09 apr 2008 19:53 9 aprile 2008

Tutela del marchio sui mercati internazionali

di lettura
Il titolare di un marchio, nel territorio di registrazione, ha il potere di impedire ai terzi di usare un marchio identico o confondibile con il proprio, per la fabbricazione e la vendita di prodotti identici o simili a quelli per i quali il marchio è stato registrato.

Come è noto, il marchio è un diritto esclusivo di utilizzare una parola, un disegno o un altro segno idoneo a contraddistinguere i prodotti o l'attività di un'impresa.
Il marchio consente all'impresa di essere riconosciuta dalla propria clientela e, poiché la legge vieta ai terzi di adottare marchi identici o confondibili con marchi anteriori altrui, esso impedisce alle altre imprese di interferire in questo rapporto di riconoscimento tra l'impresa e il cliente.

Il marchio, è uno strumento insostituibile per costruire e mantenere le vostere posizioni di mercato. Non dovete mai concedere ai distributori all'estero il diritto di depositare il vostro marchio, a loro nome, nei Paesi in cui operate.
Il distributore, infatti, depositando il vostro marchio a suo nome, diventerebbe proprietario del marchio nei Paesi di registrazione e, nella sua qualità di proprietario, potrebbe impedire persino alla vostra impresa di farne uso in tali Paesi senza la sua autorizzazione.

Non si tratta di una mera eventualità. Infatti, nel momento in cui il rapporto di distribuzione avesse termine, il distributore avrebbe il diritto di continuare a usare il marchio in questi Paesi per contraddistinguere prodotti anche diversi dai vostri, mentre la vostra impresa non potrebbe più usare il marchio negli stessi Paesi senza il consenso del distributore.

Il consiglio è quindi quello di depositare il marchio a vostro nome nei Paesi di vostro interesse. Al distributore si potrà invece concedere, contrattualmente, il semplice diritto di usare il marchio a fini promozionali e pubblicitari, per promuovere le vendite dei vostri prodotti nel territorio.
Contestualmente, sarà opportuno pattuire che il distributore cesserà ogni uso del marchio in caso di scioglimento o risoluzione, per qualsiasi motivo, del contratto di distribuzione.

Spesso succede che degli estranei depositino marchi di imprese italiane non appena abbiano il sentore che queste stiano per iniziare a vendere i propri prodotti nel Paese. Così, appena l'ignara impresa inizia a vendere i propri prodotti con quel marchio, viene prontamente diffidata a cessare le vendite, salvo pagare una certa somma per il riacquisto del marchio.

Non è agevole reagire contro questo tipo di pratiche e, anche nei casi dove sussistono maggiori possibilità di successo, si tratta spesso di azioni costose e dall'esito non sempre sicuro.
Il consiglio è dunque quello di provvedere in tempo a depositare il marchio nei Paesi di vostro interesse, sia per disporre di un efficace strumento di tutela della vostra immagine commerciale nei confronti della concorrenza, sia per evitare di trovarvi di fronte al fatto compiuto di eventuali depositi del vostro marchio da parte di terzi.

Claudio Costa

Tag dell'informativa
Registrazioni fraudolente
Approfondimenti
Il settore automobilistico italiano nella transizione verde
24 aprile 2025 Il settore automobilistico italiano nella transizione verde
Banca d’Italia ha pubblicato una sintesi dei principali elementi che caratterizzano il mercato automobilistico italiano e la sua evoluzione nel contesto della transizione verde.
L’export italiano aumenta ma le PMI restano indietro
23 aprile 2025 L’export italiano aumenta, ma le PMI restano indietro
Strategie e strumenti per la crescita delle aziende italiane nel mondo (a partire dal digitale)
USA: il 45,6% delle imprese ritiene che l’amministrazione Trump non influirà sul loro business
USA: il 45,6% delle imprese ritiene che l’amministrazione Trump non influirà sul loro business
Da un’indagine di Promos Italia emerge che la principale preoccupazione è l’aumento delle barriere doganali e tariffarie, tuttavia, non ci sono particolari timori per il business negli Stati Uniti a seguito dell’elezione di Donald Trump.
Svizzera UE
UE-Svizzera: concluso il negoziato per rafforzare ed estendere le relazioni bilaterali
I risultati del negoziato sono di sicuro e immediato impatto per imprese e cittadini.
Nuova classificazione Ateco 2025
Nuova classificazione Ateco 2025
L'ultima revisione, da utilizzare per tutti gli adempimenti statistici ed amministrativi entrerà in vigore dal 1° gennaio 2025.
ESG: via libera del Consiglio dell'Unione Europea al nuovo regolamento
4 dicembre 2024 ESG: via libera del Consiglio dell'Unione Europea al nuovo regolamento
Il 19 novembre, il Consiglio ha adottato un nuovo regolamento sulle attività di rating ambientale, sociale e di governance.
UE-Angola: entra in vigore l’accordo sull'agevolazione degli investimenti sostenibili (SIFA)
9 ottobre 2024 UE-Angola: entra in vigore l’accordo sull'agevolazione degli investimenti sostenibili (SIFA)
Si tratta del primo accordo dell'UE sull'agevolazione degli investimenti sostenibili e i negoziati si erano conclusi nel novembre del 2022.
La proprietà industriale delle PMI: fissate le date di presentazione delle prossime domande di incentivo
9 ottobre 2024 La proprietà industriale delle PMI: fissate le date di presentazione delle prossime domande di incentivo
Per il 2024, i bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ hanno a disposizione 32 milioni di Euro.
Il 2024 dell’Unione Europea: risultati ottenuti e aspettative economiche
Il 2024 dell’Unione Europea: risultati ottenuti e aspettative economiche
18 settembre 2024 L'economia europea cresce in maniera disomogenea, influenzata da fattori diversi. Differenti sono quindi le opportunità per le imprese, a seconda del settore e del mercato di interesse.
Etichettatura digitale nell'Unione Europea
Etichettatura digitale nell'Unione Europea: il caso dei fertilizzanti
30 luglio 2024 Il Consiglio dell'Unione Europea ha approvato il regolamento sui fertilizzanti il 22 luglio. Sono ora in esame alcune norme su detergenti e cosmetici.