I costi
I costi dell'arbitrato possono variare molto in base alle scelte che sono state fatte dalle parti al momento della redazione del contratto. Qualora esse abbiano optato per un arbitrato non gestito da una camera arbitrale, gli arbitri che non siano iscritti a un albo professionale potranno stabilire il loro compenso liberamente, mentre quelli iscritti ad albi sono vincolati ai tariffari degli ordini professionali di appartenenza.
Comunque, essendo gli stessi arbitri a stabilire l'ammontare della parcella essi saranno liberi di valutare il valore della domanda e di scegliere l'importo minimo o massimo previsto per tale valore. Questo rischio è più frequente nei casi in cui la domanda di una parte sia di valore indeterminabile o quando vi sono più domande di valore indeterminabile che si sommano.
La discussione previa della tariffa con un arbitro non è agevole, trattandosi di una negoziazione sui compensi dello stesso soggetto che deve garantire neutralità e mancanza di contatti con le parti.
Per evitare sorprese quindi è consigliabile far amministrare l'arbitrato da una camera arbitrale, la quale in genere dovrebbe dare una prospettiva dei costi del procedimento.
Procedendo in questo modo il costo totale sarà prevedibile, considerando che in genere le camere arbitrali forniscono un prospetto dei costi minimi e massimi per il procedimento che si intende affrontare e hanno un tariffario ben preciso sul compenso degli arbitri, che è pagato poi direttamente dalla stessa Camera.
Si segnala inoltre che per controversie di modico valore alcune camere arbitrali prevedono anche arbitrati rapidi che hanno un costo talvolta più economico di un procedimento di tribunale.
Tra le istituzioni che ne propongono si segnala la Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale di Milano e altre camere arbitrali italiane e straniere (tra le quali la Camera di Commercio Internazionale). Al fine di fruire di questo vantaggio è necessario verificare quali siano i limiti di valore per accedere al procedimento, dato che essi variano in base alla camera prescelta.
Neutralità degli arbitri
Un secondo motivo per affidare a una camera arbitrale l'amministrazione del procedimento è costituito dalla possibilità di far rimuovere un arbitro che sia anche solo potenzialmente non neutrale.
E' infatti estremamente difficile ricusare un arbitro in casi di arbitrato non amministrato, mentre è noto il potere delle camere arbitrali di intervenire nel procedimento provvedendo alla sostituzione di un arbitro qualora avvengano o si segnalino situazioni di potenziale imparzialità dell'arbitro stesso. Questa scelta permette quindi di garantirsi la neutralità e la serietà del procedimento.
Organizzazione del procedimento
Altre buone ragioni per ricorrere all'arbitrato amministrato sono date dalla possibilità di ottenere servizi aggiuntivi, quali:
- il servizio di segreteria che organizza la redazione dei verbali delle udienze
- la custodia degli atti del procedimento
- le notifiche alle parti
- la messa a disposizione di locali idonei per le udienze
- il servizio di registrazione delle testimonianze, ecc...
Tuttavia non tutte le camere arbitrali sono dotate di questi servizi, per cui è necessario informarsi prima sugli aspetti organizzativi che eventualmente sono forniti dalla camera arbitrale che si intende scegliere.
Qualora una parte non provveda a nominare un arbitro di propria fiducia o l'arbitro unico, la camera arbitrale potrà sostituirsi ad essa evitando così di costringere le parti a rivolgersi al tribunale per ottenere tale provvedimento.
Soluzioni procedurali
Infine, il regolamento della Camera Arbitrale prescelta è particolarmente importante sia per dare soluzioni di tipo procedurale alle parti nei casi in cui il codice di procedura non provveda, sia per permettere la verifica delle garanzie di neutralità offerte alle stesse. Di particolare importanza il servizio offerto da quelle camere arbitrali che effettuano la verifica della regolarità formale del lodo, accertamento che avviene prima che l'arbitro lo depositi, ed evita il rischio di impugnazioni del lodo per motivi di errori formali.
Scelta della Camera Arbitrale
Sicuramente tutti vorrebbero scegliere una camera arbitrale situata nella propria zona, ma non sempre le camere arbitrali provinciali hanno un regolamento e un'organizzazione per gestire l'arbitrato internazionale. Se la controparte accetta un arbitrato amministrato in Italia, sarà pertanto necessario rivolgersi a una camera arbitrale italiana che abbia un regolamento anche per l'arbitrato internazionale e una buona organizzazione.
Il regolamento della camera arbitrale è estremamente importante e può essere determinante per la scelta. Vi sono infatti regolamenti che aiutano le parti a rimediare a eventuali errori procedurali o formali e altri che lasciano scoperti questi aspetti.
Molta attenzione comunque deve essere prestata alla cura con cui il regolamento disciplina la neutralità degli arbitri in materia internazionale.
Una camera arbitrale italiana con aspirazioni a gestire arbitrati internazionali ha innanzitutto una lista di arbitri stranieri a cui accedere in caso sia chiamata a nominare un arbitro. In tal modo sarà possibile effettuare la scelta nell'ambito di soggetti che appartengano a Paesi senza rapporti di amicizia o inimicizia con quelli a cui appartengono le parti.
Tuttavia, dato che nel contesto internazionale è piuttosto difficile che le parti si accordino per l'arbitrato nel Paese dell'una o dell'altra, in quanto ciò potrebbe comunque apparire come un territorio non neutrale, emerge l'importanza di camere arbitrali internazionali quali la CCI di Parigi e la London Court of International Arbitration (quest'ultima pagata su base oraria, ma con tariffe orarie decisamente elevate).
Per avere successo nella scelta arbitrale ed evitare un procedimento nel Paese della controparte, infine, si segnala il prestigio di cui godono le camere arbitrali di Vienna e Stoccolma (collegate alle rispettive camere di commercio). Esse in particolare sono accettate con meno resistenza da cinesi, russi e operatori dell'Est Europa in generale.
Altre camere arbitrali nazionali devono essere considerate con estrema cautela, specialmente in alcuni Paesi emergenti.
Check list
Le imprese che decidano di ricorrere all'arbitrato amministrato dovranno:
- verificare con un professionista il regolamento della camera arbitrale prescelta e i servizi offerti a supporto del procedimento
- verificare quali sono i costi dovuti alla camera arbitrale per la gestione del procedimento e i costi relativi ai compensi degli arbitri
- in caso di controversie che si prevedano di modico valore, verificare se la camera arbitrale prescelta ha predisposto procedimenti di arbitrato rapido a costi ridotti e informarsi sui limiti di valore previsti
- copiare la clausola compromissoria suggerita dalla camera arbitrale al fine di evitare rifiuti della domanda di arbitrato dovuti a carenze o imprecisioni formali della clausola stessa
- aggiungere alla clausola compromissoria così redatta le necessarie previsioni relative alle altre questioni di rilevante importanza, quali la lingua dell'arbitrato, la sede dello stesso se si intende gestirlo in luogo diverso dalla sede della camera arbitrale, la ripartizione delle spese legali, il numero degli arbitri, ecc.
Avv. Vartui Kurkdjian