Le tre regioni rappresentano circa il 40% del PIL e il 53% del commercio estero italiano. Un’importante quota del commercio avviene via mare (31% per la Lombardia, 38% Veneto e il 39% Emilia Romagna).
A motivare principalmente le imprese intervistate a investire in digitalizzazione sono la possibilità di migliorare l’efficienza e presidiare tutte le fasi dei processi (opzione scelta dal 56% degli intervistati) e la qualità dei propri servizi (55%).
A seguito della pandemia, l’11% delle imprese con sedi all’estero ha intenzione di riavvicinare parte o tutta la produzione delocalizzata (reshoring). Il 38% di queste, intende ottenere una maggiore autonomia produttiva a vantaggio della resilienza, mentre il 37% vuole migliorare la qualità dei prodotti.
Il 42% delle imprese dichiara di aver avuto criticità nella catena logistica a causa della guerra tra Russia e Ucraina: in tutte le fasi della supply chain (26%), solo in import (11%) e solo in export (5%).
L’81% delle imprese (in forte crescita rispetto al 35% del 2021) include la sostenibilità all’interno della propria governance. Il 70% delle imprese (il 54% nel 2021) dichiara che i propri clienti attribuiscono un valore alto o molto alto alla sostenibilità ambientale.
Il numero di imprese che affida la logistica in outsourcing nelle operazioni di export è aumentato, passando dal 66% del 2022 al 77%. Valori simili nelle operazioni di import, con l’82% delle imprese che dà in outsourcing la logistica (era il 66% nel 2022).
Il 58% delle imprese utilizza prevalentemente gli spedizionieri, il 20% le compagnie marittime, il 10% autotrasportatori di fiducia, l’8% si rivolge ad aziende di trasporto multimodale.
Corridoi logistici portuali
Nella tratta azienda-porto il trasporto intermodale resta poco utilizzato nelle tre regioni.
Per quanto riguarda i porti in export, Genova resta il porto più utilizzato (tra le prime due preferenze per il 78% delle imprese). Se consideriamo la media 2019-2022, il porto di Genova è primo (78%), seguito da Venezia (26%) e da La Spezia (16%).
In import, Genova è l’opzione scelta dal 66% delle imprese. Nella media del periodo 2019-2022, Genova è primo (74%), seguito da Venezia (20%), Ravenna (18%) e La Spezia (12%).
Mercati di destinazione dell’export via mare
- ll 40% delle aziende predilige mercati europei (Spagna e Regno Unito in testa)
- Il 37% esporta in Asia (in modo particolare in Turchia e in Cina)
- Il 32% esporta in Nord America (23% negli Stati Uniti).
Per i mercati di origine dell’import via mare, il 66% delle imprese ha indicato un mercato asiatico tra le prime due preferenze (Cina e India le prime due opzioni); il 16% opta per l’Europa (Spagna e Regno Unito in primis). Segue infine il Nord America, scelto dal 14% delle imprese (Stati Uniti in particolare).
Fonte: Contship e SRM (centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo)