Denaro contante in entrata e in uscita dall’UE: le novità

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Le norme entrate recentemente in vigore sono di ampia portata, includono nel concetto di “denaro contante” anche le carte prepagate e inaspriscono le sanzioni.

Denaro contante in entrata e in uscita dall’UE: le novità

Il 16 gennaio 2025 l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha pubblicato la Circolare n. 1/2025, con cui ha comunicato la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 1 del 02.01.2025 del decreto legislativo n. 211 del 10 dicembre 2024.
Si tratta del decreto di adeguamento dell’ordinamento nazionale alla normativa euro-unitaria in materia di controlli sui flussi di contante in entrata nell’Unione e in uscita dall’Unione, di cui al Regolamento (UE) n. 2018/1672 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2018, in attuazione dei criteri delega di cui all’articolo 15 della legge del 21 febbraio 2024 n. 15 (legge di delegazione europea 2022-2023).

La Circolare tratteggia subito l’ampia portata del decreto legislativo, la cui portata è di immediato impatto per tutti gli operatori economici. Infatti, le principali novità introdotte dal d.lgs. 211/2024 in materia movimentazioni transfrontaliere di denaro contante sono riconducibili a molti e diversi ambiti: autorità competenti per l’accertamento, definizione di “denaro contante”, obblighi dichiarativi, trattenimento temporaneo di denaro contante, e regime sanzionatorio.

La Circolare esplicita come rientrino nel concetto di “denaro contante” la valuta, gli strumenti negoziabili al portatore (assegni turistici, gli assegni, i vaglia cambiari o certi ordini di pagamento emessi al portatore), i beni utilizzati come riserve altamente liquide di valore (ovvero le monete con un tenore in oro di almeno il 90% e i lingotti sotto forma di barre, pepite o aggregati con un tenore in oro di almeno il 99,5%) e, in particolare, le carte prepagate.

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, specifica come il denaro contante (denaro “accompagnato”), oltre ad essere soggetto agli obblighi dichiarativi per le movimentazioni  transfrontaliere di importo pari o superiore a 10.000 euro, debba anche essere messo a disposizione dell’Ufficio dell’Agenzia ai fini di controllo e come, per tutti i trasferimenti da e verso l’estero di importo pari o superiore a 10.000 euro effettuati con qualsiasi tipologia di spedizione (denaro “non accompagnato”), viga l’obbligo di presentare una dichiarazione, sempre all’Agenzia.

In materia di sanzioni, le novità normative prevedono, generalmente, un incremento delle sanzioni amministrative pecuniarie comminate per la violazione degli obblighi dichiarativi e informativi.

Anche per questo, risulta raccomandabile per tutte le imprese un aggiornamento delle procedure interne e una revisione delle modalità di pagamento ed operative con clienti e fornitori.

Fonti:

Dogane
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