Le procedure di référé in Francia

di lettura

Quando le controversie richiedono una soluzione rapida, in alcuni casi è possibile ricorrere alle procedure di référé, che vengono affidate a un giudice unico.

Image

Le procedure di référé in Francia possono essere intentate davanti al presidente della giurisdizione del Tribunale di commercio o del Tribunale giudiziario.

Il giudice dei référés è adito tramite citazione in giudizio e istruisce la causa in maniera contradditoria in un’udienza pubblica. Emette un’ordinanza che è esecutiva a titolo provvisorio; non si pronuncia sul merito della controversia.

Il ricorso al giudice dei référés è possibile soltanto in un numero limitato di casi. A seconda del tipo di procedura, il giudice dei référés è definito come il giudice del provvisorio e dell’urgenza, o il giudice dell’evidenza.

Référé d’urgence

Nei casi d’urgenza il giudice dei référés può pronunciare tutte le misure che non sono oggetto di contestazioni serie, o che sono giustificate dall’esistenza di una controversia tra le parti (articoli 834 e 872 del codice di procedura civile).

Référé conservatoire

Il giudice dei référés può ordinare le misure cautelari o di ripristino necessarie per prevenire un danno, o far cessare una turbativa manifestamente illecita (“trouble manifestement illicite”). Può essere utilizzato, ad esempio, per sospendere la diffusione di una pubblicazione che viola la privacy di un individuo (articoli 835 comma 1 e 873 comma 1 del codice di procedura civile).

Référé injonction

l giudice dei référés può ordinare l’esecuzione di un obbligo di fare (ad esempio la consegna di un bene, o la fornitura di un servizio) a condizione che l’esistenza di tale obbligo non sia seriamente contestabile (articoli 835 comma 2 ultima frase e 873 comma 2 ultima frase del codice di procedura civile).

Référé expertise (o référé probatoire)

Il giudice dei référés può pronunciare delle misure probatorie, ovvero delle misure che permettono di procurarsi delle prove in vista di un potenziale ulteriore giudizio di merito (articolo 145 del codice di procedura civile).

Le misure richieste devono essere giustificate da un motivo legittimo, cioè dalla necessità di preservare o di provare dei fatti da cui potrebbe dipendere la soluzione di una controversia.

Il référé expertise è una procedura per natura preventiva. Se un processo è già in corso tra le parti, la misura non potrà essere pronunciata dal giudice dei référés, ma dovrà essere richiesta al giudice di merito.

Le misure pronunciate possono essere di varia natura, ad esempio: la nomina di un Consulente Tecnico Preventivo (Expert judiciaire), la nomina di un ufficiale giudiziario per constare dei fatti, la produzione di documenti.

Référé provision

Il giudice del référé provision è il giudice cosiddetto “dell’evidenza”. Emette un’ordinanza che condanna il debitore a pagare le somme che non sono seriamente contestabili (articoli 835 comma 2 e 873 comma 2 del codice di procedura civile).

Il credito deve essere certo ed esigibile, sebbene l’importo non sia ancora determinato o determinabile. A differenza di alcune altre procedure di référé, la condizione d’urgenza non è richiesta.

L’ordinanza resa dal giudice dei référés è immediatamente esecutiva, a titolo provvisorio. Di conseguenza il creditore può chiederne l’esecuzione immediata, nonostante un eventuale ricorso in appello o un’azione di merito.

Se la controparte riesce a dimostrare che tutto il credito è seriamente contestabile, il giudice dei référés si dichiara incompetente. È allora necessario ricorrere al giudice di merito.

Il vantaggio di questa procedura è la rapidità: il giudice dei référés può pronunciare un’ordinanza entro 6 mesi/1 anno.

Alexandra Arigoni

Contrattualistica
Franchising internazionale "immateriale": strategia digitale per le partnership commerciali
Franchising internazionale "immateriale": strategia digitale per le partnership commerciali
Progettare il piano di internazionalizzazione dell’insegna significa rendere performante il modello di business non solo per la singola unità di vendita, ma forse ancora di più per il partner commerciale, che avrà la responsabilità di avviarne alcune e/o di sviluppare il nuovo mercato.
Giurisprudenza inglese in tema liquidated damages: questioni ricorrenti e nuove criticità
Giurisprudenza inglese in tema liquidated damages: questioni ricorrenti e nuove criticità
Il tema dei liquidated damages nei contratti internazionali continua a essere oggetto di accesi contenziosi e decisioni rilevanti rese dalle corti inglesi e in altri sistemi di common law.
Supply chain e obblighi di due diligence: nuova proposta di direttiva in materia di sostenibilità
Supply chain e obblighi di due diligence: nuova proposta di direttiva in materia di sostenibilità
Il 23 febbraio 2022 è stata pubblicata la proposta di Direttiva UE relativa al dovere di diligenza delle imprese in materia di sostenibilità.
Arabia Saudita: agenzia commerciale, distribuzione e franchising
Arabia Saudita: agenzia commerciale, distribuzione e franchising
Un'azienda straniera non ha bisogno di creare una presenza stabile in Arabia Saudita allorché le sue merci sono importate per la vendita o la rivendita attraverso un distributore, un agente commerciale, o a seguito di un contratto di franchising.
Contratto con mezzi elettronici: attenzione alla terminologia da adottare sul pulsante di inoltro dell’ordine
Contratto con mezzi elettronici: attenzione alla terminologia da adottare sul pulsante di inoltro dell’ordine
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con sentenza del 7 aprile 2022 nella causa C-249/21, si è espressa circa l’importanza dell’espressione da utilizzare sui pulsanti di inoltro degli ordini, quando il contratto è concluso con mezzi elettronici dal consumatore.
Imposizione  unilaterale di aumenti di prezzo e ritardi nelle consegne dei fornitori: rinegoziare le clausole contrattuali
Imposizione unilaterale di aumenti di prezzo e ritardi nelle consegne dei fornitori: rinegoziare le clausole contrattuali
Le problematiche concernenti i ritardi nelle consegne da parte dei fornitori italiani o esteri determina, a cascata, problemi per le aziende che non riescono ad assemblare i propri impianti e a consegnare in base a contratti già stipulati, determinando problematiche che possono sfociare nell’applicazione di penali o nella risoluzione del contratto di vendita col cliente finale.
Nuovo Regolamento sulle intese verticali: cosa cambia per l’e-commerce?
Nuovo Regolamento sulle intese verticali: cosa cambia per l’e-commerce?
Il 10 maggio 2022 la Commissione europea ha adottato il nuovo Regolamento sulle intese verticali n. 2022/720 che sostituisce il Regolamento 2010/330 e le nuove Linee Guida sulle restrizioni verticali.
Limiti alla responsabilità del venditore nella vendita internazionale
Limiti alla responsabilità del venditore nella vendita internazionale
La vendita internazionale di beni mobili tra professionisti è regolata dalla Convenzione delle Nazioni Unite sulla vendita internazionale di beni mobili, adottata a Vienna nel 1980 (Convenzione di Vienna).
Digital Services Act: proposta di Regolamento EU sui servizi digitali
Digital Services Act: proposta di Regolamento EU sui servizi digitali
Il 23 aprile il parlamento Europeo e il Consiglio d’Europa hanno raggiunto un accordo sul testo della proposta di Regolamento UE sui servizi digitali, il Digital Services Act (DSA).
Pratiche commerciali sleali nella filiera agricola e alimentare
Pratiche commerciali sleali nella filiera agricola e alimentare
Con D.lgs. dell’8 novembre 2021 n. 198 è stata data attuazione in Italia alla direttiva UE 2019/633 del 17 aprile 2019 in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare, che ha abrogato l’art.