24 giu 2025 10:23 24 giugno 2025

Friuli Venezia Giulia: scambi con l’estero 2024

di lettura

L’attività economica in Friuli Venezia Giulia è tornata a crescere nel 2024 in termini reali dello 0.5%, dopo il leggero calo del 2023 (-0,5%).

Friuli Venezia Giulia: scambi con l’estero 2024

Secondo gli analisti di Banca d’Italia, l’attività economica della regione, in un contesto di debolezza della domanda estera, è stata sostenuta dalla dinamica dei consumi e della spesa pubblica, finanziata anche dai fondi del PNRR.

Per il terzo anno consecutivo, è proseguito anche nel 2024 il calo dell’attività industriale:  il valore aggiunto del settore è diminuito dell’1,2% a prezzi costanti, una contrazione di entità lievemente superiore a quella nazionale.

L’andamento positivo degli investimenti degli ultimi anni, favorito anche dagli incentivi fiscali finalizzati alla transizione tecnologica e digitale delle imprese, si è interrotto, soprattutto a causa dell’elevata incertezza sulle prospettive della domanda, in un contesto caratterizzato da costi di finanziamento ancora elevati, seppure in diminuzione.

I servizi privati non finanziari hanno ripreso a espandersi a ritmi modesti, dopo la marginale flessione del 2023, sostenuti dalla crescita dei consumi e delle presenze turistiche, in particolare degli stranieri. Nel 2024 le presenze turistiche sono aumentate del 2,9%, in misura lievemente superiore all’Italia.

Nell’aeroporto di Trieste il traffico di passeggeri ha continuato a crescere significativamente (+41,6%), dopo l’ampliamento dei collegamenti nazionali e soprattutto di quelli internazionali.

La movimentazione di merci nei porti di Trieste e Monfalcone nel 2024 è tornata a crescere (+6,3%), grazie ai maggiori flussi di rinfuse liquide (10,6%), che rappresentano circa due terzi del totale e sono costituite quasi interamente da petrolio. I traffici di traghetti per carichi su ruote o vagoni ferroviari (Ro-Ro), che servono prevalentemente i collegamenti tra la Turchia e l’Europa, si sono ridotti del 2,1%, risentendo principalmente della debolezza dell’economia tedesca.

Nel 2023, l’indicatore che valuta le competenze digitali della popolazione regionale era superiore alla media italiana, essendo più diffuse sia quelle di base che quelle più avanzate.

Esportazioni 2024

La flessione delle esportazioni ha interessato tutti i comparti a eccezione degli alimentari e della cantieristica. L’andamento è stato peggiore per le apparecchiature elettroniche, il legno, la carta e la meccanica.

Al netto del comparto dei mezzi di trasporto - il cui andamento è fortemente influenzato dalla consegna di navi da crociera di elevato valore unitario - le vendite estere sono diminuite del 5,5%, una dinamica peggiore di quella del Nord Est (-1,5%)  e dell’Italia (-0,4%).

Sotto il profilo geografico, l’andamento delle vendite a prezzi correnti è stato negativo verso i paesi della UE (-2,2%), in particolare la Germania (-6,7%).

L’export verso le destinazioni extra UE, che comprendono i principali mercati di riferimento della cantieristica (tra i cui il Regno Unito e la Svizzera), sono cresciute del 3%.

Nel 2024 le vendite verso gli Stati Uniti hanno inciso per oltre il 12% sulle esportazioni totali, una quota superiore di quasi 2 punti percentuali rispetto alla media italiana e sulla quale pesa molto la cantieristica navale (oltre 5 punti percentuali). Le imprese della regione risultano quindi particolarmente esposte agli effetti derivanti dai possibili incrementi dei dazi da parte degli Stati Uniti. Tali rischi sarebbero tuttavia mitigati dall’elevata diversificazione dei mercati di sbocco che caratterizza le imprese di grandi dimensioni, maggiormente esposte verso il mercato USA.

Nel 2022, ultimo anno per il quale i dati regionali disponibili risultano completi, oltre 5.300 imprese hanno esportato beni dalla regione (il 4,6% del totale italiano).

Poche grandi imprese realizzano una quota molto elevata dell’export: nel 2022 al 5% delle imprese con valore dell’export più elevato faceva riferimento l’85% delle vendite estere della regione (l’80%  in Italia).

Un elevato numero di piccoli esportatori (il 35,4% delle imprese) vendeva all’estero meno di 5 prodotti in un numero esiguo di paesi (meno di 5) e contribuiva solamente per il 5,3% alle esportazioni totali.

A Maniago, Pordenone, Tolmezzo e Cividale del Friuli sono presenti importanti produzioni metallurgiche, della componentistica automotive, vinicole e del mobile.

Fonte: Nota redatta dalla Sede di Trieste della Banca d’Italia con i dati disponibili al 29 maggio 2025.

I trimestre 2025

Nel primo trimestre 2025, l’Istat stima una crescita congiunturale delle esportazioni del 2,8% per il Nord-est d’Italia.

Il Friuli-Venezia Giulia è la regione che ha registrato nei primi tre mesi gli incrementi tendenziali più marcati dell’export in valore (+26,1%) davanti a Lazio (+16,9%) e Valle d’Aosta (+11,8%).

Nel periodo analizzato, un contributo positivo di 1,5 punti percentuali alla crescita dell’export nazionale su base annua, deriva dalle maggiori vendite di mezzi di trasporto (autoveicoli esclusi) da Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Sicilia.

I contributi positivi maggiori alla crescita su base annua dell’export nazionale derivano dall’aumento delle esportazioni del Friuli-Venezia Giulia verso la Germania (+187,4%).

Nell’analisi provinciale dell’export, l’Istat segnala performance contrastanti: Trieste, insieme a Firenze e Roma, compare tra le provincie più dinamiche; all’opposto, Gorizia, insieme a Siracusa e Cagliari, figura tra le provincie che non contribuiscono positivamente all’export nazionale.

Fonte: Istat (Esportazioni delle regioni italiane I trimestre 2025)

Approfondimenti
Banca d’Italia: turismo internazionale 2024
3 luglio 2025 Banca d’Italia: turismo internazionale 2024
Secondo l’indagine di Banca d’Italia, nel 2024 la bilancia dei pagamenti turistica nazionale conferma la tendenza positiva osservata nel triennio precedente; il surplus raggiunge 21,2 miliardi di euro (1% del PIL).
Lombardia: scambi con l’estero 2024
24 giugno 2025 Lombardia: scambi con l’estero 2024
Nel 2024 l’economia della Lombardia ha continuato a crescere, seppure in misura contenuta (+0,7% la stima di Banca d’Italia), in linea con la media nazionale.
Umbria: scambi con l’estero 2024
24 giugno 2025 Umbria: scambi con l’estero 2024
Nel 2024 l’attività economica umbra è cresciuta, secondo stime basate sull’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) dello 0,7%, in linea con la media nazionale.
Toscana: scambi con l’estero 2024
24 giugno 2025 Toscana: scambi con l’estero 2024
L’economia toscana nel 2024 è cresciuta dello 0,6%, a fronte dello 0,7% in Italia.
Sicilia: scambi con l'estero 2024
24 giugno 2025 Sicilia: scambi con l'estero 2024
Secondo l’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) nel 2024 in Sicilia il prodotto è aumentato dell’1,3%, una crescita superiore a quella nazionale.
Liguria: scambi con l’estero 2024
24 giugno 2025 Liguria: scambi con l’estero 2024
Nel 2024 l’attività economica in Liguria è cresciuta, secondo l’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) di Banca d’Italia, dello 0,5% (valore in rallentamento rispetto al 2023 e leggermente inferiore al dato nazionale).
Lazio: scambi con l’estero 2024
24 giugno 2025 Lazio: scambi con l’estero 2024
Nel 2024 l’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) della Banca d’Italia registra un aumento in termini reali dello 0,9%, un tasso leggermente superiore all’incremento del prodotto a livello nazionale (0,7%). ...
Friuli Venezia Giulia: scambi con l’estero 2024
24 giugno 2025 Friuli Venezia Giulia: scambi con l’estero 2024
L’attività economica in Friuli Venezia Giulia è tornata a crescere nel 2024 in termini reali dello 0.5%, dopo il leggero calo del 2023 (-0,5%).
Emilia Romagna: scambi con l’estero 2024
24 giugno 2025 Emilia Romagna: scambi con l’estero 2024
L’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) di Banca d’Italia evidenzia per il 2024 un incremento del prodotto dello 0,4% (in linea con la crescita del Nord Est, ma inferiore a quella nazionale).
Campania: scambi con l’estero 2024
24 giugno 2025 Campania: scambi con l’estero 2024
Sulla base dell’indicatore ITER della Banca d’Italia, la crescita del prodotto in termini reali è stata lievemente più contenuta di quella del 2023 (1,2%), ma superiore alla media italiana e a quella del Mezzogiorno.