Il fatto che il vettore (nazionale od internazionale) abbia la facoltà di limitare le sue responsabilità non provoca perdite economiche al committente del trasporto se questi si avvale di una assicurazione diretta.
Al comprensibile atteggiamento del courier che può tentare di rigettare qualsiasi responsabilità per minimizzare il risarcimento, vanno contrapposte almeno due considerazioni.
Adire le vie legali spesso non è prudente perchè i costi ed i tempi di un eventuale giudizio sarebbero da stimare e comunque in ogni caso non potrebbe essere richiesto un risarcimento superiore al danno economico effettivamente subito
Esistono numerose sentenze della magistratura italiana che si sono pronunciate sul tema dello smarrimento o della conseguente mancata riconsegna di plichi o colli contenenti merci di valore.
Nella maggior parte dei casi i giudici non hanno riconosciuto ai vettori la facoltà di avvalersi dei limiti di debito considerando colpa grave il fatto che un'azienda specializzata in questo campo perda il controllo anche di un singolo collo e non sia in grado di determinare dove e quando si è verificato il fatto e conseguentemente non sia stato individuato il diretto responsabile. I giudici, in sostanza, sono indotti, configurando gli estremi della colpa grave (il collo conteneva oggetto di elevato valore ed il vettore ne era consapevole) a disapplicare i limiti di responsabilità con il conseguente risarcimento per il valore integrale del danno subito.
Giovanna Bongiovanni