L’indice TTDI non misura il livello di sviluppo di T&T che possiede un'economia, ma i potenziali driver di tale sviluppo (infrastrutture, condizioni igienico-sanitarie, tutela risorse naturali, protezione sociale alla forza lavoro).
L'indice è composto da cinque sottoindici, 17 pilastri e 112 indicatori individuali, distribuiti tra i diversi pilastri.

Il Giappone è in cima alla classifica 2021, seguiti da Stati Uniti (2°) e dalle economie ad alto reddito di Europa, Eurasia e Asia-Pacifico: Spagna (3°), Francia (4°), Germania (5°), Svizzera (6°) Australia (7°), Regno Unito (8°) e Singapore (9°).
L'Italia guadagna due posizioni e chiude la top 10 (era al 12° posto nell’edizione 2019), mentre il Canada è scivolato fuori (dal 10° al 13°).
Il Vietnam ha registrato il maggior miglioramento del punteggio (+4,7%, dal 60° al 52°) sull'indice generale, mentre l'Indonesia (+3,4%, dal 44° al 32°) e l'Arabia Saudita (+2,3%, dal 43° al 33°) hanno avuto il miglioramento maggiore nella classifica. All’opposto, Malesia (-3%, 29a a 38a), India (-2,6%, 46a a 54a) e Mongolia (-2,1%, 76a a 84a) hanno registrato le maggiori perdite di posizione.

Rischi e opportunità
Nei prossimi anni, il successo delle attività e delle destinazioni T&T sarà legato alla loro capacità di gestire e operare sotto rischi ecologici e ambientali sempre maggiori. Secondo i sondaggi condotti per il Global Risks Report 2022 del World Economic Forum, i rischi ambientali rappresentano la metà dei primi 10 rischi globali.
Sebbene la maggior parte delle economie delle Americhe e dell'Asia-Pacifico e quasi la metà di quelle dell'Africa subsahariana abbiano un punteggio superiore alla media per le risorse naturali, di solito hanno prestazioni inferiori alla media per la sostenibilità ambientale. Le questioni ambientali differiscono in queste regioni, ma alcuni esempi includono un elevato rischio legato al clima, all'inquinamento dell'aria e del mare, alla deforestazione, al trattamento delle acque reflue.
Le economie dell'Europa e della regione dell'Eurasia sono invece leader mondiali nella sostenibilità ambientale, rappresentando più della metà dei paesi che ottengono punteggi nel TTDI superiori alla media.
I paesi europei ad alto reddito offrono ricche risorse culturali e per il tempo libero, infrastrutture turistiche e di trasporto di qualità che consentono l'assorbimento di grandi quantità di visitatori. Tuttavia, tendono ancora a ottenere un punteggio inferiore alla media per il pilastro T&T Demand Pressure and Impact a causa di fattori quali soggiorni più brevi, maggiore stagionalità e un livello molto elevato di concentrazione di interesse in un numero limitato di attrazioni.
In molte aree, la spinta della domanda di viaggi alimentata dalla pandemia verso le attrazioni all'aperto, le comunità rurali e le destinazioni secondarie ha già rivelato limiti di capacità. Ad esempio, l'aumento dei viaggi nella natura ha portato al sovraffollamento in molti parchi nazionali statunitensi.
Per questo gli analisti del WEF suggeriscono di prestare la dovuta attenzione allo sviluppo delle infrastrutture di trasporto, turismo, salute nelle destinazioni rurali, naturali e secondarie. Questo può aiutare a incanalare il turismo e i suoi benefici verso più comunità, renderle destinazioni più attraenti e aumentare la loro capacità di assorbire visitatori.
All'interno dei centri urbani, il miglioramento delle infrastrutture stradali e dei trasporti pubblici e l'accesso a opzioni di trasporto efficienti, accessibili, sicure e convenienti possono ridurre le possibilità di sovraffollamento e portare sia a una maggiore vivibilità per i residenti che a una migliore esperienza dei visitatori.
Un recente rapporto UNWTO e One Planet ha ribadito l'importanza di un ambiente sano per la competitività e lo sviluppo del T&T e ha raccomandato diverse azioni per favorire una ripresa più verde:
- azioni di protezione della biodiversità
- monitoraggio e rendicontazione delle emissioni delle operazioni turistiche
- sviluppo di opzioni di trasporto a basse emissioni di carbonio
- infrastrutture più ecologiche
- investimenti in economia circolare per trasformare le catene del valore riducendo, riutilizzando, riparando, ristrutturando, rigenerando, riciclando
- approcci alimentari sostenibili come l'approvvigionamento locale e biologico, o menu sostenibili che riducono la perdita di cibo.
La Clean Skies for Tomorrow Coalition sta lavorando con le parti interessate nell'ecosistema dell'aviazione, compresi gli acquirenti di viaggi aziendali, per accelerare la produzione e l'uso di combustibili aeronautici sostenibili.
I visitatori sono sempre più sensibili a ridurre la propria impronta e a migliorare l'impatto sociale sulle destinazioni che visitano.
Fonte: World Economic Forum