Il sistema della moda è il maggior comparto di specializzazione produttiva regionale. La crescita della moda è stata trainata fino al 2022 soprattutto dalle vendite estere, che incidevano per il 27,7% del totale delle esportazioni regionali e per il 23,1% sull’export nazionale del settore. Nel 2023 il sistema moda è entrato in una fase di crisi: le vendite estere hanno registrato una dinamica negativa che si è prolungata a tutto il 2024.
Il valore aggiunto del terziario è cresciuto, nel 2024 dello 0,6% a prezzi costanti, una variazione simile a quella dell’anno precedente e in linea con la media italiana.
Le costruzioni hanno mostrato una dinamica positiva grazie alla componente pubblica, alimentata anche dai progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Il turismo è risultato in crescita solo nelle presenze straniere. Nel complesso degli aeroporti regionali l’incremento dei viaggiatori, pari al 10,7%, è stato meno intenso rispetto al 2023.
Nel 2024, la movimentazione totale di merci nei porti toscani è cresciuta dell’1,5%. Il risultato è influenzato da due eventi straordinari, quali l’avvio delle importazioni di gas liquefatto destinato alla nave rigassificatrice collocata a Piombino da marzo 2023 e il calo delle importazioni di petrolio grezzo destinate alla raffineria di Livorno, chiusa per riconversione. Al netto di questi flussi, il traffico totale di merci sarebbe rimasto stabile.
Nel 2023 le competenze digitali della popolazione regionale erano ancora leggermente superiori a quelle medie del Paese. Le infrastrutture digitali regionali si collocavano invece ancora al di sotto della media nazionale, a fronte di una domanda di accesso a internet sostanzialmente in linea col Paese.
Esportazioni 2024
La domanda estera ha rappresentato negli ultimi due decenni un elemento di traino dell’economia toscana, tradizionalmente caratterizzata da un peso più elevato della manifattura e del turismo internazionale rispetto alla media italiana.
La regione si colloca al quinto posto nel Paese per incidenza delle esportazioni sul valore aggiunto (45,7% nella media del biennio 2022-23; 33,3% per l’Italia).
L’attività di export è fortemente concentrata: nel 2022 (ultimo anno disponibile) all’1% delle imprese con i volumi più elevati sono attribuibili i due terzi delle esportazioni complessive regionali (55,4% per l’Italia).
Nel 2024, le esportazioni toscane a prezzi correnti hanno accelerato al 13,6%. A prezzi costanti le vendite all’estero sono tornate ad aumentare (+11,3%) dopo il calo dell’anno precedente (-1,3%). All’incremento complessivo in termini nominali hanno contribuito per oltre il 90% il forte aumento dell’export di prodotti della gioielleria e oreficeria e di medicinali. In crescita anche le esportazioni di macchinari, metalli e prodotti alimentari e bevande.
Si è invece accentuato il calo delle vendite degli articoli della moda. Le esportazioni delle aziende toscane operanti nel settore moda sono calate a prezzi costanti del 13,5% (a fronte di un calo del 6,4% e del 7,8% rispettivamente in Lombardia e Veneto; -5,1% in Italia). Il sistema toscano è specializzato nella pelletteria (il 42,2% degli addetti, a fronte del 32,5% in Italia) che risulta il comparto più colpito dal calo della domanda estera: nel 2024 la riduzione è stata del 19%, un valore tre volte superiore a quello registrato nel tessile e abbigliamento.
All’interno della UE l’espansione delle vendite ha interessato quasi tutti i principali mercati, ad eccezione della Polonia. I flussi al di fuori dell’Unione europea sono cresciuti più intensamente di quelli verso la UE grazie agli incrementi registrati sul mercato turco, a cui è attribuibile il forte aumento delle vendite di prodotti della gioielleria e oreficeria, e su quello statunitense e britannico.
Gli Stati Uniti rappresentano il primo paese di destinazione per le merci toscane che sono quindi particolarmente esposte alla politica doganale dell’amministrazione USA.
I prodotti per i quali risulta più elevata l’esposizione nella media dell’ultimo triennio sono: i medicinali, le bevande, i minerali lavorati, i prodotti alimentari e i macchinari.
Fonte: Sede di Firenze della Banca d’Italia in collaborazione con le Filiali di Arezzo e Livorno (dati disponibili al 29 maggio 2025)
Esportazioni I trimestre 2025
Nel primo trimestre 2025, l’Istat stima una crescita congiunturale delle esportazioni per il Centro Italia del 5,4%.
Le regioni italiane che nei primi tre mesi hanno registrato gli incrementi tendenziali più marcati dell’export in valore sono stati: Friuli-Venezia Giulia (+26,1%), Lazio (+16,9%) e Toscana (+8,2%).
L’aumento delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Toscana, Lazio, Lombardia, Campania e Abruzzo spiega per 2,6 punti percentuali la crescita su base annua dell’export nazionale.
Nel primo trimestre 2025, tra i contributi positivi alla crescita su base annua dell’export nazionale compaiono le esportazioni della Toscana verso la Francia (+22,9%). Gli apporti negativi più ampi, invece, provengono dal calo delle vendite della Lombardia verso la Svizzera (-18,5%) e della Toscana verso la Turchia (-36,3%).
Nell’analisi provinciale dell’export, si segnalano le performance positive di: Trieste, Firenze, Roma. I contributi negativi più ampi derivano da: Gorizia, Siracusa, Cagliari, Siena e Torino.
Fonte: Istat (Esportazioni delle regioni italiane I trimestre 2025)