L'Arabia Saudita intende creare queste zone economiche speciali per attrarre maggiori investimenti e convincere le multinazionali a trasferire le loro sedi regionali nel regno.
Le zone speciali si concentreranno su "settori ad alta priorità" e offriranno "regolamenti competitivi", come parte della nuova Strategia nazionale per gli investimenti.
I piani includono una zona logistica all'aeroporto di Riyadh e una zona economica speciale nel distretto finanziario King Abdullah. Sono previste anche altre due o tre zone, che includeranno impianti logistici, di cui una situata nella King Abdullah Economic City.
La zona economica speciale consentirà un certo grado di flessibilità per quanto riguarda le esenzioni doganali e sul reddito d'impresa e le tasse governative, oltre all'allentamento di alcune norme sul lavoro (relativa alla c.d. saudisation). Le zone economiche saranno gestite da un regolamento indipendente dell'Autorità per le città economiche e le zone speciali (ECZA).
Il principe ereditario saudita vuole trasformare il regno islamico in una centrale di investimenti e in un hub globale per gli affari e i talenti, nell'ambito del suo piano Vision 2030 di diversificazione dell’economia dalla dipendenza dal petrolio. Questa strategia sta aumentando la competizione economica con i vicini Emirati Arabi Uniti, dove la città di Dubai è da tempo un centro regionale per banche e società multinazionali.
I funzionari sauditi hanno difatti annunciato che nel 2024 il governo smetterà di firmare contratti pubblici con le aziende che hanno sede regionale in altri paesi del Medio Oriente.
Integrated Logistic Bonded Zone
ILBZ è la prima zona logistica integrata dell'Arabia Saudita e si trova a Riyadh. E’ il progetto inaugurale di una serie di zone logistiche speciali pianificate a sostegno dell'ambiziosa visione di rendere l’Arabia Saudita una delle 10 più grandi economie del mondo. Si inserisce negli sforzi per rendere il Regno un hub di trasporto e logistica competitivo a livello globale per la movimentazione di beni e servizi in tutto il mondo, all'interno di un ambiente favorevole alle imprese.
Lo sviluppo della zona offrirà incentivi alle aziende che si insedieranno nel sito adiacente all'aeroporto internazionale di Riyadh, tra cui:
- assenza di imposizione fiscale per 50 anni
- aliquota zero per le società, il reddito e la ritenuta d'acconto su alcuni pagamenti
- 100% di proprietà straniera
- sospensione al 100% delle restrizioni doganali e di importazione
- nessuna restrizione al rimpatrio dei capitali.
La zona di 3 milioni di metri quadrati è situata in posizione strategica per servire oltre 650 milioni di clienti in Africa, Asia ed Europa, collegandoli attraverso l'aeroporto internazionale King Khalid e i mercati nazionali e regionali attraverso la Saudi Land-Bridge Railway che attraversa Riyadh e i porti secchi che circondano l'aeroporto internazionale King Khalid.
La zona offrirà strutture per l'aviazione, la movimentazione delle merci, programmi di formazione sponsorizzati dal governo e tecnologie avanzate per il tracciamento delle merci, oltre a un ufficio per i servizi governativi nell'ILBZ che fungerà da sportello unico per ottenere qualsiasi servizio governativo per gli investitori.
Stefano Meani