14 marzo 2016

Nuove norme IMO e rischio blocco container in Italia

di lettura

L'Organizzazione marittima internazionale (IMO) ha recentemente modificato la Convenzione SOLAS (Salvaguardia della vita in mare) richiedendo, come condizione per il caricamento di un container, che il container abbia un peso verificato. Il responsabile della verifica del peso del container confezionato è lo spedizioniere. Tale requisito avrà efficacia legale dal 1 ° luglio 2016. 

Nuove norme IMO e rischio blocco container in Italia

Le convenzioni internazionali riguardanti la sicurezza della nave, della navigazione, della vita umana in mare e la salvaguardia dell’ambiente marino sono emanate dall’IMO (International Marittime Organization); esse devono essere rispettate dalle navi mercantili che effettuano viaggi internazionali e che superano certi valori di stazza o di lunghezza. Alle convenzioni si aggiungono le norme, generalmente più restrittive, che ogni Paese ritiene opportuno imporre alle proprie navi. 

Dal luglio 2016 sarà obbligatorio pesare i container prima di caricarli a bordo delle navi. 

Dopo tale data l'operatore del terminale marittimo abbiano un peso verificato del container sarà una violazione della Convenzione SOLAS. 

Per aiutare operatori e governi firmatari della convenzione a introdurre i nuovi obblighi di verifica, la Commissione sicurezza dell’Imo ha emanato una circolare con le linee guida. La norma è stata introdotta per salvaguardare l’incolumità dei lavoratori portuali (diversi casi di incidente a bordo si sono verificati proprio a causa di una mancata corrispondenza fra il peso dei container dichiarato sulle rispettive polizze e quello effettivo), ma ha suscitato alcune perplessità tra gli operatori del settore. 

La reazione degli operatori

Molti operatori coinvolti sono contrari a questa misura per i risvolti che può generare. L’idea di pesare tutti i container non va bene, spiegano, basterebbe introdurre una dichiarazione all’origine per conoscere il peso effettivo di ciascun contenitore. 

Gli agenti marittimi hanno invece chiesto chiarimenti all’Imo circa la definizione di shipper, che compare più volte nel testo. 
Il titolare della merce indicato nella polizza non è necessariamente anche il soggetto che prenoterà o pagherà il trasporto. In molti casi quindi lo shipper potrebbe non essere in grado di verificare il peso del container, se questo viene comprato con particolari tipi di accordo come ad esempio l’EXW, il Fob (free on board) o il Cif (cost, insurance freight) oppure il CFR (Cost and freight). A tutto questo si aggiunge il problema dei costi che potrebbero incidere negativamente sui bilanci delle società che gestiscono i terminal, molte delle quali non sono attualmente dotate delle attrezzature necessarie alla pesa.

L’applicazione della norma in Italia

In aggiunta alle perplessità espresse sulle nuove norme Solas, si evidenzia che, nell’applicare una norma marittima internazionale, l’Italia rischia di creare un blocco nella catena logistica dell’export dei container e quindi di gran parte delle nostre esportazioni. 

Ogni nazione, infatti, sta affrontando il problema per adeguarsi alla legge, ma mentre altri Paesi Ue (Uk e Danimarca in primis) hanno affrontato la questione con pragmatismo, dando il via libera ai sistemi di pesatura dinamici, consentendo ampie tolleranze (fino a una tonnellata) e tempi anche lunghi (un anno) per le certificazioni, il Ministero dello Sviluppo economico italiano, rifacendosi a una serie di leggi nazionali sugli strumenti per pesare (tra i quali un regio decreto del 1902), ha reso noto che i container da noi devono essere pesati con pese a raso e con una tolleranza massima di 20 chili. 
Questo rappresenterà inevitabilmente un ulteriore aggravio e disparità di trattamento nei vari paesi europei. 

Conclusioni

Il timore di molti operatori, imprese che si occupano di operazioni con l’estero, è a nostro avviso giustificato e tale aggravio di procedura nell’applicazione della Convenzione SOLAS rappresenterà un inevitabile freno laddove invece si stanno facendo sforzi per rendere più scorrevole il traffico attraverso i porti: ad esempio da poco nei porti di Genova e La Spezia è stato introdotto il pre-clearing, mentre si lavora all’avvio dello sportello unico doganale.  

Giuseppe De Marinis 

Tag dell'informativa
Approfondimenti
USA: il 45,6% delle imprese ritiene che l’amministrazione Trump non influirà sul loro business
USA: il 45,6% delle imprese ritiene che l’amministrazione Trump non influirà sul loro business
Da un’indagine di Promos Italia emerge che la principale preoccupazione è l’aumento delle barriere doganali e tariffarie, tuttavia, non ci sono particolari timori per il business negli Stati Uniti a seguito dell’elezione di Donald Trump.
Svizzera UE
UE-Svizzera: concluso il negoziato per rafforzare ed estendere le relazioni bilaterali
I risultati del negoziato sono di sicuro e immediato impatto per imprese e cittadini.
Nuova classificazione Ateco 2025
Nuova classificazione Ateco 2025
L'ultima revisione, da utilizzare per tutti gli adempimenti statistici ed amministrativi entrerà in vigore dal 1° gennaio 2025.
ESG: via libera del Consiglio dell'Unione Europea al nuovo regolamento
4 dicembre 2024 ESG: via libera del Consiglio dell'Unione Europea al nuovo regolamento
Il 19 novembre, il Consiglio ha adottato un nuovo regolamento sulle attività di rating ambientale, sociale e di governance.
UE-Angola: entra in vigore l’accordo sull'agevolazione degli investimenti sostenibili (SIFA)
9 ottobre 2024 UE-Angola: entra in vigore l’accordo sull'agevolazione degli investimenti sostenibili (SIFA)
Si tratta del primo accordo dell'UE sull'agevolazione degli investimenti sostenibili e i negoziati si erano conclusi nel novembre del 2022.
La proprietà industriale delle PMI: fissate le date di presentazione delle prossime domande di incentivo
9 ottobre 2024 La proprietà industriale delle PMI: fissate le date di presentazione delle prossime domande di incentivo
Per il 2024, i bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ hanno a disposizione 32 milioni di Euro.
Il 2024 dell’Unione Europea: risultati ottenuti e aspettative economiche
Il 2024 dell’Unione Europea: risultati ottenuti e aspettative economiche
18 settembre 2024 L'economia europea cresce in maniera disomogenea, influenzata da fattori diversi. Differenti sono quindi le opportunità per le imprese, a seconda del settore e del mercato di interesse.
Etichettatura digitale nell'Unione Europea
Etichettatura digitale nell'Unione Europea: il caso dei fertilizzanti
30 luglio 2024 Il Consiglio dell'Unione Europea ha approvato il regolamento sui fertilizzanti il 22 luglio. Sono ora in esame alcune norme su detergenti e cosmetici.
Piano di export e sostenibilità
Piano di export e sostenibilità
22 luglio 2024 Come impostare l’offerta per valorizzare il ciclo del prodotto ed il ruolo del cliente (grazie al web ed ai servizi online).
Approvata la “direttiva sul diritto alla riparazione” dei beni di consumo
Approvata la “direttiva sul diritto alla riparazione” dei beni di consumo
3 luglio 2024 Si conclude il percorso legislativo di un atto che promuove l’economia circolare e sostenibile, con enormi ricadute sul mondo delle imprese produttrici e dei consumatori.