12 marzo 2015

La Exclusion Clause: clausola di esonero da responsabilità nei principali ordinamenti internazionali

di lettura

La Exclusion Clause (o anche Exemption Clause o Exculpatory Clause) è in generale la clausola contrattuale con cui si esclude o limita la responsabilità di una delle parti al verificarsi di dati inadempimenti.

La Exclusion Clause: clausola di esonero da responsabilità nei principali ordinamenti internazionali

L’organizzazione intergovernativa UNIDROIT, all’art. 7.1.6 degli Unidroit Principles 2010, pur affermando la generale validità delle Exemption Clauses, ha previsto tuttavia che la clausola non potrà essere applicata quando la sua esecuzione possa ritenersi "eccessivamente ingiusta".
Sulla scorta di tale assunto passeremo brevemente in rassegna le norme in essere in diversi sistemi giuridici partendo da quello del nostro paese.

Italia

Nell’ordinamento italiano, la Exclusion Clause, o anche "clausola di esonero da responsabilità", è menzionata, fra l’altro, all’art. 1229 c.c. nel quale è prevista la facoltà, in sede negoziale, di limitare o escludere le responsabilità del debitore nei soli casi di colpa lieve e non anche per dolo o colpa grave. Inoltre, sulla base della citata disposizione, tale facoltà non è concessa con riferimento alle responsabilità che traggono origine da disposizioni legislative di natura inderogabile.
Nella descritta situazione vale richiamare anche le norme di cui agli artt. 1341-1342 c.c., le quali predispongono determinate cautele nell’ambito delle condizioni generali di vendita a tutela del contraente al quale fossero "sottoposte" particolari clausole di esonero o limitazione di responsabilità a suo esclusivo carico.

Regno Unito

Nell’ordinamento del Regno Unito, vale, in generale, il principio in forza del quale le parti sono dotate di ampia discrezionalità nella fase di redazione del testo contrattuale. Tuttavia, al fine di tutelare le parti più "deboli" ed evitare che siano inserite nel contratto clausole ingiustificatamente  gravose nei loro confronti, sono state emanate anche in questo paese normative specifiche, tra le quali, lo Unfair Contract Terms Act (UCTA) del 1977.
Con l’entrata in vigore dello UCTA  si è inteso limitare la facoltà di un contraente di eliminare in toto qualsiasi responsabilità, che possa derivare dall’esecuzione del contratto. La suddetta normativa non fornisce una definizione specifica delle Exclusion Clauses, ma prevede una serie di regole applicative.

Nella presente disposizione legislativa è stabilito che una Exclusion Clause può avere molteplici contenuti. È ritenuto legittimo che con la clausola si pongano limiti alla responsabilità di una delle parti, ovvero che il sorgere della responsabilità sia subordinato al verificarsi di particolari  condizioni.
Nondimeno, vale essenzialmente l’assioma che una Exclusion Clause sarà considerata valida a condizione che possa essere ritenuta "ragionevole". Trattandosi, invero, di un paese di "common law" la legge non si cura normalmente di disciplinare nel dettaglio le procedure da porre in essere per determinare la ragionevolezza della clausola. Lo UCTA sancisce, infatti, all’art. 11, rubricato Reasonableness test, semplicemente che la Exclusion Clause deve essere fair e reasonable.

In ogni caso, si è diffusa una prassi in virtù della quale il Reasonableness test della clausola debba avere riguardo in particolare ad alcuni aspetti, tra i quali:

  • il potere contrattuale delle parti al momento della stipulazione del contratto;
  • la possibilità che una delle parti sia stata indotta con modalità impositive ad accettare la Exclusion Clause;
  • se la controparte fosse effettivamente a conoscenza della presenza di tale clausola all’interno del testo contrattuale.

Va peraltro evidenziato che, sebbene quanto disposto dallo UCTA stabilisca ex lege una serie di modalità che contengono l’autonomia delle parti nella determinazione delle clausole contrattuali, la portata di tale normativa non è assoluta, posto che trova applicazione solo in relazione a determinate fattispecie e non si applica - ad esempio – ai contratti internazionali. Per effetto di ciò, in tutti i casi estranei all’ambito di applicazione dello UCTA, sarà il giudice a determinare se la Exclusion Clause sia giusta e ragionevole sulla base della propria libera discrezionalità.

Germania

Il Codice Civile tedesco (Bürgerliches Gesetzbuch – BGB), alla sezione 309 n. 7 dispone che nella redazione di un contratto, non è lecito escludere la responsabilità delle parti nel caso di danni alla salute e alla persona e, in ogni caso, nei casi di colpa grave o dolo. Sono altresì considerate nulle le clausole che escludono la responsabilità di un contraente che abbia violato un’obbligazione fondamentale del contratto.

Stati Uniti d’America

Negli Stati Uniti non vi è una normativa che disciplini compiutamente le Exclusion Clauses. Nondimeno, si è sviluppata una prassi secondo la quale alle parti non è concessa la facoltà di escludere qualsiasi tipo di responsabilità derivante dal contratto. Come noto, è generalmente rimesso alle Corti stabilire l’applicabilità della clausola: tuttavia, in  linea di principio, in tutti gli Stati l’esonero da responsabilità non è ammesso nei casi di  frode, colpa grave e dolo.
Nella descritta situazione si segnala la legge dello Stato dell’Oklahoma la quale prevede che una Exculpatory Clause è valida e applicabile, nel momento in cui rispetti tre condizioni:
 

  • il linguaggio utilizzato nella redazione della clausola deve far emergere in modo chiaro e preciso la volontà di esonerare da responsabilità una o più parti al verificarsi di dati danni;
  • al momento della stipulazione del contratto, le parti erano dotate della stessa forza negoziale;
  • l’esecuzione della clausola non deve ledere la morale e la salute pubblica e non deve violare i diritti individuali delle persone né tantomeno l’ordine pubblico.

Nello Stato di New York, nel quale prevale la libertà di contrattazione, è previsto che una Exclusion Clause sia legittima nel momento in cui sia predisposta nel rispetto del principio di Implied Covenant of Good Faith and Fair Dealing (principio tipico di common law che dispone che le parti debbano agire con onestà e buona fede nella stipulazione del contratto).

Cina

La Corte Suprema cinese, interpretando l’art. 39 della Contract Law, ha disposto che nel caso siano inserite nel contratto le Exclusion Clauses, limitanti la responsabilità dei contraenti al verificarsi di dati inadempimenti, queste dovranno essere rese ben visibili all’interno del testo contrattuale, tramite la punteggiatura ed un carattere più grande rispetto alle altre clausole. 
In base all’art. 53 della Contract Law, una Exclusion Clause non è ritenuta valida nel caso in cui escluda la responsabilità del contraente che con il suo agire ha cagionato danni fisici alla persona della controparte o che, con colpa grave o dolo, ha causato danni  alle proprietà della controparte.

Australia

In generale in Australia le Exclusion Clauses, che hanno come scopo quello di limitare o escludere la responsabilità di un contraente, sono considerate valide. Sono in essere, tuttavia, alcune normative che pongono limiti alla loro applicabilità come la Contract Review Act 1980. Tale disposizione legislativa alla sezione 9 (1) recita che il giudice può dichiarare illecita la clausola quando, al momento della stipulazione contrattuale, tra le parti contraenti vi fosse un’evidente disparità nella capacità di negoziazione.
Si tenga conto altresì che la High Court australiana nel 1986, nel caso Darlington Futures Ltd. vs. Delco Australia Pty. Ltd., ha stabilito che le Exclusion Clauses devono essere interpretate alla luce della natura complessiva del contratto e non solo a danno delle parti nei cui riguardi tali clausole sono state  imposte.  

Colombia

La validità delle Exclusion Clauses è stata ampiamente discussa dalla dottrina colombiana, la quale è arrivata infine a sostenere che questo tipo di clausola è valido se mira ad escludere la responsabilità del debitore per fatti di colpa lieve, ma non per quelli posti in essere con dolo o colpa grave.
Tale orientamento è stato confermato dalla Corte Suprema de Justicia colombiana con la sentenza del 13 dicembre 2002 (exp. 6462), con la quale è stata sancita la generale validità della clausola che limita o esclude la responsabilità di una parte contraente.
Ad ogni modo, la clausola è invalida quando incide in modo negativo sull’integrità fisica della persona della controparte. Non è da considerarsi valida altresì nel caso in cui esoneri il debitore da responsabilità inderogabilmente imposte dalla legge.

Messico

Il Codigo Civil messicano all’art. 2105 prevede che la responsabilità per dolo non può essere mai esclusa.
Per quanto concerne i comportamenti colposi, si è affermato l’orientamento giuridico in base al quale le Exclusion Clauses sono valide quando escludono la responsabilità derivante da azioni di sola colpa lieve e non anche di colpa grave, in quanto queste ultime sono equiparate ai comportamenti dolosi.

 

Maurizio Gardenal

Contrattualistica
Ex Works: impatto sulla giurisdizione e considerazioni pratiche
12 novembre 2024 Ex Works: impatto sulla giurisdizione e considerazioni pratiche
Recentemente, la Corte di Cassazione ha confermato che la clausola Incoterms ® Ex Works (franco fabbrica) può essere utilizzata per radicare la giurisdizione in Italia, facilitando il recupero crediti e le controversie contro gli acquirenti stranieri.
Clausola No re-export to Russia
10 aprile 2024 Clausola No re-export to Russia
ll XII pacchetto di sanzioni verso la Russia stabilisce che, dal 20 marzo 2024, all’atto dell’esportazione di determinati beni o tecnologie, l’esportatore è tenuto a vietare per contratto la riesportazione di questi ultimi in Russia (articolo 12, octies).
Ordinanza Cassazione 11346/2023: clausole Ex Works determinanti per la giurisdizione
18 settembre 2023 Ordinanza Cassazione 11346/2023: clausole Ex Works determinanti per la giurisdizione
La sentenza pubblicata il 2 maggio 2023 afferma che la scelta di un termine di resa Incoterms® che preveda la consegna dei beni in Italia (ad esempio EXW), ove accettata dall’acquirente, è determinante per radicare la giurisdizione davanti al giudice italiano.
Emirati Arabi Uniti: nuova legge sulle agenzie commerciali
13 settembre 2023 Emirati Arabi Uniti: nuova legge sulle agenzie commerciali
La Legge Federale n. 23 del 2022 sulle agenzie commerciali - che introduce importanti cambiamenti al regime delle agenzie commerciali degli Emirati Arabi Uniti - è entrata in vigore il 15 giugno 2023.
Sanzioni contro la Russia: suggerimenti contrattuali
21 luglio 2023 Sanzioni contro la Russia: suggerimenti contrattuali
Come gestire il rapporto contrattuale dal punto di vista dell’esportatore italiano a fronte del continuo inasprimento delle misure restrittive e delle sanzioni contro la Russia?
L’Italia attua la direttiva Omnibus: D.Lgs n. 26 del 7 marzo 2023
13 giugno 2023 L’Italia attua la direttiva Omnibus: D.Lgs n. 26 del 7 marzo 2023
Il 18 marzo 2023 è stato pubblicato in Gazzetta il D.lgs n. 26 del 7 marzo 2023 che dà attuazione alla direttiva UE Omnibus volta a migliorare e modernizzare le norme a tutela dei consumatori.
Sentenza Corte di giustizia europea 13 ottobre 2022: subagente e indennità fine rapporto
13 giugno 2023 Sentenza Corte di giustizia europea 13 ottobre 2022: subagente e indennità fine rapporto
Nel procedimento C-593/21, NY c. Herios Sarl la Corte di giustizia europea ha deciso in merito al diritto di un subagente di ricevere l'indennità di fine rapporto dal suo preponente.
Novità in arrivo per trasformazioni, fusioni e scissioni transfrontaliere
15 maggio 2023 Novità in arrivo per trasformazioni, fusioni e scissioni transfrontaliere
Con il Decreto Legislativo 2 marzo 2023 n.19, il legislatore italiano ha dato attuazione alla Direttiva UE 2019/2121 che modifica la Direttiva UE 2017/1132 per quanto riguarda le trasformazioni, le fusioni e le scissioni transfrontaliere.
Vendite Italia-Germania di prodotti tessili: tre criticità
11 aprile 2023 Vendite Italia-Germania di prodotti tessili: tre criticità
Le esportazioni delle imprese tessili italiane in Germania spesso sottendono contratti di vendita conclusi con imprese acquirenti con sede in quel Paese. Purtroppo, in alcuni casi, sorgono controversie che vengono sottoposte al giudice.
Franchising internazionale immateriale: strategia digitale per le partnership commerciali
13 marzo 2023 Franchising internazionale immateriale: strategia digitale per le partnership commerciali
Progettare il piano di internazionalizzazione dell’insegna significa innanzitutto rendere performante il modello di business non solo per la singola unità di vendita, ma forse ancora di più, per il partner commerciale che avrà la responsabilità di avviarne alcune e/o di sviluppare il nuovo mercato.