Il documento è stato pubblicato in concomitanza con la Fiera dell'Agricoltura di Novi Sad, il più importante evento del settore agricolo dell'Europa sudorientale, con circa 75.000 visitatori e 380 espositori da 52 paesi.
La Serbia possiede un importante potenziale agricolo grazie innanzitutto al clima favorevole, alle buone caratteristiche dei terreni e al facile accesso a molte sorgenti d’acqua. Tuttavia, questo potenziale non viene interamente sfruttato e il Governo centrale e le amministrazioni locali stanno cercando di recuperare i ritardi competitivi, come ad esempio il rendimento e l’esportazione realizzati per ettaro (in particolare per lorticoltura, la produzione lattiero‐casearia e delle carni), il livello delle tecnologie utilizzate, la percentuale di prodotti soggetti a ulteriori trasformazioni, la qualità della lavorazione, ecc.
Descrivendo i terreni agricoli coltivati e analizzando la struttura della produzione agricola serba, gli analisti evidenziano che nella filiera della frutta esistono condizioni climatiche e di terreno particolarmente favorevoli, insieme a una sviluppata produzione primaria di diversi tipi di frutta. Al fine di stimolare la varietà di frutta prodotta, il Ministero preposto fornisce sovvenzioni per la creazione di nuove piantagioni. Il punto debole del comporto frutticolo sono la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti.
Mele, pesche, nettarine e prugne fresche vengono esportate verso la Federazione Russa, le amarene verso Germania e Austria, le ciliegie verso i Russia e Montenegro, le fragole verso Russia Austria e Germania, more surgelate verso l'Austria e i mirtilli verso la Francia. I lamponi surgelati, che rappresentano il prodotto principale della Serbia in termini di volume delle esportazioni, sono stati esportati soprattutto verso i mercati di Germania, Francia e Belgio.
Il raccolto complessivo di ortaggi nel 2013 è stato di 1.976.354 tonnellate, che rappresenta un aumento del 22% rispetto al 2012. Il volume delle esportazioni di ortaggi nel 2013 è stato di circa 100.202 tonnellate per un valore di 79 milioni di dollari USA.
La Serbia è altamente competitiva nella produzione di cereali e di semi oleosi che sono alla base dell’alimentazione degli animali da allevamento, e dispone inoltre di pascoli naturali di alta qualità. Le esportazioni di bestiame e di carni sono indirizzate prevalentemente verso i mercati dei paesi aderenti al CEFTA, ma la Serbia beneficia anche di quote assegnate per l’esportazione di manzo sul mercato dei paesi dell’UE.
Oltre alla produzione convenzionale di latte, in Serbia è sviluppata anche una produzione di latte biologico, per il quale si rileva una crescente domanda sia sul mercato locale che sui mercati esteri. La maggior parte dei prodotti lattiero-caseari viene esportata nei paesi confinanti, firmatari dell’accordo CEFTA, ma la Serbia esporta anche nei paesi dell’UE, con quattro stabilimenti autorizzati, e nella Federazione Russa.
Mercato delle macchine e delle attrezzature agricole
Un’agricoltura moderna e competitiva presuppone un’adeguata meccanizzazione agricola. In Serbia c’è una quantità sufficiente di trattori, ma l’età media dei mezzi va dai 13 ai 17,5 anni. Inoltre, il numero e la varietà di mietitrebbie moderne e di attrezzi ed altri macchinari specializzati per determinati gruppi di colture sono limitati.
Le forniture di meccanizzazione agricola in Serbia sono prevalentemente di importazione. Sul mercato serbo sono presenti tutti i produttori mondiali di trattori e di meccanizzazione agricola.
Nel decennio dal 2002 al 2012 sono stati acquistati circa 4.400 trattori ad un asse e circa 20.800 trattori a due assi. Si suppone che questo numero sia più elevato, ma determinare i volumi esatti è difficile poiché in Serbia l’importazione di macchine agricole usate è tuttora consentita.
In base ai dati rilevati dalla Facoltà di Agraria di Novi Sad, è stata formulata una previsione del fabbisogno annuale di trattori (rinnovamento del parco macchine) in Serbia. Si valuta che le aziende familiari che possiedono attualmente oltre 87.000 trattori di età media di 17 anni potrebbero sostituirne annualmente più di 5.000 unità. Per le altre imprese agricole e le cooperative che attualmente possiedono 6.000 trattori di età media di 11,5 anni si prevede un fabbisogno annuale di 530 unità.
Produzione nell’industria alimentare
Secondo le statistiche ufficiali relative al 2013, la produzione alimentare ha registrato un calo del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2012. Nell’ambito dell’industria alimentare il maggiore aumento è stato rilevato nella produzione di prodotti da forno e di pasta (+2,4%), mentre il settore di trasformazione e conservazione di prodotti ortofrutticoli ha registrato una crescita più modesta (+1,9%).
Un notevole calo si registra nella produzione di oli e grassi vegetali e animali (17,2%) e nella conservazione e trasformazione di pesce, crostacei e molluschi (16,3%).
Scambi commerciali per paesi
La prossimità e i legami tradizionali tra i paesi membri della CEFTA rendono la zona dell'Europa sudorientale un mercato molto importante per i prodotti agricoli serbi. Tra i paesi membri della CEFTA, le esportazioni sono rivolte soprattutto verso la Bosnia Erzegovina (circa un quarto del totale) e i principali prodotti esportati includono: biscotti, pane da toast e prodotti da forno, birra, mais, cioccolata, succhi di frutta, pelle grezza bovina. Un altro mercato rilevante è quello della Macedonia che ha assorbito circa l'8% del volume totale delle esportazioni dalla Serbia; i principali prodotti esportati sono: olio di girasole e di cartamo, cioccolato, biscotti, pane da toast e prodotti da forno, mais, succhi di frutta.
Negli scambi con i paesi dell'Unione europea la Serbia ha esportato soprattutto in Romania (mais), Germania, Italia e Grecia, e ha importato in prevalenza dalla Germania, l'Italia, l'Ungheria, la Grecia e la Polonia. Tra gli altri paesi, il principale partner commerciale della Serbia è la Federazione Russa verso la quale le esportazioni aumentano di anno in anno.
Per quanto riguarda invece le importazioni, i principali volumi sono stati realizzati con il Brasile, circa l'8% (caffè crudo), l'Argentina e la Turchia (frutta e ortaggi freschi).
Finanziamenti internazionali e incentivi locali
Il Programma per lo sviluppo dell'agricoltura si propone di incentivare gli agricoltori ad investire garantendo finanziamenti a fondo perduto pari al 30‐40% del valore dell'investimento agli agricoltori disposti ad investire capitale proprio.
I settori prioritari verso i quali sarà indirizzato tale sostegno sono i seguenti:
- zootecnia, produzione e trasformazione di latte e carni
- frutticoltura
- orticoltura
- acquisto nuove attrezzature
- acquisto impianti di irrigazione
I principali finanziamenti sarebbero destinati ad accrescere la competitività e in particolare gli investimenti che riguardano:
- l'aumento della produzione e della qualità con un ritorno immediato sui piccoli investimenti (serre in plastica, rotoimballatrici, mungitrici, sistemi di irrigazione, trattori, ecc.)
- una più efficace commercializazione dei prodotti (frigoriferi, magazzini, silos, calibratori, impacchettatrici, attrezzature per stabilimenti lattiero caseari e mattatoii)
- lo sviluppo di strutture zootecniche (fattorie per allevamento e ingrassamento).
In questo senso sono interessanti gli incentivi locali relativi al 30% della partecipazione dello stato nell'acquisto di meccanizzazione agricola, impianti di irrigazione, macchinari e attrezzature per le aziende agricole, per il confezionamento e lo stoccaggio di prodotti ortofrutticoli, per la produzione lattiero‐casearia e per la macellazione.
Inoltre, il Ministero dell'Agricoltura concede prestiti di durata fino a tre anni con un periodo di grazia di un anno ad un tasso d'interesse agevolato del 6% annuo per l'acquisto di impianti e sistemi di irrigazione, attrezzature zootecniche, di trasformazione dei prodotti ortofrutticoli, del latte e per mattatoi.
Sono in previsione anche crediti internazionali del valore di 100 milioni di dollari USA per il finanziamento a lungo termine per l'acquisto di capi di bestiame, di impianti e sistemi di irrigazione, attrezzature zootecniche, per la trasformazione di prodotti ortofrutticoli, del latte e per mattatoi, con scadenza fino ai 10 anni e un periodo di grazia di due anni con un tasso d'interesse annuale del 4%.
Fonte: Agenzia ICE di Belgrado