7 febbraio 2023

Perché un temporary manager locale per operazioni all’estero

di lettura

PMI e aziende di matrice familiare vengono spesso stimolate e incoraggiate ad aumentare la loro presenza sui mercati esteri e a sfruttare le opportunità offerte nello scenario globale.

Perché un temporary manager locale per operazioni all’estero

Nel nuovo modello di globalizzazione del commercio internazionale creato dalla crisi pandemica, si aprono opportunità per imprese  di dimensione contenuta (tra i 20 e i 50 milioni) che vogliano investire in operazioni di acquisizione all’estero, sia di aziende concorrenti che di aziende complementari.

Allargarsi a nuovi mercati si scontra però con la sotto managerializzazione strutturale di molte PMI, per le quali il vincolo per muoversi agilmente sullo scenario internazionale, e soprattutto per cambiare approccio all’internazionalizzazione, è rappresentato dalla mancanza di adeguate risorse e competenze manageriali.

A ciò si aggiunga che la lunga onda pandemica rischia di incidere soprattutto sulle imprese che avevano già dato avvio a progetti di sviluppo, senza aver però ancora consolidato la propria posizione economica e finanziaria. Per queste imprese, abbandonare forzatamente le strategie di sviluppo, soprattutto dei progetti di ricerca, potrebbe avere effetti negativi di più lungo periodo.

Approccio ai mercati esteri

Se pensiamo alle modalità di approccio ai mercati esteri, possiamo distinguere tra tre diverse tipologie di impresa:

  • quelle per cui i mercati esteri sono uno sbocco di tipo addizionale e nulla più (imprese esportatrici)
  • quelle innovative che considerano i mercati esteri come fonte di fattori produttivi e quindi come destinatari di investimenti diretti (imprese internazionalizzate)
  • quelle infine che si trovano a metà del percorso (la maggior parte) che, pur percependo il bisogno di cambiare, non sanno come superare i vincoli derivanti dal loro passato.

Il problema per le aziende “a metà strada”  è come immettere nuove competenze che permettano di accelerare i tempi di passaggio alla fase della maturità: il temporary management, nell’accezione fractional/part time per le più piccole, può essere una soluzione ottimale in tal senso. Oltre il 18% degli interventi temporary sono legati a tematiche di internazionalizzazione.

Una soluzione che le PMI sembrano gradire in modo particolare è la possibilità di utilizzare temporary manager locali (un cinese in Cina, per intenderci), in quanto decisamente più competitivi e più efficaci rispetto all’utilizzo di italiani espatriati, data la conoscenza di usi e costumi, sistema giuridico, metodi di gestione, lingua e più rapidi nella presa di contatto con il problema e con la locale filiale. Senza dimenticare il sensibile vantaggio in termini di costi.

E’ possibile enucleare una serie di situazioni di utilizzo tipiche, rilevate nel caso di operazioni da parte di aziende a proprietà e controllo italiane verso paesi terzi.

Nella fase di pre-acquisizione, ovvero di identificazione e selezione dei possibili target per un investimento diretto (IDE - Investimento Diretti Estero), o per una joint venture.

L’utilizzo più frequente è nel caso di acquisizione di quote di controllo (e talvolta di minoranza qualificata) in aziende piccole e/o di matrice familiare in un altro paese. Attraverso manager esperti dello specifico settore risulta più veloce la fase di identificazione dei possibili target, così come i contatti preliminari con la proprietà, inizialmente anche su base anonima.

Avvalendosi di un manager con conoscenza specifica del settore, risulta essere più efficace ed efficiente anche la valutazione del management esistente, tra gli aspetti maggiormente trascurati (anche solo per “ignoranza”) in queste situazioni.

Il contributo di un manager può limitarsi alla sola fase esplorativa e pre-negoziale, ma talvolta si estende alla fase negoziale vera e propria e alle prime fasi di gestione dopo la conclusione dell’accordo, come soluzione ponte per preparare l’ingresso di un manager, sempre locale, su base permanente o semi-permanente.

Una volta chiusa l’operazione, il nuovo entrante spesso provvede a mettere da subito sotto controllo alcuni aspetti chiave della gestione (es. con un CFO temporary, per allineare procedure contabili e amministrative e poi procedere all’inserimento di un manager permanente locale), piuttosto che l’area industriale con le stesse logiche (se presenti attività produttive).

Da ultimo, si ricorre al temporary management per specifiche tematiche legate alla gestione corrente (es. ottimizzazione di alcune funzioni chiave,) o ad operazioni straordinarie (es. chiusure o liquidazioni societarie).

Un’importante notazione: tramite società specializzate è anche possibile accedere a forme di finanziamento che coprono l’utilizzo di manager locali in operazioni all’estero

Maurizio Quarta

Approfondimenti
UE-Angola: entra in vigore l’accordo sull'agevolazione degli investimenti sostenibili (SIFA)
9 ottobre 2024 UE-Angola: entra in vigore l’accordo sull'agevolazione degli investimenti sostenibili (SIFA)
Si tratta del primo accordo dell'UE sull'agevolazione degli investimenti sostenibili e i negoziati si erano conclusi nel novembre del 2022.
La proprietà industriale delle PMI: fissate le date di presentazione delle prossime domande di incentivo
9 ottobre 2024 La proprietà industriale delle PMI: fissate le date di presentazione delle prossime domande di incentivo
Per il 2024, i bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ hanno a disposizione 32 milioni di Euro.
Il 2024 dell’Unione Europea: risultati ottenuti e aspettative economiche
Il 2024 dell’Unione Europea: risultati ottenuti e aspettative economiche
18 settembre 2024 L'economia europea cresce in maniera disomogenea, influenzata da fattori diversi. Differenti sono quindi le opportunità per le imprese, a seconda del settore e del mercato di interesse.
Etichettatura digitale nell'Unione Europea
Etichettatura digitale nell'Unione Europea: il caso dei fertilizzanti
30 luglio 2024 Il Consiglio dell'Unione Europea ha approvato il regolamento sui fertilizzanti il 22 luglio. Sono ora in esame alcune norme su detergenti e cosmetici.
Piano di export e sostenibilità
Piano di export e sostenibilità
22 luglio 2024 Come impostare l’offerta per valorizzare il ciclo del prodotto ed il ruolo del cliente (grazie al web ed ai servizi online).
Approvata la “direttiva sul diritto alla riparazione” dei beni di consumo
Approvata la “direttiva sul diritto alla riparazione” dei beni di consumo
3 luglio 2024 Si conclude il percorso legislativo di un atto che promuove l’economia circolare e sostenibile, con enormi ricadute sul mondo delle imprese produttrici e dei consumatori.
Adottata dal Consiglio UE la Direttiva Due Diligence per la sostenibilità aziendale
Adottata dal Consiglio UE la Direttiva Due Diligence per la sostenibilità aziendale
3 luglio 2024 É stata annunciata l'adozione della Direttiva CS3D, che mira ad assicurare il rispetto dei diritti umani e dell'ambiente, non solo all'interno Unione Europea. Sono molte le ricadute per le imprese interessate.
Un quadro generale sul sıstema dı proprıeta’ ıntellettuale turco per le azıende ıtalıane
Un quadro generale sul sistema di proprietà intellettuale turco per le aziende italiane
6 giugno 2024 Italia - Turchia: relazioni commerciali e proprietà intellettuale.
Nuove sanzioni UE contro la Russia
Nuove sanzioni UE contro la Russia
29 maggio 2024 Approvato il Regolamento che sancisce un nuovo e diverso quadro di misure restrittive, non correlate all’aggressione dell’Ucraina, ma alla repressione interna in Russia.
Expo 2025 si avvicina
Expo 2025 si avvicina
24 maggio 2024 Expo 2025, si terrà a Osaka, in Giappone, dal 13 aprile al 13 ottobre 2025