Intesa Sanpaolo e Il Club degli Orafi hanno realizzato un’inchiesta sui risultati quantitativi del settore orafo per evidenziare le attese, le principali difficoltà e le strategie delle imprese attive nella produzione e nella distribuzione.
Grazie al rimbalzo del 2021 il settore orafo ha recuperato i livelli pre-Covid e sta affrontando con buona reattività le sfide della guerra in Ucraina.
Gli intervistati hanno confermato gli ottimi risultati del 2021: quasi il 60% non ha subìto cali del fatturato nel 2020 o li ha già completamente recuperati nel 2021.
L’indice di fatturato ISTAT mostra una crescita dell’oreficeria e bigiotteria di oltre il 50% nel 2021, che porta i livelli del 17% al di sopra di quelli del 2019, un dato nettamente superiore alla media manifatturiera (+9%) e soprattutto agli altri comparti della moda che ancora soffrono un gap nei confronti del pre-pandemia.
Cruciale per il recupero del settore le esportazioni che hanno toccato il record storico di € 8,5 miliardi per oreficeria e bigiotteria e di 7,5 miliardi per i soli gioielli in oro, grazie agli ottimi risultati conseguiti su tutti i mercati, in particolare gli Stati Uniti che rafforzano il proprio ruolo di primo sbocco. Seguono Emirati Arabi Uniti, Svizzera, Francia, Irlanda, Turchia. Hong Kong, Sudafrica e Germania.
Nel 2021 le esportazioni italiane di gioielli verso Russia e Ucraina sono state pari a €36 milioni (25 milioni verso la Russia e 11 verso l’Ucraina); rispetto al totale delle esportazioni italiane presentano un peso dello 0,5%.
Esportazioni oreficeria italiana per mercati (milioni di € e variazione %)

Esportazioni oreficeria principali distretti produttivi (milioni di € e variazione %)

Il 78% degli intervistati, dopo l’avvio della guerra in Ucraina, teme un incremento dei prezzi delle materie prime. Il prezzo dell’oro è atteso rimanere su livelli elevati, sopra i 1900 $/oncia anche nel prossimo biennio.
Significativa la capacità di reazione: 30% delle imprese dichiara di stare pensando a modifiche organizzative in seguito al conflitto, in particolare attraverso una revisione dei canali di approvvigionamento, ma anche dei listini e dei canali di vendita. Più di un’impresa su quattro segnala difficoltà nel reperire manodopera qualificata.
Il 60% degli intervistati dichiara di aver aumentato i propri investimenti nell’ultimo biennio, nonostante la pandemia, con una particolare attenzione nei confronti della formazione e del capitale umano. Seguono la digitalizzazione della fase produttiva, la Ricerca e Sviluppo e la valorizzazione del marchio.
L’indagine condotta a gennaio 2022 ha coinvolto le imprese associate al Club degli Orafi attive sia nella produzione, sia nella distribuzione.
Fonte: Intesa Sanpaolo