Politiche e incentivi a favore degli investitori stranieri, forza lavoro qualificata, posizione strategica, mercato interno considerevole, solide infrastrutture logistiche e un ecosistema di Ricerca e Sviluppo (R&S) in rapida evoluzione hanno consentito al paese di attirare, tra il 2003 e il 2022, 252 miliardi di dollari di IDE
Le multinazionali, nella maggior parte dei casi, scelgono la Turchia come hub per la produzione, la ricerca e lo sviluppo, il coordinamento regionale e le esportazioni.
Nonostante il rallentamento dell'economia causato dal Covid-19, la Turchia ha continuato a riscuotere la fiducia degli investitori internazionali (afflussi IDE nel 2022 di 13,3 miliardi di dollari, +74% rispetto al 2020). Ha raggiunto una crescita economica del 5,6% e un aumento delle esportazioni a 250 miliardi di dollari.
Strategia IDE Turchia 2021 - 2023
Le azioni per favorire gli investimenti in Turchia e incrementare la quota del Paese negli IDE globali sono delineate in un documento predisposto dall'Ufficio per gli Investimenti della Presidenza della Repubblica di Turchia.
La strategia punta ad aumentare la quota di investimenti ad alta intensità di "know-how" e ad alto valore aggiunto, con la conseguente creazione di posti di lavoro qualificati e il consolidamento della competitività del sistema Paese. La strategia ha identificato le aree di investimenti prioritari:
- Ricerca e Sviluppo
- Progettazione
- Innovazione
- Trasformazione digitale
- Produzione avanzata.
L'ecosistema Ricerca e Sviluppo
L'ecosistema R&S, combinato con le opportunità di investimento e gli incentivi, posiziona il Paese come una destinazione significativa per R&S e innovazione nella regione. Attualmente, la Turchia ospita 1.290 centri di Ricerca e Sviluppo, in cui lavorano circa 80.000 persone, che hanno depositato più di 35.000 domande di brevetto.
Le spese di Ricerca e Sviluppo sono salite a 36 miliardi di dollari nel 2021, portando il rapporto tra tali spese e il PIL all'1,4%, grazie anche al contribuito significativo degli investimenti internazionali.
Sono 100 i Parchi scientifici che svolgono un ruolo cruciale nella creazione, sviluppo, commercializzazione e attrazione di investimenti tecnologici avanzati.
La Turchia offre vari incentivi e meccanismi di supporto per gli investimenti in R&S e innovazione, tra cui:
- esenzioni fiscali (imposta sulle società, IVA, imposta sul reddito)
- sostegno ai versamenti contributivi.
L'ecosistema delle startup del Paese è cresciuto notevolmente (circa 1,8 miliardi di dollari nel 2022) e ha attirato significativi investimenti da parte delle aziende internazionali. La Turchia è tra i primi dieci paesi in Europa per investimenti in startup e si avvicina all'obiettivo di arrivare a 10 unicorni nel 2023.
Settori principali
Settore automobilistico
L'industria automobilistica turca è quarta in Europa e tredicesima a livello mondiale, vantando una gamma diversificata di 13 OEM e di oltre 500 fornitori. La Turchia è il principale produttore di veicoli commerciali in Europa.
Con 26 miliardi di dollari di esportazioni nel 2022, l’industria automobilistica turca dimostra resilienza e contribuisce significativamente alla performance economica del Paese.
Sono presenti con importanti stabilimenti produttivi 8 OEM internazionali: Mercedes, MAN, Hyundai, Ford, Toyota, Isuzu, Renault e Stellantis.
Il consorzio di cinque aziende turche Togg ha progettato e prodotto la prima auto elettrica nazionale - uscita dalla linea di produzione nell'aprile 2023 – e sta consolidando il relativo network di fornitura. Inoltre, verranno create due gigafactory per celle di batterie agli ioni di litio per veicoli elettrici.
Aviazione e Difesa
Il fatturato dell'industria dell'aviazione e della difesa ha raggiunto i 12,2 miliardi di dollari nel 2022. La Turchia, collocata in posizione strategica, ha colto nuove opportunità negli Stati Uniti, nell'Unione Europea, in Medio Oriente, Africa, Asia centrale e Sud America, con export totale cresciuto del 37% su base annua (4,4 miliardi di dollari nel 2022)
Attualmente, più di 2.000 aziende operano nel settore, con quattro di esse tra le prime cento aziende della difesa a livello globale. Il Paese ospita le attività di player globali quali Leonardo, BAE Systems, GE, HNA e Collins Aerospace.
ICT
Il settore ICT turco prospera, supportato da una forza lavoro qualificata e da costi di manodopera competitivi. Negli ultimi anni, il settore del gaming turco è emerso a livello internazionale. Notevole la crescita anche del FinTech, dell'e-commerce, dell'AI e del SaaS.
La Turchia ha attratto ben 19 miliardi di dollari di investimenti diretti esteri nel settore ICT dall’inizio degli anni 2000. I leader globali del settore, tra i quali Amadeus, Microsoft, IBM, Cisco, SAP, Nokia, hanno stabilito una forte presenza nel Paese.
Il quadro legislativo sostiene le attività nella R&S e rende disponibile un pacchetto completo di incentivi. Le esportazioni dell’industria delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) della Turchia superano i 2 miliardi di dollari.
Macchinari ed elettrodomestici
La Turchia è "top performer" nel commercio globale di macchinari. Il settore ha attirato grandi multinazionali come BSH, IHI Corporation, Putzmeister e Mitsubishi.
Il mercato delle macchine agricole ha raggiunto 2,6 miliardi di dollari nel 2021, classificandosi al 4° posto in Europa, mentre il mercato dei motori elettrici e delle turbine ha raggiunto 5,4 miliardi di dollari.
Agroalimentare
La Turchia è primo Paese agricolo d'Europa e decimo più grande a livello mondiale (l’economia agricola è valutata 58 miliardi di dollari). La Turchia è il più grande produttore mondiale di fichi, nocciole, uva sultanina/uvetta, ciliegie, mele cotogne e albicocche.
Le opportunità di investimento si presentano in vari settori dell’agroalimentare (lavorazione di frutta e verdura, mangimi, pollame, latticini, alimenti funzionali, pesca) e nei fattori abilitanti come la distribuzione della catena del freddo, le serre, l’irrigazione e i fertilizzanti. Barilla e Ferrero sono tra le multinazionali attive in Turchia con stabilimenti produttivi.
Chimica
Il settore chimico turco è uno dei settori in più rapida crescita. Le politiche di incentivazione offerte dal Governo nel periodo 2018 - 2022 hanno generato investimenti per 4 miliardi di dollari.
I prodotti chimici sono stati i protagonisti dell'export nel 2022, con oltre 33 miliardi di dollari.
Nel Paese operano player globali come Ravago, Kansai, Jotun, P&G e Pirelli, in attività di produzione e di ricerca e sviluppo.
Energia
La Turchia, quarto maggiore consumatore di energia in Europa, nel 2022 ha prodotto quasi il 40% della sua elettricità da fonti rinnovabili. Nel 2023 le fonti rinnovabili rappresenteranno il 52,4% della potenza installata. Dal 2014 la capacità eolica installata è aumentata da 3,6 GW a 11 GW e quella solare da 40 MW a 8,5 GW.
La Turchia offre incentivi significativi per progetti focalizzati sulla produzione di energia eolica e solare che impieghino apparecchiature nazionali. Sono inoltre previsti ulteriori incentivi per gli investimenti nella produzione delle attrezzature.
Scienze della vita
In Turchia sono attivi 103 produttori farmaceutici e 13 impianti di produzione di materie prime. Il Paese è vicino ad alcuni dei maggiori mercati di importazione di prodotti farmaceutici e ospita le attività di direzione regionale e produzione delle principali aziende farmaceutiche mondiali, tra le quali Recordati, Menarini, Novartis, Sanofi e Viatris.
Il settore delle Scienze della vita ha buone prospettive per: l'espansione del settore sanitario privato, lo sviluppo di grandi complessi ospedalieri che accrescono la domanda di dispositivi medici, la crescita del settore del turismo medico-sanitario e per il sostegno del Governo alla produzione di attrezzature mediche di alto valore.
A cura di: Invest in Türkiye