Dopo aver trattato i possibili scenari nel settore dell’edilizia e dell'arredo causati anche, ma non solo, dalla recente pandemia, ricorriamo nuovamente all’aiuto dell'Architetto Wandella Rossi, per capire come cogliere tutto ciò che è innovazione sul fronte edile residenziale e tecnologico, intuendo in anticipo stili e tendenze che caratterizzeranno poi anche altri settori.
Il Covid-19 ci ha abituato a lavorare in smart working: ci incontriamo sempre più spesso in videoconferenza e i viaggi di lavoro saranno meno frequenti e dedicati solo alle questioni più importanti. Ciò che non potrà essere sostituito, grazie a Dio, è il viaggio di piacere.
Questa valutazione impone un ripensamento dello spazio albergo. Per il turismo business, si passerà da una permanenza media di un giorno e mezzo a più giorni consecutivi, la camera d’albergo si trasformerà di conseguenza in un ambiente simile al concetto di appartamento.
Anche la ristorazione e i servizi connessi si avvicineranno a questa filosofia da apart-hotel, potenziando i servizi in camera per ogni categoria alberghiera. Si varierà da servizi benessere erogati direttamente nelle camere degli alberghi di categoria superiore, alla più semplice necessità della colazione in camera anche nella pensione Miramare.
Cambio del modello organizzativo
Questo mutamento di paradigma implica un cambio del modello organizzativo che implicherà anche modifiche spaziali, con la necessità di ristrutturazioni edili vere e proprie che potrebbero rilevarsi un’opportunità per riqualificare sia il servizio che la struttura alberghiera, generando un’offerta consona al distanziamento sociale.
Questa tendenza dovrebbe essere incentivata da interventi pubblici a supporto dello sviluppo del settore, correlati a tematiche legate all'efficientamento energetico, come avviene diffusamente nell’edilizia residenziale.
Si sta quindi presentando un’importante occasione di svecchiamento del patrimonio edilizio europeo che non potrà essere trascurata dalle aziende del settore per definire la loro strategia di espansione estera. Nei paesi emergenti - pensiamo all'estremo Oriente, Cina in primis, e al Medio Oriente, in particolare Arabia Saudita ed Emirati - la problematica è diversa, ma il principio su cui costruire una nuova dinamica di ospitalità è il medesimo.
Urban business
Chiaro dall’incipit che è tutto confinato al settore cosiddetto dell'urban business, perché il resort è già predisposto per le necessità legate alla salvaguardia della salute. Non è trascurabile il fatto che sempre più manager risiedono per tempi più lunghi negli hotel di quelle metropoli che fanno da hub del business internazionale, quali Singapore, Pechino, Shangai, Hong Kong, New York e le capitali europee in generale.
Come spesso accade nella storia, le cose si ripetono: non siamo distanti dai contesti ottocenteschi, quando era consueto viaggiare per le grandi capitali europee, per cultura o per affari, prendendo la residenza in albergo. Una casa infatti presenta problematiche relative al cambio biancheria, al cibo, agli spostamenti, alla privacy, ed è molto più agevole e semplice il soggiorno in hotel (il gap economico è compensato dalla minor necessità di viaggi locali, aspetti logistici, il prestigio della location, i servizi a supporto offerti da meeting room e business center).
Mutamenti nell'Arredo Contract
Oltre a una tendenza verso la funzionalità e la modularità degli arredi, discriminante sarà la capacità di innovazione delle aziende nel proporre nuovi materiali autopulenti o antibatterici. Sono già sul mercato tipologie di laminato realizzate con resine ad alta attività di abbattimento della carica batterica, o superfici ad altissima percentuale di quarzo naturale che, oltre a renderle più resistenti, garantisce elevati standard igienici.
È già in atto un processo di rivitalizzazione di materiali quali l'intramontabile ceramica la quale, grazie al biossido di titanio, si auto-igienizza con la semplice esposizione alla luce naturale o artificiale, o l’acciaio, materiale igienico per eccellenza, fino ad arrivare a un riutilizzo del vetro che non richiede particolari pulizie e manutenzioni.
Ma al di là dei materiali o delle nuove superfici, è il design stesso che va incontro a questi bisogni, facilitando nelle forme la pulizia ed eliminando, ove possibile, i punti di contatto.
Le aziende italiane, leader a livello mondiale del "su misura" e della customizzazione, dovranno rispondere meglio, e subito, a queste nuove sfide, cercando sinergie produttive anche grazie alla convergenza tra il mondo casa e il mondo albergo. Il sistema Contract italiano, abituato oltre che ai grossi volumi alle personalizzazioni progettuali, deve fare da traino a questo che è a tutti gli effetti un rinascimento, esportandolo nel mondo.
Infine sarà fondamentale la capacità di comunicare tra investitori, catene alberghiere, professionisti e fornitori, perché lo scambio di idee e di esperienze è fondamentale per il rinnovamento del sistema e tanto più veloce sarà l'interscambio di informazioni, tanto più vitale per la società sarà la realizzazione di questo rinnovamento.
Fabrizio Fenu