La congiuntura. In agosto l’export è aumentato in misura modesta (+0,6% rispetto a luglio), spinto dall’area Ue (+6,0%), a fronte della flessione dei Paesi extra-Ue (-5,0%). In positivo anche il trimestre giu-ago’21 (+3,4% rispetto al precedente).
Il trend. Lievemente in rialzo, ma in linea con il dato precedente la crescita su base annua (+17,8% vs. ago’20), dopo i tassi significativamente più elevati dei mesi del periodo aprile-giugno.
Contesto globale. Rispetto a luglio, la crescita congiunturale risente di movimentazioni occasionali di cantieristica navale del mese precedente, al netto delle quali l’incremento sarebbe stato pari al 5,8%.
Primi otto mesi
Tra gennaio e agosto 2021 le vendite italiane oltreconfine confermano il loro andamento ampiamente positivo (+22,3% vs. gen-ago’20), in lieve rallentamento rispetto al dato precedente. Si attenua leggermente l’effetto base favorevole dato dal confronto con i livelli minimi di export toccati ad aprile e maggio 2020.
Dentro e fuori l’Unione Europea
Nei primi otto mesi del 2021 le vendite verso i Paesi Ue rimangono in forte ripresa (+23,5%). Sono Polonia (+36,1%), Paesi Bassi (+33,2%) e Spagna (+27,4%) a mostrare la maggiore dinamicità. Vicino e inferiore alla media, rispettivamente, l’incremento dell’export di Germania (+22,7%) e Belgio (+14,9%).
La dinamica delle esportazioni verso i Paesi extra-Ue si conferma molto positiva ma leggermente più lenta (+21,0%). Crescite accentuate per Cina (+35,1%) e India (+34,6%). Lievemente sotto la media, invece, l’export verso USA (+18,1%) e Svizzera (+18,1%), più indietro UK (+10%) e Giappone (+6,5%).
Focus Paesi
Tra gennaio e agosto 2021, le vendite all’estero di mezzi di trasporto hanno segnato ampi incrementi in Svizzera (+147,7%) e Cina (+86,8%), ma anche in Germania (+28,3%), seppur con un’intensità minore.
In forte espansione l’export di articoli in pelle a Pechino (+65,5%), buone performance per il settore anche a Berna (+18,6%) – hub logistico per la moda – e a Berlino (+18,5%).
Alimentari e bevande, infine, beneficiano della ripresa del canale Ho.Re.Ca. e crescono a doppia cifra in Cina (+48,4%), e a ritmi minori in Svizzera (+9,3%) e Germania (+7,8%).
Focus industrie e settori
A livello di raggruppamenti principali di industrie, i beni intermedi sono gli unici a registrare un’accelerazione rispetto al mese precedente (+25,9% tendenziale nei primi 8 mesi rispetto al +25,5% di gen-lug’21).
Rallentano ancora, nonostante la crescita comunque accentuata, i beni strumentali (+25,8% da +27,5% nei primi 7 mesi).
In decelerazione anche i beni di consumo (+14,4% vs. +15,0% tra gennaio e luglio). La crescita del raggruppamento continua a essere supportata dai beni durevoli (+40,2%), mentre quelli non durevoli registrano un incremento più contenuto (+10%). Questi ultimi includono tuttavia alcuni dei settori che hanno risposto meglio alla crisi nel 2020 e che non beneficiano quindi di effetti base favorevoli.
Sostenuta la crescita per l’export di metalli e prodotti in metallo (+34,4%), specie verso i Paesi Ue (+52,1%). Fra questi si segnalano mercati come Polonia (+76,8%), Austria (+56,9%) e Repubblica Ceca (+55,4%).
In forte ripresa anche le vendite di meccanica strumentale (+21,5%), per cui a crescite sostenute in alcuni mercati, quali Polonia (+34,6%) e UK (+33,9%), corrispondono aumenti relativamente più contenuti in altri, quali Spagna (+16,2%) e Svizzera (+7,4%).
In recupero anche la domanda di prodotti in legno, carta e stampa (+15,4%), sostenuta soprattutto dai Paesi extra-Ue (+20,7%), fra cui India (+76,9%) e Stati Uniti (+43%).
Fonte: SACE – SIMEST