22 marzo 2023

Corridoi ed efficienza logistica dei territori 2023

di lettura

La Survey di SRM e Contship ha coinvolto 400 aziende manifatturiere - che esportano e/o importano via mare utilizzando i container – che operano in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

Corridoi ed efficienza logistica dei territori 2023

Le tre regioni rappresentano circa il 40% del PIL e il 53% del commercio estero italiano. Un’importante quota del commercio avviene via mare (31% per la Lombardia, 38% Veneto e il 39% Emilia Romagna).

A motivare principalmente le imprese intervistate a investire in digitalizzazione sono la possibilità di migliorare l’efficienza e presidiare tutte le fasi dei processi (opzione scelta dal 56% degli intervistati) e la qualità dei propri servizi (55%).

A seguito della pandemia, l’11% delle imprese con sedi all’estero ha intenzione di riavvicinare parte o tutta la produzione delocalizzata (reshoring). Il 38% di queste, intende ottenere una maggiore autonomia produttiva a vantaggio della resilienza, mentre il 37% vuole migliorare la qualità dei prodotti.

Il 42% delle imprese dichiara di aver avuto criticità nella catena logistica a causa della guerra tra Russia e Ucraina: in tutte le fasi della supply chain (26%), solo in import (11%) e solo in export (5%).

L’81% delle imprese (in forte crescita rispetto al 35% del 2021) include la sostenibilità all’interno della propria governance. Il 70% delle imprese (il 54% nel 2021) dichiara che i propri clienti attribuiscono un valore alto o molto alto alla sostenibilità ambientale.

Il numero di imprese che affida la logistica in outsourcing nelle operazioni di export è aumentato, passando dal 66% del 2022 al 77%. Valori simili nelle operazioni di import, con l’82% delle imprese che dà in outsourcing la logistica (era il 66% nel 2022).

Il 58% delle imprese utilizza prevalentemente gli spedizionieri, il 20% le compagnie marittime, il 10% autotrasportatori di fiducia, l’8% si rivolge ad aziende di trasporto multimodale.

Corridoi logistici portuali

Nella tratta azienda-porto il trasporto intermodale resta poco utilizzato nelle tre regioni.

Per quanto riguarda i porti in export, Genova resta il porto più utilizzato (tra le prime due preferenze per il 78% delle imprese). Se consideriamo la media 2019-2022, il porto di Genova è primo (78%), seguito da Venezia (26%) e da La Spezia (16%).

In import, Genova è l’opzione scelta dal 66% delle imprese. Nella media del periodo 2019-2022, Genova è primo (74%), seguito da Venezia (20%), Ravenna (18%) e La Spezia (12%).

Mercati di destinazione dell’export via mare

  • ll 40% delle aziende predilige mercati europei (Spagna e Regno Unito in testa)
  • Il 37% esporta in Asia (in modo particolare in Turchia e in Cina)
  • Il 32% esporta in Nord America (23% negli Stati Uniti).

Per i mercati di origine dell’import via mare, il 66% delle imprese ha indicato un mercato asiatico tra le prime due preferenze (Cina e India le prime due opzioni); il 16% opta per l’Europa (Spagna e Regno Unito in primis). Segue infine il Nord America, scelto dal 14% delle imprese (Stati Uniti in particolare).

Fonte: Contship e SRM (centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo)

Approfondimenti
ESG: via libera del Consiglio dell'Unione Europea al nuovo regolamento
4 dicembre 2024 ESG: via libera del Consiglio dell'Unione Europea al nuovo regolamento
Il 19 novembre, il Consiglio ha adottato un nuovo regolamento sulle attività di rating ambientale, sociale e di governance.
UE-Angola: entra in vigore l’accordo sull'agevolazione degli investimenti sostenibili (SIFA)
9 ottobre 2024 UE-Angola: entra in vigore l’accordo sull'agevolazione degli investimenti sostenibili (SIFA)
Si tratta del primo accordo dell'UE sull'agevolazione degli investimenti sostenibili e i negoziati si erano conclusi nel novembre del 2022.
La proprietà industriale delle PMI: fissate le date di presentazione delle prossime domande di incentivo
9 ottobre 2024 La proprietà industriale delle PMI: fissate le date di presentazione delle prossime domande di incentivo
Per il 2024, i bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ hanno a disposizione 32 milioni di Euro.
Il 2024 dell’Unione Europea: risultati ottenuti e aspettative economiche
Il 2024 dell’Unione Europea: risultati ottenuti e aspettative economiche
18 settembre 2024 L'economia europea cresce in maniera disomogenea, influenzata da fattori diversi. Differenti sono quindi le opportunità per le imprese, a seconda del settore e del mercato di interesse.
Etichettatura digitale nell'Unione Europea
Etichettatura digitale nell'Unione Europea: il caso dei fertilizzanti
30 luglio 2024 Il Consiglio dell'Unione Europea ha approvato il regolamento sui fertilizzanti il 22 luglio. Sono ora in esame alcune norme su detergenti e cosmetici.
Piano di export e sostenibilità
Piano di export e sostenibilità
22 luglio 2024 Come impostare l’offerta per valorizzare il ciclo del prodotto ed il ruolo del cliente (grazie al web ed ai servizi online).
Approvata la “direttiva sul diritto alla riparazione” dei beni di consumo
Approvata la “direttiva sul diritto alla riparazione” dei beni di consumo
3 luglio 2024 Si conclude il percorso legislativo di un atto che promuove l’economia circolare e sostenibile, con enormi ricadute sul mondo delle imprese produttrici e dei consumatori.
Adottata dal Consiglio UE la Direttiva Due Diligence per la sostenibilità aziendale
Adottata dal Consiglio UE la Direttiva Due Diligence per la sostenibilità aziendale
3 luglio 2024 É stata annunciata l'adozione della Direttiva CS3D, che mira ad assicurare il rispetto dei diritti umani e dell'ambiente, non solo all'interno Unione Europea. Sono molte le ricadute per le imprese interessate.
Un quadro generale sul sıstema dı proprıeta’ ıntellettuale turco per le azıende ıtalıane
Un quadro generale sul sistema di proprietà intellettuale turco per le aziende italiane
6 giugno 2024 Italia - Turchia: relazioni commerciali e proprietà intellettuale.
Nuove sanzioni UE contro la Russia
Nuove sanzioni UE contro la Russia
29 maggio 2024 Approvato il Regolamento che sancisce un nuovo e diverso quadro di misure restrittive, non correlate all’aggressione dell’Ucraina, ma alla repressione interna in Russia.