Approvata la “direttiva sul diritto alla riparazione” dei beni di consumo

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3 luglio 2024

Si conclude il percorso legislativo di un atto che promuove l’economia circolare e sostenibile, con enormi ricadute sul mondo delle imprese produttrici e dei consumatori.

Approvata la “direttiva sul diritto alla riparazione” dei beni di consumo

Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato il 30 maggio una direttiva che promuove la riparazione dei beni rotti o difettosi, nota anche come “direttiva sul diritto alla riparazione”. L'adozione della direttiva è l'ultima tappa del processo decisionale legislativo europeo, che arriva così a creare una serie di strumenti e incentivi per rendere più allettanti, per i consumatori, la riparazione dei prodotti e, per i fabbricanti, la produzione di beni che durino più a lungo e che possano essere riparati, riutilizzati e riciclati.

Nell'aprile 2022, il Parlamento aveva chiesto alla Commissione di presentare una proposta legislativa per il diritto alla riparazione dei prodotti di lunga durata che possono essere riparati; la Commissione aveva poi presentato una proposta il 22 marzo 2023, facente parte del piano d'azione per l'economia circolare e in sinergia con altri atti legislativi dell'UE finalizzati a promuovere il consumo sostenibile.
La direttiva riguarda potenzialmente quasi qualsiasi oggetto che è parte della vita quotidiana dei consumatori europei e, in particolare, interessa i dispositivi elettronici e gli elettrodomestici.

Le ricadute per il mondo delle imprese produttrici sono innumerevoli, poiché la nuova legge UE obbliga i fabbricanti di prodotti di consumo a fornire servizi di riparazione tempestivi ed economici, informare i consumatori sul loro diritto alla riparazione ed estendere il periodo di garanzia di ciò che è oggetto di riparazione. Inoltre, i produttori dovranno poter fornire pezzi di ricambio e strumenti ad un prezzo ritenuto ragionevole e non potranno ricorrere a clausole contrattuali, tecniche hardware o software che ostacolino le riparazioni. Un esempio di ostacolo alle riparazioni, che dovrebbe così decadere, era l’obbligo di utilizzo di ricambi originali che i produttori potevano imporre.

A livello istituzionale, la direttiva prevede l'istituzione di una piattaforma europea online, con sezioni nazionali per ciascun Paese Membro, dove i consumatori potranno reperire i fornitori di servizi di riparazione. Infatti, lo sviluppo del mercato dei servizi di riparazione e la conseguente creazione di posti di lavoro di qualità in Europa sono tra gli obiettivi dichiarati di questo provvedimento.


Fonti:

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