La congiuntura. A febbraio l’export italiano di beni è aumentato ancora (+1,6% rispetto al mese precedente), grazie alle vendite registrate verso sia i Paesi Ue (+1,3%) sia quelli extra-Ue (+2%). Si mantiene molto positiva anche la performance del trimestre (+5,8% rispetto a set - nov 2021).
Il trend. In termini tendenziali, a febbraio le esportazioni sono cresciute del 22,7%, un ritmo uguale a quello rilevato a gennaio (+22,6%).
Contesto globale. L’incremento su base annua di febbraio è diffuso a tutti i principali partner e trainato dai beni di consumo non durevoli, specie alimentari e bevande, e intermedi, in primis metalli e chimica.
La crescita nei primi due mesi (+22,6% vs gen - feb 2021) mostra una componente di rimbalzo rispetto all’inizio del 2021 ancora interessato dalle restrizioni legate alla pandemia (-6,2% gen - feb 2021 vs. gen - feb 2020) e una forte crescita dei valori esportati a fronte di un aumento significativamente più contenuto dei volumi.
Dentro e fuori l’Unione Europea
Le esportazioni verso i Paesi Ue sono cresciute a un ritmo elevato (+24,7%). Si osservano incrementi particolarmente forti verso Spagna (+33,6%), Belgio (+33,4%) e Paesi Bassi (+29%); mentre gli aumenti si mantengono su livelli inferiori alla media per Germania (+20%) e Francia (+17,4%).
Molto positiva, anche se meno intensa, la crescita verso i Paesi extra-Ue (+20,2%). Godono di una fase di ampio rimbalzo Stati Uniti (+31,1%) e Regno Unito (+28,9%). Significativo anche l’incremento verso l’India (+29,7%), più attenuato per Paesi ASEAN (+9%), Svizzera (+5,5%) e Cina (+2,5%).
Focus Paesi
Tra gennaio e febbraio si rileva una crescita importante per l’export di prodotti chimici verso il Belgio (+99,1%) - hub per il settore - ma anche verso India (+36,2%) e Stati Uniti (+28,5%). I mezzi di trasporto mostrano una crescita sotto la media verso Bruxelles (+17,1%) e marcati incrementi verso Nuova Delhi (+39,7%) e Washington (+77,7%). La dinamica verso quest’ultima rappresenta un ritorno a una crescita più fisiologica del settore, dopo alcune movimentazioni occasionali di cantieristica navale avvenute a inizio 2020 e il conseguente effetto base, negativo, registrato nel 2021.
Focus industrie e settori
A livello di raggruppamenti principali di industrie, i beni intermedi registrano di nuovo l’incremento più ampio (+27,1%) dopo quello dell’energia (+114,1%), al netto del quale l’export complessivo nei primi due mesi crescerebbe del 20,7%. L’export di entrambi i raggruppamenti continua infatti a essere influenzato dai rialzi dei prezzi (nell’ordine +24% e +62,4% i valori medi unitari in gen - feb 22), condizionati a loro volta dagli aumenti delle quotazioni delle commodity.
Marcata anche la crescita dei beni di consumo (+20%), con aumenti elevati sia per i beni non durevoli (+20,4%) sia per quelli durevoli (+18,2%). In aumento, sebbene con una lieve decelerazione, i beni strumentali (+14,6% dal +16,5% di gennaio).
L’export di legno, carta e stampa, composto in larga parte da carta e cartone, imballaggi e prodotti igienico-sanitari, registra un ampio incremento (+35,2%) soprattutto nei Paesi Ue (+41,2%).
Molto positiva anche la dinamica di metalli e prodotti in metallo (+25,6%), trainati dalla domanda di importanti partner quali Spagna (+45,8%) e Francia (+33,8%). In calo invece la Svizzera (-20,4%), tra i nostri primi mercati di sbocco per il settore, dove a contrarsi è l’export di metalli preziosi.
Forte aumento, diffuso alle principali destinazioni, per alimentari e bevande (+21,7%). Si rilevano crescite molto marcate in Polonia (+60,7%) e UK (+39,5%).
Fonte: SACE - Simest