Il Senegal ha una buona posizione geografica e un buon clima tutto l’anno. È ricco di risorse idriche, ha 4 milioni di ettari arabili (240.000 ettari irrigati) che si prestano a diverse colture.
Queste le nicchie di mercato più interessanti secondo Apix S.A. Agenzia per la promozione degli investimenti di Dakar:
- l’orticoltura che offre una vasta gamma di prodotti (piselli, asparagi, cipolle, patate, carote, sesamo, pepe e erbe aromatiche…)
- prodotti tropicali, anche biologici (papaya, banane, mango…) che si possono esportare con 6 ore di volo verso le principali piazze europee
- la produzione e la lavorazione degli arachidi (il Senegal è tra i maggiori produttori al mondo)
- la coltivazione del riso (il consumo annuo pro capite è di 70 kg. e le importazioni annue superano le 440.000 tonnellate)
- floricoltura
- fertilizzanti e prodotti fitosanitari.
La Fondazione “Origine Senegal” certifica la qualità dei prodotti destinati all’export.
Il Senegal sta investendo anche per migliorare tutta la filiera agroalimentare, dalla conservazione, alla trasformazione, al packaging, alla logistica, comparti in cui le aziende italiane sono particolarmente competitive.
Turismo
Il governo senegalese è impegnato a rilanciare il settore turistico. Settecento Km. di coste, la biodiversità e il sole praticamente tutto l’anno sono i punti di forza (6 Parchi nazionali e 4 Riserva naturali). Il turismo d’affari e fieristico esprime il 32% del fatturato.
Il governo senegalese riconosce in questo settore agli investitori stranieri lo stesso trattamento riservato agli operatori nazionali, la libertà di rimpatriare gli utili, per i primi 3 anni di attività l’esenzione dei dazi doganali all’importazione e dell’IVA per i beni e le attrezzature strumentali all’investimento, riduzioni fiscali.
Nel sito Invest in Senegal sono elencate le zone in cui si stanno concentrando attualmente gli investimenti.