La fotografia sul turismo italiano dell’Enit parla di incremento percentuale di sentiment positivo sui social (+4,3% rispetto a precedente rilevazione) che si accompagna a manifestazioni di solidarietà verso il nostro Paese. L'ascolto social Enit evidenzia come, nonostante il Covid-19, per la ricerca della parola turismo dal 18 marzo al 30 aprile, si contano un totale di 617.400 mention della Penisola - di cui 32,6 mila comparse sul web e 584,8 mila dai social - che hanno prodotto 186,4 milioni di interazioni.
Il prezzo medio delle camere in vendita sulle OTA, che ha subito un calo generalizzato a febbraio e marzo, si sta risollevando in tutta Italia in previsione del mese di giugno.
Il presidente di Federalberghi ha recentemente presentato al Senato i devastanti dati dell'impatto Covid-19 sul sistema dell’ospitalità italiana (monitoraggio mensilme di un campione di circa duemila alberghi). A marzo tracollo delle presenze negli esercizi ricettivi (-92,3% per gli stranieri e -85,9% per gli italiani); ad aprile il mercato si è fermato (-99,1% per gli stranieri e -96,4% per gli italiani). Nel 2020 la perdita di oltre 305 milioni di presenze provocherà un calo di fatturato del settore ricettivo pari a quasi 17 miliardi di euro (-71,4%).
Arrivi e prenotazioni aeroportuali
L’andamento ancora molto debole degli arrivi aeroportuali nel 2020 - con perdite dal 1° gennaio al 26 aprile del -63,4% rispetto allo stesso periodo del 2019 - registra forti cali dal mercato cinese (-77,4%), dagli USA (-71,7%) e dalla Russia (-54,5%).
Per il periodo turistico estivo da giugno ad agosto - secondo dati Enit - il numero delle prenotazioni aeroportuali riporta un trend in equilibrio tra i principali competitor europei:
- in Italia si contano 407 mila prenotazioni (-68,5%)
- in Spagna 403 mila (-63,7%)
- in Francia 358 mila (-66,3%).
Dalle sedi e uffici Enit all’estero
Secondo la Relazione “Situazione COVID-19 nel mondo” su informazioni di Sedi ENIT all’estero del 6 maggio 2020, la Cina ha già riaperto ai viaggi domestici in alcune parti del paese, mentre i voli internazionali sono stati drasticamente ridotti e/o interrotti. Molti paesi hanno adottato misure per rafforzare i punti di uscita e ingresso, imposto una rigorosa quarantena e altre politiche di prevenzione.
In Corea del Sud le compagnie aeree che avevano smesso di volare sulle rotte nazionali a causa della pandemia stanno gradualmente riprendendo l'attività. Gli aeroporti di Daegu, regione più colpita, e Chungju hanno quasi recuperato i livelli di volo precedenti alla pandemia. I viaggiatori in uscita dalla Corea del Sud sono diminuiti del 93,9% su base annua a marzo, secondo i dati Korean tourism Organization.
In Francia spiagge chiuse almeno fino al 2 giugno e gli hotel chiusi fino a nuovo ordine. SETO (associazione dei Tour Operator) e il consiglio sanitario sconsigliano di prenotare qualsiasi tipo di viaggio prima del 12 giugno. Il Primo ministro ha promesso indicazioni sulle vacanze a fine maggio.
In Germania divieto di gite aziendali e giri turistici nelle città. Il Consiglio dei Ministri sconsiglia il viaggio verso tutte le destinazioni turistiche estere almeno fino al 14 giugno. Solo il 16% della popolazione dichiara di essere intenzionato a passare all’estero le vacanze nei prossimi mesi, mentre il 42% al momento ha rinunciato a fare programmi.
In Russia non sono operative le strutture ricettive, sospesi numerosi collegamenti interni, funzionano solo quelli per i rientri e per motivi di estrema necessità. L'Aeroflot ha cancellato i voli internazionali fino al 31 maggio e ha sospeso la possibilità di prenotazione fino ad agosto. La S7 Airlines ha cancellato i voli per Italia fino al 31 maggio. Dal 18 marzo la presentazione delle domande di visto Schengen presso i Consolati Generali d’Italia a Mosca e a San Pietroburgo è temporaneamente sospesa, salvo in caso di gravi e documentate ragioni.
Tutte le compagnie aeree internazionali hanno sospeso i voli per il Brasile dalla metà marzo, ad eccezioni di Air France e Lufthansa, che hanno soltanto ridotto il numero delle frequenze. Da una ricerca realizzata dall’Associazione Brasiliana dei Tour Operators Braztoa, solo il 12% degli intervistati ritiene che ci sarà una ripresa entro luglio, il 36% scommette sul secondo semestre, il 43% afferma che il settore tornerà alla normalità solo nel 2021.
E-book “COVID-19: l’impatto sul turismo italiano
Data Appeal Company e Sojern hanno realizzato uno studio che unisce analisi dei contenuti online della ricettività italiana e analisi delle ricerche voli da e per l’Italia.
L’e-book segnala che dalla metà di febbraio, rispetto agli stessi giorni del 2019, c’è una netta caduta sia dei contenuti pubblicati online dai visitatori sui punti di interesse turistici del territorio italiano, come strutture, hotel, sia delle ricerche voli con destinazione Italia.
- Nel Sudest asiatico le ricerche voli verso l’Italia sono state generalmente stabili fino al 9 febbraio, quando si è iniziato a registrare il crollo delle ricerche, da un -40% fino a oltre il -90% di metà aprile.
- In Nord America il vero calo delle ricerche si è registrato solo a marzo, quando l’emergenza Coronavirus è approdata anche in USA
- In Europa, sia occidentale che orientale, sin dall’inizio dell'anno si era registrato un forte aumento delle ricerche voli verso l’Italia, segno di interesse crescente da parte degli europei per la nostra destinazione. Le ricerche hanno iniziato a scendere dal 23 febbraio per toccare un -80/90% ad aprile.
Sebbene tutte le ricerche siano in forte calo rispetto al 2019, ci sono e tendono a crescere soprattutto verso la fine dell’anno. Questo significa che i viaggiatori, a livello globale, non pensano di ripartire fino al 2021.
Strumenti europei di sostegno economico
Il turismo rappresenta quasi il 12% dell’occupazione totale nell'Unione europea attestandosi come la quarta categoria di esportazione dell'UE; genera entrate per oltre 400 miliardi di euro. L'Unione Europea ha previsto a favore del settore tre strumenti di sostegno economico.
- Coronavirus Response Investment Initiative, ovvero una manovra che permetterà alle autorità pubbliche di riorientare gli importi non utilizzati nell'ambito dei Fondi strutturali e di investimento europei anche nel settore del turismo. Con il via libera del Parlamento europeo, ricevuto nella sessione plenaria straordinaria del 26 marzo, l'iniziativa è entrata in vigore il 1° aprile.
- La Commissione ha fornito 1 miliardo di euro dal bilancio dell'UE come garanzia al Fondo Europeo per gli investimenti, per rafforzare gli strumenti finanziari esistenti (il COSME). Ciò dovrebbe mobilitare 8 miliardi di euro di finanziamento del capitale circolante e sostenere almeno 100.000 piccole e medie imprese e piccole società a media capitalizzazione nell'UE, anche nel settore del turismo.
- SURE – strumento per mitigare i rischi della disoccupazione in caso di emergenza, per coprire la cassa integrazione e favorire la riduzione degli orari di lavoro in direzione dei Part-Time. Il fondo dovrebbe mobilitare risorse finanziarie fino a 100 miliardi di euro.