite il portale, il soggetto importatore deve effettuare l’inserimento in via preventiva dei dati e dei documenti relativi al cargo, completi di indicazione relativa al codice ACID, almeno 48 ore prima della spedizione del cargo dal Paese di origine. Tra i documenti che l’importatore deve caricare sul portale vi sono la fattura commerciale, la Bill of Lading e altri documenti eventualmente necessari per particolari tipologie di merci.

L’assenza dell’indicazione relativa al codice ACID, la presenza di un codice errato o eventuali incongruenze tra quanto dichiarato alla dogana di importazione e quanto effettivamente oggetto di spedizione, comportano:

  • il divieto di scaricare la merce
  • l’obbligo da parte della compagnia di navigazione di restituzione del carico al porto di imbarco, con notevoli costi aggiuntivi a carico del venditore comunitario.

L’esportatore comunitario quali operazioni deve effettuare?

Nonostante gli oneri di registrazione e di invio preventivo della documentazione siano a carico del soggetto importatore, preme sottolineare che rimane nell’interesse dell’esportatore provvedere a fornire la documentazione necessaria al soggetto egiziano.

A tal proposito il governo egiziano ha predisposto un sistema certificato e sicuro basato sulla Blockchain denominato CargoX, che è possibile raggiungere a questo link.

Tale sistema, dopo una fase iniziale di registrazione, permette, in modo completamente automatizzato e sicuro, il trasferimento delle informazioni relative ai dati e ai documenti commerciali relativi alla spedizione dal soggetto esportatore comunitario al soggetto importatore egiziano.

A tal proposito è bene specificare che l’utilizzo del sistema CargoX non è attualmente obbligatorio, tuttavia esso è largamente utilizzato e richiesto da parte delle imprese egiziane, anche durante questa prima fase di applicazione provvisoria del sistema ACI.

Per maggiori informazioni, è possibile consultare nel sito della piattaforma egiziana, le FAQ e una guida sull’utilizzo da parte degli esportatori comunitari della piattaforma dedicata allo scambio della documentazione.

Mattia Carbognani, Giovanni Cavallini

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