L’analisi dello sviluppo sostenibile dell’aviazione civile in Cina e Italia è stato realizzato dall’Istituto degli Studi Europei dell’Accademia Cinese delle Scienze Sociali (CASS) in collaborazione con l’Istituto di Studi Politici, Economici e Sociali (Eurispes). Gli esperti cinesi e italiani che hanno partecipato allo studio esplorano anche i possibili percorsi di cooperazione per consolidare ulteriormente il partenariato strategico bilaterale.
L’aviazione civile è un settore importante nell’industria dei trasporti, nonché un pilastro dell’economia e del commercio globale. Sta registrando tassi di crescita delle emissioni tra i più rapidi al mondo (secondo dati ICAO + 29% tra il 2013 e il 2019). Nel 2019 l’aviazione civile è stata responsabile del 10% delle emissioni complessive di carbonio dell’intera industria dei trasporti internazionali, nonché di una percentuale compresa tra il 2 e il 3% delle emissioni prodotte dall’uomo.
La limitazione delle emissioni sono al centro dell’attenzione della comunità internazionale, ma la neutralità carbonica resta un obiettivo estremamente difficile da raggiungere per questo settore, vista anche la rapida espansione delle operazioni complessive dell’aviazione civile su scala globale.
Nel breve-medio periodo un operatore aereo può agire sull’efficientamento delle operazioni di volo e di assistenza a terra, su interventi mirati di manutenzione degli aeromobili e dei motori, su una oculata gestione della flotta, sull’addestramento dei piloti a un uso efficiente del carburante.
In una prospettiva di lungo periodo, invece, gli interventi programmabili da parte degli operatori aerei richiedono investimenti più cospicui. Si parla, ad esempio, di rinnovo della flotta, di una rimodulazione del network di corto raggio e di utilizzare aeromobili più piccoli intercettando le tecnologie a propulsione ibrida o elettrica, disponibili già nel prossimo quinquennio.
L'esperienza italiana
Negli ultimi anni l’Italia ha ottenuto risultati nettamente superiori in termini di efficienza energetica non solo rispetto alla media dell’Ue, ma anche rispetto a Germania e Francia.
Analizzando l’incremento dell’efficienza energetica e della riduzione delle emissioni nel settore dell’aviazione civile, si scopre che sono stati fatti numerosi passi avanti per quanto riguarda l’innovazione in ambito tecnologico, ma è anche già stata acquisita una vasta esperienza nella progettazione di sistemi e meccanismi.
Merita una menzione il contributo a una aviazione più verde che viene dalla tecnologia sviluppata dalla società italiana TECNAM in collaborazione con altri primari operatori internazionali. La tecnologia chiamata P-Volt riguarda la costruzione di un motore completamente elettrico, per aerei passeggeri e voli di medio raggio, alimentato da energia rinnovabile.
Il pacchetto UE di provvedimenti Fit-for-55 Package per quanto riguarda i combustibili e il settore dell’aviazione civile, afferma: “la Commissione propone di promuovere l'adozione di combustibili sostenibili nei settori aeronautico e marittimo, integrando l’ETS per i settori aeronautico e marittimo, il che rende i combustibili inquinanti più costosi per i fornitori. Il ReFuel EU Aviation per la promozione del carburante per aerei sostenibili obbligherà i fornitori di carburante a miscelare un livello sempre più elevato di carburanti per aerei sostenibili nel carburante per aerei esistente caricato negli aeroporti UE, oltre a incentivare l'adozione di carburanti sintetici, noti come e-fuel”.
Agli inizi del 2021, Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile ha indicato le politiche di sviluppo del trasporto aereo “Occorre favorire il rinnovo delle flotte con l’acquisto/sostituzione di aeromobili di nuova generazione, meno inquinanti sia per emissioni nocive (CO2), sia per il rumore. È necessario poi elaborare una nuova strategia per l’utilizzo degli aeroporti minori attualmente non aperti al traffico commerciale, di cui possono essere sviluppate le potenzialità in termini di accessibilità ai territori e di promozione dei flussi turistici”.
Nel PNNR si legge: “L'innovazione digitale applicata al settore del trasporto aereo permette un miglioramento del sequenziamento degli aerei, sia nello spazio aereo in rotta che nell'avvicinamento agli aeroporti, con conseguente ottimizzazione e riduzione del consumo di carburante… I progetti riguarderanno: digitalizzazione delle informazioni aeronautiche, realizzazione di infrastrutture cloud e virtualizzazione delle infrastrutture operative, nuovi modelli di manutenzione”.
ENAV
ENAV opera come fornitore in esclusiva di servizi alla navigazione aerea civile nello spazio aereo di competenza italiana. La società è controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze (53,37% del capitale sociale).
ENAV gestisce il traffico aereo civile in Italia, garantendo circa 2 milioni di voli l’anno dalle torri di controllo di 45 aeroporti e dai 4 Centri di Controllo d’Area. Nel 2012 ha avviato la fornitura di servizi commerciali sui mercati internazionali, procedendo anche alla costituzione e/o acquisizione di quote di altre società:
- ha costituito la società ENAV Asia Pacific (2012) con sede a Kuala Lumpur in Malaysia, per la fornitura di servizi di consulenza aeronautica
- ha acquisito l’11% della società AIREON (2014) per il servizio globale di sorveglianza space-based
- ha costituito nel 2018 la società D-Flight (60% ENAV) per lo sviluppo di soluzioni per il controllo del traffico dei droni
- ha acquisito nel 2019 il 100% della società IDS AirNav, per la fornitura di soluzioni software AIM ed ATFM.
ENAV, grazie alle proprie società controllate garantisce l’installazione, la manutenzione e il monitoraggio di tutti i sistemi hardware e software; sviluppa e collauda nuove tecnologie ed è presente all’estero con la consulenza e la fornitura dei servizi. Tra i primi in Europa a implementare le rotte libere al di sopra di un certa altitudine (consentendo tagli di rotta e risparmio di tempi operativi e carburante), ENAV si è impegnata all’azzeramento delle sue emissioni dirette tramite azioni di riduzione di CO2 e di Offsetting, entro il 2022.
Società Aeroporti di Roma (ADR)
Dal 2011, l’anno della prima certificazione “Airport Carbon Accreditation (ACA)”, la società che gestisce gli Aeroporti di Roma (ADR) ha migliorato costantemente le sue emissioni di carbonio.
Gli scali romani di Ciampino e Fiumicino hanno ottenuto l’Airport Carbon Accreditation 4+ “Transition”: si tratta del livello massimo di certificazione introdotto dal Consiglio Internazionale degli Aeroporti d’Europa (ACI Europe) a fine 2020. Gli aeroporti romani sono stati i primi in Europa e terzi al mondo a raggiungere questo risultato.
L’attenzione verso l’ambiente ha permesso di ottenere un miglioramento delle performance in tutte le matrici ambientali: la raccolta differenziata dei rifiuti, la produzione di energia, il risparmio e il riuso dell’acqua.
Nel novembre 2020 ADR ha aderito al progetto ALIGHT, insieme ad altri grandi aeroporti europei, che ha l’obiettivo strategico della costruzione dell'aeroporto sostenibile del futuro: testare soluzioni praticabili, intervenire nella riduzione delle emissioni dirette tramite l’utilizzo di energie rinnovabili e smart energy, introdurre i SAF nella logistica del carburante aeroportuale entro il 2024.
Future prospettive di cooperazione tra Cina e Italia
Nonostante l’aviazione civile cinese e quella italiana stiano attraversando fasi di sviluppo diverse e si ritrovino ad affrontare anche differenti sfide in materia di risparmio energetico e riduzione delle emissioni, entrambi i Paesi stanno puntando sull’innovazione tecnologica nel percorso verso la neutralità carbonica, e stanno sfruttando il meccanismo del mercato del carbonio per assicurarsi che il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni siano efficaci in termini di costi.
Innovazione tecnologica
La collaborazione nel campo della ricerca e dell’innovazione tra Cina e Italia potrà contribuire a migliorare le tecnologie dell’aviazione civile già esistenti e far progredire significativamente le tecnologie più all’avanguardia. Si stanno implementando misure per promuovere la cooperazione tecnologica tra le aziende dei due Paesi nei seguenti settori: innovazione tecnologica degli aeromobili, digitalizzazione dell’aviazione civile, e sviluppo e produzione di SAF e tecnologie energetiche a base di idrogeno.
Meccanismo di mercato
I due Paesi potranno trovare soluzioni adatte a promuovere l’allineamento dell’UE ETS con il mercato del carbonio cinese, gettando così le basi legali e istituzionali per la riduzione delle emissioni nel settore dell’aviazione civile. Mentre l’Italia ha aderito all’UE ETS, ormai già maturo, il mercato del carbonio cinese sta ancora muovendo i suoi primi passi: un allineamento dei due mercati richiederà una certa compatibilità e uniformità in termini di impegno per la riduzione delle emissioni, meccanismo dei prezzi, riconoscimento dei progetti di compensazione a livello internazionale e meccanismi sanzionatori.
Fonte: Analisi del percorso verso la riduzione delle emissioni di carbonio e prospettive future di cooperazione nel settore dell’aviazione civile tra Cina e Italia