Secondo i dati di Unioncamere del Veneto, nella media del 2024 la produzione manifatturiera regionale è diminuita dell’1,4% (-2% nel 2023), risentendo del calo degli ordini, in particolare di quelli esteri.
Tra i principali settori, l’attività produttiva è cresciuta nei settori sia degli alimentari e bevande sia della carta e stampa. Ha ristagnato nella gomma e plastica; si è ridotta soprattutto nel tessile, abbigliamento e calzature, nella metallurgia, nei mezzi di trasporto e nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Nel 2024 l’attività del settore edile è cresciuta. La rimodulazione degli incentivi fiscali non si è finora tradotta in un significativo ridimensionamento degli interventi di manutenzione straordinaria/riqualificazione del patrimonio abitativo. Nel comparto delle opere pubbliche, oltre ai lavori connessi con i Giochi Olimpici Invernali 2026, sono proseguiti i lavori che rientrano nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
È proseguita la crescita delle presenze turistiche, grazie alla componente straniera e ai pernottanti nelle strutture extra-alberghiere, significativamente aumentati negli ultimi anni. Nel 2024 le città d’arte hanno recuperato il livello delle presenze del 2019; solo le località termali non sono ancora tornate ai livelli pre-Covid.
Il flusso di merci complessivamente movimentate dal porto di Venezia è cresciuto nel 2024 del 3,5% rispetto all’anno precedente. Le merci in container calcolate in TEU sono diminuite nel 2024 del 2,5%. Il crollo dei transiti nel Canale di Suez (-50% rispetto al 2023) ha penalizzato l’attività portuale soprattutto nei primi mesi dell’anno; successivamente le compagnie hanno fatto ricorso a rotte alternative e i flussi di traffici si sono parzialmente ripresi.
Nel primo trimestre del 2025 le merci complessivamente movimentate dal porto e i container sono cresciuti, rispettivamente, del 4,3% e dell’11,1%. Anche l’attività crocieristica ha continuato la ripresa con un aumento dei passeggeri nel 2024 del 7,8% rispetto all’anno precedente.
Nel 2024 il traffico passeggeri negli aeroporti veneti è cresciuto del 3,1% (nel 2023, +19,2%). Nel complesso dei tre scali veneti (Venezia, Treviso e Verona) il numero di passeggeri ha quasi eguagliato quello del 2019. Nel primo trimestre 2025 sono proseguiti sia il recupero dei passeggeri di voli nazionali, sia la crescita di quelli di voli internazionali.
Esportazioni 2024
Nel 2024 le esportazioni di beni sono diminuite in misura più intensa rispetto alla media del Paese, risentendo anche della maggiore esposizione del sistema produttivo regionale nei confronti della Germania.
Nel 2024 le esportazioni di beni a prezzi correnti sono diminuite dell’1,8% rispetto all’anno precedente; per l’Italia il calo è stato dello 0,4%. Le vendite all’estero si sono ridotte soprattutto nei mezzi di trasporto, nei prodotti in metallo e nelle pelli e calzature; sono aumentate negli alimentari e bevande.
La riduzione delle esportazioni regionali è stata più marcata nei confronti dei paesi UE. Il calo nell’Unione è stato determinato soprattutto dal mercato tedesco (-5,5%), che assorbe il 13,1% delle vendite complessive all’estero. La Spagna ha invece fornito un contributo positivo.
Nei mercati extra UE le esportazioni sono calate soprattutto nei paesi dell’Europa centrale e orientale, nelle Economie dinamiche dell’Asia e negli Stati Uniti; sono cresciute in Cina e in Turchia.
Secondo i dati dell’Organizzazione Internazionale della vigna e del vino, nel 2023 la quantità di vino prodotta in Italia era pari circa al 17% di quella mondiale. Circa un quarto della produzione italiana avveniva in Veneto (11 milioni di ettolitri). Nell’ultimo decennio, Veneto e Puglia hanno incrementato la loro quota sul totale nazionale, mentre Emilia Romagna, Sicilia, Toscana e Piemonte l’hanno ridotta. Secondo l’Istat, nel 2024 le esportazioni rappresentavano circa il 75% della produzione di vino regionale.
Gli Stati Uniti sono il terzo mercato estero per i prodotti veneti, dopo Germania e Francia, e nel 2024 hanno assorbito il 9,1% delle esportazioni (10,4% per l’Italia). I settori più esposti direttamente al mercato statunitense sono gli “altri prodotti manifatturieri” (in particolare l’occhialeria e la gioielleria) e le bevande (in particolare il vino). Gli Stati Uniti sono stati il mercato di sbocco per il 20% delle esportazioni venete di bevande, con un peso dello 0,8% sul totale di quelle regionali (0,4% la media italiana).
Primo trimestre 2025
Nel primo trimestre del 2025 è proseguito il calo della produzione manifatturiera (-3,2% rispetto allo stesso periodo del 2024); anche gli ordini interni sono lievemente diminuiti, mentre gli ordini dall’estero sono aumentati a ritmo moderato rispetto al periodo corrispondente del 2024.
Nel primo trimestre dell’anno le esportazioni, valutate a prezzi correnti, sono diminuite dell’1,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (in Italia sono aumentate del 3,2%). Il calo delle vendite è stato più intenso nel sistema della moda, nei mezzi di trasporto e nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche; è invece proseguita la crescita delle esportazioni di alimentari e bevande.
Fonte: Nota redatta dalla Sede di Venezia della Banca d’Italia in collaborazione delle Filiali di Padova e Verona (dati disponibili al 29 maggio 2025)