Nel 2022, in Italia, gli investimenti in venture capital hanno superato 1,8 miliardi di euro e si è registrato il maggiore numero di round sopra i 100 milioni di euro.
Per la prima volta l’Italia è il Paese europeo che ha visto la crescita più consistente di investimenti in startup e aziende innovative, con un +48% di differenziale registrato tra il 2021 e il 2022, a fronte di una crescita molto limitata registrata in Francia e di un calo nel Regno Unito, in Spagna e Germania.
Considerando la segmentazione dei round per tipologia, complessivamente sono 57 i round Serie A, 19 i Serie B e 176 i round Seed, che si confermano la tipologia più rappresentata (50% delle operazioni dell’anno).
Il settore con il maggior numero di deal annunciati Smart City (54) è seguito da Software e DeepTech, rispettivamente con 44 e 40.
Guardando invece all’ammontare investito, Smart City (501 milioni di euro) e FinTech (499 milioni di euro) sono i settori che hanno raccolto di più nel 2022 e rappresentano il 55% dell’investito nell’intero anno.
CDP Venture Capital si conferma l’investitore più attivo in termini di operazioni annunciate nel 2022, seguito da Azimut e LVenture.
I cinque top round del 2022 sono stati: Satispay (Serie D, 320 milioni di euro), Newcleo (Serie A, 300 milioni di euro), Scalapay (Serie B, 212 milioni di euro), Casavo (Serie D, 100 milioni di euro) e Medical Micro Instruments (Serie B, 73 milioni di euro).
Italian Tech Alliance e Growth Capital prevedono che il 2023 possa registrare un investimento complessivo stimato tra 1,8 e 2,5 miliardi di euro.
Investitori internazionali
Gli investitori internazionali nel 2022 hanno partecipato al 26% dei round maggiori di 1 milione di euro, dato in linea con il 2021. Tuttavia, in termini di ammontare raccolto, l’incidenza dei round con presenza di investitori internazionali è sensibilmente aumentata, passando dal 58% del 2021 al 67% del 2022.
Nel 2022 gli investitori internazionali hanno partecipato a round con dimensione media più che doppia rispetto a quelli con soli investitori nazionali (9,5 contro 4,3 milioni di euro).
Fonte: Osservatorio sul Venture Capital
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