Lo studio contiene approfondimenti sui canali distributivi, sui mercati di sbocco, sulle specificità regionali e sulle maggiori piattaforme di vendita on-line.
Il 2022 dei maggiori produttori italiani di vino ha chiuso con un aumento del fatturato del 10% (+10,5% il mercato interno, +9,5% l’estero). I vini frizzanti (+16,9%) hanno accelerato più dei vini fermi (+8,2%).
Esportazioni
Prevalgono i mercati di prossimità (Paesi UE) con il 37,1% dell’export, ma si riduce la distanza con il Nord America (34,6%). L'export verso l'America centro-meridionale registra una crescita importante (+26,9%).
Alcune aziende hanno una quota di export molto elevata, in alcuni casi quasi totalitaria: Fantini Group tocca il 96,4%, Ruffino il 93,2%.
Ripresa del turismo e inflazione
Nel 2022 il ritorno alle normali abitudini di consumo e la ripresa del flusso turistico hanno favorito le vendite nel canale Ho.Re.Ca. (+19,9%) - che passa dal 16,6% del mercato nel 2021 al 18,1% del 2022 - a svantaggio della Gdo (+3,3% a valore) in calo dal 37,7% al 36%. Le dinamiche inflattive hanno rallentato le vendite nella Gdo che si è mostrata più restia a trasferire i maggiori costi sui listini al fine di preservare i volumi.
Gli aumenti di listino hanno interessato in minor misura i vini Basic (+6,6% a valore); aumenti a doppia cifra per i vini Premium (+13,7%) e i vini Icon (+11,1%). L’attenzione alla sostenibilità spinge le vendite del bio (+9,6% sul 2021) che rappresenta il 4,3% del mercato.
I maggiori produttori di vino si attendono per il 2023 una crescita delle vendite complessive del +3,3%, +3,1% l’export. A spingere le vendite le bollicine (+5,2% i ricavi complessivi, +4,2% l’export), mentre i vini fermi si aspettano un +2,8% (+2,9% l’export).
Vino, turismo e specificità regionali
Nel 2022 crescono i ricavi dei servizi enoturistici (+67% sul 2021). Al primo posto le visite in cantina (78,8%), seguite dall’accoglienza presso una propria struttura alberghiera (32,5%) e dalla ristorazione (27,5%). Il 17,5% delle società non svolge alcuna attività enoturistica.
Nel 2021 registrano il miglior ROI le aziende piemontesi (8,9%), mentre le aziende toscane il più alto Ebit margin (15,7%). Brilla la Lombardia con Ebit margin all’8,5% e vendite 2021 in aumento del 18,6% trainate dalle bollicine (+29,9%) che rappresentano la metà del fatturato complessivo.
Grandi esportatori i produttori piemontesi (68,9% del fatturato). Nel 2022 gli spumanti spingono la crescita delle imprese venete (+13,4%); performance superiori alla media nazionale anche per Puglia (+21,1% sul 2021) e Sicilia. (+14,9%). Ottimismo per il 2023 per il Friuli-Venezia Giulia (+9,9% sul 2022), Lombardia (+6,7%), Piemonte (+6,1%) e Sicilia (+5,6%).
E-commerce
Nel 2022 le vendite on-line delle principali imprese vinicole si sono ridotte del 3,7% (2,1% del fatturato nazionale). La classifica 2021 dei principali pure player vede:
- al primo posto Vino.com che ha fatto registrare ricavi per 43,3 milioni di euro (+44% sul 2020)
- Tannico (33,5 milioni, -9,7%)
- Bernabei (31,8 milioni, +23,3%)
- Callmewine (17,1 milioni, +38,4%)
- XtraWine (12,6 milioni, +76,7%)
- Winelivery (9 milioni di euro, +29%).
Il 2021 non è stato un anno positivo per le realtà di minori dimensioni (-6,3% i fatturati sul 2020).
Imprese italiane best performer
La leadership di vendite nel 2022 resta al gruppo Cantine Riunite-GIV, con fatturato a 698,5 milioni (+10,1% sul 2021).
Al secondo posto il neonato polo vinicolo Argea (455,1 milioni, +9,6%), davanti a IWB (+5,2% a 430,3 milioni) e alla cooperativa romagnola Caviro (417,4 milioni, +7,1% ).
Sette società rilevano ricavi compresi tra i 200 e 300 milioni di euro:
- cooperativa trentina Cavit (fatturato 2022 pari a 264,8 milioni di euro, -2,3%)
- veneta Santa Margherita (260,7 milioni di euro, +18,2%)
- toscana Antinori (245,4 milioni di euro, +14,9%)
- piemontese Fratelli Martini (237,6 milioni, +8,2%)
- La Marca, specializzata nella produzione di spumanti, con fatturato 2022 pari 235,2 milioni di euro (+30,9%)
- trentina Mezzacorona (213,4 milioni, +8,6%)
- veneta Casa Vinicola Zonin (200,1 milioni, +0,8%).
Osservando la redditività (rapporto tra risultato netto e fatturato), il 2022 vede in testa la toscana Frescobaldi (28,4%) seguita dalla veneta Santa Margherita (19,7%). Chiude il podio Terra Moretti con un utile su fatturato del 13,7% (+4,4%), secondo tasso di crescita più alto dopo quello di Berlucchi (10,7%, +6%).
Fonte: Area Studi Mediobanca - Indagine sul settore vinicolo in Italia 2023