L’utile netto di SIMEST nel 2024 è stato di € 7,7 milioni (+120% rispetto al 2023). Secondo l’Ufficio Studi di Cassa Depositi e Prestiti, le risorse impegnate da SIMEST hanno generato un impatto stimato sul tessuto economico e sociale italiano pari allo 0,5% del PIL nazionale.
Risultati 2024
- Investimenti partecipativi: realizzate operazioni per oltre € 220 milioni (+31%) di cui € 100 milioni a valere su risorse proprie e € 120 milioni a valere su risorse del Fondo di Venture Capital
- Finanza agevolata: realizzate oltre 700 operazioni, per circa 1,7 miliardi di finanziamenti accolti (+15% rispetto al 2023), attraverso il Fondo 394/81
- Supporto all’export: realizzate operazioni per complessivi 6 miliardi di euro (+5% rispetto al 2023), attraverso il Fondo 295/73.
Nel corso del 2024, SIMEST ha realizzato circa 170 operazioni di supporto alle esportazioni (“Contributo Export su Credito Fornitore”) a favore di 55 imprese italiane. Il controvalore complessivo è di 525 milioni di euro (+5% vs 2023) con beni strumentali Made in Italy distribuiti in 44 paesi del mondo.
Fra le principali aree di destinazione delle forniture italiane, al primo posto l’America Latina con, in ordine di volumi, Messico, Brasile Colombia, Perù, Cile, Paraguay e Ecuador che raggiungono il 30% delle operazioni approvate. Seguono i Paesi dell’UE che complessivamente si attestano sul 14% circa delle operazioni. Gli Stati Uniti d’America rappresentano il 12% circa delle operazioni, i paesi del continente africano (8%), la Turchia (7%) e gli Emirati Arabi Uniti (6%).
I principali settori merceologici del 2024 sono stati: trasporti, macchinari tessili, macchinari per l’industria alimentare, impianti per l’industria chimica, macchinari per la lavorazione del legno, della plastica, della ceramica e dei metalli; macchinari per il packaging; macchinari e impianti per l’industria automobilistica; macchinari per l’edilizia.
L’Amministratore Delegato di SIMEST, Regina Corradini D’Arienzo, ha dichiarato: “Il nostro impegno si è focalizzato sul potenziamento della presenza del made in Italy in aree strategiche ad alto potenziale di crescita, come l’Africa - per la quale è stata introdotta una misura dedicata - e l’America Latina”.
Misura Africa – Piano Mattei
La Misura Africa – avviata a luglio 2024 – estende l’operatività a nuove spese finanziabili e amplia la platea dei beneficiari anche alle imprese italiane non esportatrici che intendano investire in Africa. Attraverso il finanziamento, che prevede la possibilità di investire nel rafforzamento patrimoniale, anche in Italia, l’impresa potrà realizzare incrementi di capitale sociale e finanziamenti soci alle proprie società controllate. Nell’ambito delle spese di formazione, sarà possibile finanziare le spese per contratti di lavoro destinati all’inserimento in azienda del personale locale.
“Misura Africa” ha una dotazione iniziale di 200 milioni di euro con una riserva del 10% dedicata alle imprese giovanili e femminili e PMI e start up innovative. Tutte le imprese aderenti alla Misura Africa beneficiano di un cofinanziamento a fondo perduto fino al 10%, elevato al 20% per le imprese del Mezzogiorno e dell’esenzione dalla prestazione delle garanzie.
America Latina
Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, il 22 marzo scorso ha presentato il “Piano d’Azione per l’Export” che stanzia 500 milioni di euro per gli investimenti e la crescita dell’export in America Latina:
- nuovo Plafond di finanza agevolata da 200 milioni di euro per la “Competitività delle filiere e delle imprese italiane in America centrale o meridionale”
- Plafond dedicato da 300 milioni di euro a sostegno della competitività delle commesse export delle imprese italiane nell’area.
Lo strumento permette il finanziamento di tutte le spese volte a rafforzare la competitività delle imprese e delle filiere, attraverso investimenti anche in Italia, l’incremento di capitale sociale e finanziamenti soci alle controllate dell’impresa richiedente, nonché spese per formazione del personale, in Italia, in America centrale o meridionale, incluse le spese di viaggio, di ingresso e di regolarizzazione in Italia e le spese per i primi mesi di contratti destinati all’inserimento del personale proveniente dall’area.
Per questo finanziamento e gli altri strumenti dell’offerta con focus America Latina sono previsti benefici dedicati: un cofinanziamento a fondo perduto fino al 10%, elevato al 20% per le imprese del Mezzogiorno, e l’esenzione dalla prestazione delle garanzie.
India
Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti e SIMEST, sta definendo una misura straordinaria a sostegno di export e internazionalizzazione delle imprese italiane con interessi strategici in India. Una sezione sarà dedicata ai finanziamenti agevolati, mentre un’altra sezione sarà destinata al supporto delle commesse export. La misura punterà a finanziare:
- l’individuazione di nuovi clienti locali
- le consulenze per l’ingresso nel mercato
- gli investimenti in innovazione, sostenibilità, digitalizzazione e capitale umano.
Impegno ESG di SIMEST
La società per l’internazionalizzazione delle imprese italiane del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti ha integrato KPI ESG in oltre il 90% delle operazioni di investimento partecipativo per il miglioramento della performance ambientale, sociale e di governance e ampliato il numero dei KPI ESG osservati (nuovi ambiti: “Salvaguardia del territorio”, “Economia circolare” e “Rafforzamento delle tematiche Social&Governance”).
SIMEST ha inoltre ottenuto la Certificazione sulla parità di genere D&I UNI PDR 125:2022 che attesta le politiche e le misure implementate per garantire equità retributiva per genere, inclusione, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. La quota di donne in posizione manageriale è salita al 40%; il “Gender paygap” è stato ulteriormente ridotto (-2%).
Fonte: SIMEST