Alla domanda florovivaistica dei privati per l’abbellimento di balconi, terrazzi, cortili residenziali tramite piante fiorite e verdi da appartamento (ornamentali da interno) si affianca quella pubblica, legata alla richiesta di piante ed arbusti, proveniente dalle regioni e dalle municipalità per valorizzare gli spazi pubblici, i parchi e i giardini. La domanda che proviene dalle Istituzioni pubbliche è difficile da stimare perché, spesso, le richieste provengono da architetti paesaggisti e società di manutenzione, rendendo difficile la ricostruzione del giro d’affari complessivamente generato.
Dal 1990 si è progressivamente accentuato il peso delle superfici a vivaio sul totale di quelle florovivaistiche: l’incidenza delle prime è passato dal 53,3%, del 1990 al 71,8% del 2020.
La coltivazione di piante ornamentali si conferma l’orientamento produttivo più diffuso, ma il vivaismo fruttifero rimane fondamentale per garantire il miglioramento della qualità delle produzioni frutticole ed agrumicole, uno dei punti qualificanti per garantire alla frutta italiana di affermarsi sui mercati internazionali, molto attenti al livello qualitativo dei prodotti.
Il ritmo di crescita del giro d’affari dei vivai è risultato molto più sostenuto rispetto a quello di fiori e piante. Dall’analisi dei dati economici e finanziari estrapolati dai bilanci 2023 depositati da 378 imprese attive nel settore vivaistico risulta che i ricavi siano più che raddoppiati nel periodo 2014-2023 (anche se la crescita degli ultimi anni è stata enfatizzata dall’inflazione).
Le aziende italiane vantano consolidate competenze professionali (know-how) in materia di innovazione varietale, propagazione in vitro e studio degli effetti dei fitoregolatori sull’estetica delle piante che consente al prodotto italiano un posizionamento alto di gamma in tutti i mercati.
Le 10 aree di produzione florovivaistica, per principali orientamenti produttivi
- Liguria Piante aromatiche, piante da fiore da esterno
- Piemonte Piante acidofile come azalee, rododendri e ortensie
- Lombardia Piante acidofile, conifere e grandi alberi
- Veneto Alberi da frutto, arbusti in vaso, rose
- Toscana Alberi e arbusti in vaso, sia latifoglie che alberi con frutti ornamentali
- Abruzzo Giovani piante, talee
- Lazio Piante ornamentali, piante mediterranee e subtropicali da esterno
- Campania Piante da interno, piante mediterranee, fiorite in vaso e arbusti
- Puglia Piante stagionali fiorite in vaso, piante mediterranee, da interno e talee
- Sicilia Agrumi ornamentali, palme olivi e piante subtropicali.
Fonte: elaborazioni Nomisma su dati del Censimento Agricoltura 2020
Pistoia è la provincia italiana più export oriented. Alle spalle, ma con un giro di affari almeno tre volte più basso, si collocano in ordine decrescente: Savona, Ferrara e Messina.
Export del settore
Tra i più importanti mercati di sbocco ci sono sia paesi comunitari (Germania, Olanda) che extra-comunitari (Stati Uniti, Regno Unito).
Tra i primi 5 paesi importatori le variazioni positive più rilevanti sono state quelle di Olanda (+6,8%) e Stati Uniti (+4,6%). Un andamento negativo ha invece caratterizzato il Regno Unito (-1,6%) e, soprattutto, la Francia (-9,6%). Il valore complessivo delle importazioni dei Top 5 paesi su quello globale delle piante vive si è mantenuto intorno al 50% nel periodo 2014-2023.
Principali paesi importatori di piante vive (gennaio-settembre 2024, Mio US $)

I 5 più importanti paesi importatori di piante fruttifere, nei primi nove mesi del 2024, sono risultati essere, in ordine decrescente di importanza: Francia, Portogallo, Belgio, Germania e Stati Uniti. Le variazioni positive più rilevanti sono state quelle di Belgio (+22,9%) e Stati Uniti (+13,3%). Il segno meno invece ha caratterizzato l’import del Portogallo (-8%) e della Francia (-4,2%).
Principali paesi importatori di piante frutticole nel 2024 (gennaio-settembre, Mio US $)

Vivaismo ornamentale da esterno
Per molti partner europei l’Italia è tradizionalmente un importante fornitore di piante ornamentali da esterno. Tra gennaio e ottobre 2024, le piante da esterno hanno registrato un trend positivo dell’export: la variazione tendenziale (sullo stesso periodo dell’anno precedente) è stata del +8% a valore, confermata da un andamento dei flussi identico a volume (+8,4%).
La graduatoria dei Top 5 paesi comunitari verso cui si è diretto l’export di piante ornamentali vede al primo posto la Francia, che, con un valore dell’import superiore ai 100 milioni di euro, risulta la più importante destinazione del prodotto italiano. La crescita tendenziale più consistente ha interessato i paesi di lingua tedesca, Germania (+18,4%) e Austria (+11,4%), a cui si è aggiunta la Romania (+21,2%).
Vivaismo di fruttiferi
Anche se i valori complessivamente movimentati sono minori, il mercato comunitario costituisce uno sbocco ambito anche per le piante fruttifere di origine nazionale. I dati relativi ai primi dieci mesi del 2024 rilevano un soddisfacente incremento dei volumi delle piante da frutto esportate (+4,7%), cui è corrisposto un aumento dei valori complessivamente movimentati del +3,5%.
La Francia si conferma principale mercato di destinazione delle piante fruttifere di provenienza nazionale, davanti alla Spagna e alla Germania.
Vivaismo di agrumi ornamentali
L’analisi tendenziale condotta relativamente al periodo gennaio-ottobre 2024 evidenzia una sostanziale invarianza del valore delle produzioni dirette oltre frontiera (+0,5%) a fronte di un leggero regresso dei corrispondenti quantitativi (-2,9%).
I principali paesi di destinazione delle esportazioni dell’Italia si confermano essere quelli della maggior parte delle produzioni florovivaistiche, Francia in testa.
Mercati con maggiore potenziale per il settore florovivaistico italiano
I Paesi Bassi si distinguono per il valore della produzione di fiori e piante ornamentali nel 2023, pari a 2.564 Mio EUR, e per il numero di imprese attive nel settore, pari a 9.320. Buona anche la performance in termini di area coltivata con fiori, piante e piante ornamentali, con 7.750 ettari nel 2023.
La Germania è il primo importatore al mondo per i prodotti del codice doganale 06.02, con un valore delle importazioni pari a 1.297 Mio EUR nel 2024, e rappresenta anche il secondo mercato di destinazione per l’export italiano, con 133 Mio EUR. La superficie coltivata a fiori, piante e piante ornamentali è pari a 6.263 ettari nel 2021.
La Francia è il quinto Paese importatore al mondo per i prodotti del codice doganale 06.02, con un valore delle importazioni pari a 687 Mio EUR nel 2024, e rappresenta il primo mercato di destinazione per l’export italiano, con 211 Mio EUR. L’area coltivata con fiori, piante e piante ornamentali, ammontava nel 2023 a 5.173 ettari.
Il Regno Unito disponeva nel 2021 di 7.573 ettari di superficie destinata alla coltivazione di fiori, piante e piante ornamentali. In grande crescita il valore dell’import totale per i prodotti del codice doganale 06.02: 793 Mio EUR nel 2024 con un aumento del +122% rispetto al 2019.
La Svizzera si contraddistingue per un’area coltivata con fiori, piante e piante ornamentali contenuta, pari a 127 ettari nel 2023. La Svizzera è ottava per quanto riguarda il valore totale dell’import per i prodotti del codice doganale 06.02 (284 Mio EUR nel 2024) e quinta tra i mercati di destinazione dell’export italiano (40 Mio EUR nel 2024).
Fonte: Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori ANVE (Osservatorio sul florovivaismo italiano - Aprile 2025)
I 25 giardini più belli al mondo
Nella classifica dei parchi che hanno cambiato il nostro modo di guardare le piante - stilata dal New York Times con l’aiuto di sei esperti internazionali - dominano, con cinque giardini a testa, il Regno Unito e l'Italia. I cinque luoghi italiani che rientrano nella Top 25 sono:
- il giardino di Ninfa, a Cisterna di Latina, al terzo posto
- i giardini di Villa Gamberaia, a circa 15 minuti da Firenze, al 19esimo posto
- Villa d’Este, a Tivoli, al 21esimo posto
- il Sacro Bosco di Bomarzo, in provincia di Viterbo, al 22esimo posto
- Villa Silvio Pellico, su una collina vicino a Torino, al 24esimo posto.