Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato il 30 maggio una direttiva che promuove la riparazione dei beni rotti o difettosi, nota anche come “direttiva sul diritto alla riparazione”. L'adozione della direttiva è l'ultima tappa del processo decisionale legislativo europeo, che arriva così a creare una serie di strumenti e incentivi per rendere più allettanti, per i consumatori, la riparazione dei prodotti e, per i fabbricanti, la produzione di beni che durino più a lungo e che possano essere riparati, riutilizzati e riciclati.
Nell'aprile 2022, il Parlamento aveva chiesto alla Commissione di presentare una proposta legislativa per il diritto alla riparazione dei prodotti di lunga durata che possono essere riparati; la Commissione aveva poi presentato una proposta il 22 marzo 2023, facente parte del piano d'azione per l'economia circolare e in sinergia con altri atti legislativi dell'UE finalizzati a promuovere il consumo sostenibile.
La direttiva riguarda potenzialmente quasi qualsiasi oggetto che è parte della vita quotidiana dei consumatori europei e, in particolare, interessa i dispositivi elettronici e gli elettrodomestici.
Le ricadute per il mondo delle imprese produttrici sono innumerevoli, poiché la nuova legge UE obbliga i fabbricanti di prodotti di consumo a fornire servizi di riparazione tempestivi ed economici, informare i consumatori sul loro diritto alla riparazione ed estendere il periodo di garanzia di ciò che è oggetto di riparazione. Inoltre, i produttori dovranno poter fornire pezzi di ricambio e strumenti ad un prezzo ritenuto ragionevole e non potranno ricorrere a clausole contrattuali, tecniche hardware o software che ostacolino le riparazioni. Un esempio di ostacolo alle riparazioni, che dovrebbe così decadere, era l’obbligo di utilizzo di ricambi originali che i produttori potevano imporre.
A livello istituzionale, la direttiva prevede l'istituzione di una piattaforma europea online, con sezioni nazionali per ciascun Paese Membro, dove i consumatori potranno reperire i fornitori di servizi di riparazione. Infatti, lo sviluppo del mercato dei servizi di riparazione e la conseguente creazione di posti di lavoro di qualità in Europa sono tra gli obiettivi dichiarati di questo provvedimento.
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