Rappresenta una piattaforma intermodale per servizi logistici con terminal portuali e scali ferroviari collegata direttamente alla rete autostradale e alla rete ferroviaria per il trasporto merci.
Nel 2022 la movimentazione complessiva si stima abbia raggiunto circa 27,4 milioni di tonnellate (+1,1% rispetto al 2021). Questo nonostante gli effetti del conflitto in Ucraina abbiano penalizzato i traffici del porto di Ravenna che rappresenta il principale riferimento per le importazioni dai Paesi del Mar Nero e per le materie prime di settori altamente energivori come quelli dell’industria ceramica, dei prodotti metallurgici e dei fertilizzanti. Basti pensare che il 40% dell’interscambio commerciale tra Italia e Ucraina passa dal porto di Ravenna.
Progetto Hub Portuale: fase 1
A Ravenna sono in corso da tempo i lavori della prima fase del progetto Hub Portuale (valore di oltre 230 milioni di euro) che prevede di:
- portare gli attuali fondali fino a -12,5m
- rifare 6,5 km di banchine
- costruire una nuova banchina di 1 km per un nuovo terminal destinato anche alla movimentazione dei container
- urbanizzare oltre 200 ettari di future aree logistiche direttamente collegate alle banchine, ai nuovi scali ferroviari merci e al sistema autostradale.
Grazie ai nuovi spazi a disposizione si potranno insediare nuove attività, anche industriali, che godranno del vantaggio competitivo dell’intermodalità e delle soluzioni altamente tecnologiche messe a loro disposizione.
Oltre al potenziamento infrastrutturale e logistico e alla disponibilità di nuove aree a ridosso delle banchine, le imprese potranno sfruttare la digitalizzazione di molte procedure legate alla movimentazione delle merci.
Hub Portuale: fase 2
Sono già stati assegnati i lavori della seconda fase del progetto (valore di 250 milioni), legati in parte a fondi del PNRR che devono essere spesi entro il 2026.
Al termine della seconda fase, il porto disporrà di fondali a -14,5m e di un innovativo impianto per la gestione dei sedimenti che servirà, in una ottica di economia circolare, al recupero dei materiali risultanti dall’escavo e ai periodici interventi di manutenzione del canale.
Attualmente, in virtù della sua posizione geografica strategica, il porto di Ravenna serve Nord Italia ed Europa centrale, ed è un porto di riferimento per i mercati del Mediterraneo orientale e del Mar Nero, oltre a svolgere un ruolo importante anche per quanto riguarda gli scambi con i mercati di Medio ed Estremo Oriente. Una volta conclusi i lavori del progetto Hub Portuale, il porto di Ravenna avrà acquisito maggiore competitività e attrattività rispetto a molti altri porti adriatici.
In cifre
- Lunghezza porto canale: 14 km
- Banchine operative: 10,5 km
- Binari ferroviari: 35 km
- Silos/serbatoi: 1.018.000 m3
- Piazzali: 1.414.000 m2
- Magazzini: 846.000 m2
- Occupati: +15.000
- Profondità attuale: -11.5 m - Profondità Fase I: -12.5 m - Profondità Fase II: -14.5 m.

Sostenibilità ambientale e nuova stazione marittima
L’Autorità Portuale realizzerà direttamente un grande parco fotovoltaico della potenza complessiva di 20MW, che unito ad altri investimenti privati - SNAM realizzerà a Ravenna un rigassificatore, ENI un impianto per la cattura, il trasporto e lo stoccaggio di CO2, SAIPEM e QINT’X due impianti eolici offshore e un impianto fotovoltaico galleggiante – permetterà di produrre energia pulita che sarà messa a disposizione di tutti i membri della Comunità Energetica Portuale a prezzi estremamente competitivi.
E’ in corso di pubblicazione anche il Bando per l’elettrificazione delle banchine del terminal crociere. A fine marzo dovrebbero essere aggiudicati i lavori. Un investimento di 35 milioni (con fondi PNRR) che consentirà alle navi di spegnere i motori e di prendere energia dalle apposite colonnine.
Grazie all’accordo siglato tra Autorità Portuale e Royal Caribbean, a partire dal marzo 2022 Ravenna è divenuta un porto di arrivo/partenza dei crocieristi e ha raggiunto il record storico di passeggeri movimentati presso il Terminal di Porto Corsini (a regime sono previsti 300.000 passeggeri all’anno).
Nella primavera avanzata, inizieranno i lavori per la costruzione della nuova stazione marittima, con un investimento di 26 milioni di euro: 20 da parte di Royal Caribbean e 6 dell’Autorità Portuale, la quale realizzerà anche il confinante “Parco delle dune”.

Infine sono previsti anche i lavori per la realizzazione di un’area attrezzata per l’autotrasporto - con 199 stalli per mezzi pesanti e 130 per auto, oltre a numerosi servizi a disposizione degli autotrasportatori - che sorgerà su una superficie complessiva di circa 10 ettari in uno snodo strategico dell’ambito portuale.
Il progetto proposto prevede un investimento dell’Autorità Portuale di quasi 4 milioni di euro, a fronte di circa 15 milioni investiti dal privato proponente.