Il regime Tir è un sistema di transito doganale applicato al trasporto di merci, senza ricarico intermedio, tra un ufficio doganale di partenza e uno di destinazione, a condizione che parte del viaggio avvenga su strada. Tale regime consente il trasporto di merci attraverso i confini internazionali senza il pagamento dei dazi e delle imposte che normalmente sarebbero dovuti per l'importazione o l'esportazione.
Le procedure che consentono a vario titolo la circolazione libera di merci sono:
- il regime doganale del transito comunitario
- la convenzione internazionale relativa al carnet TIR (che è un documento doganale, non una lettera di vettura
- la convenzione internazionale ATA (il carnet ATA viene rilasciato dalla Camera di Commercio)
- altre convenzioni minori.
Il Carnet TIR
Il Carnet TIR, assieme ad altri strumenti previsti dal codice doganale comunitario, è una procedura che consente alle merci, comunitarie e non, di circolare liberamente. Il Transport Internationaux Routiers è il documento usato per i trasporti internazionali che si eseguono sotto questo particolare regime, definito in tutti i suoi aspetti tecnici e di controllo, dalla convenzione doganale sul trasporto di merci firmata a Ginevra il 15 Gennaio 1959 ed entrata in vigore in Italia l’11 aprile 1963.
In pratica si tratta di un documento di garanzia che scorta le merci trasportate su un veicolo che, per sue caratteristiche strutturali, deve essere considerato idoneo ad offrire le necessarie garanzie richieste dalle Dogane, onde consentire la massima fluidità del traffico internazionale in transito tra diversi Paesi.
Le spedizioni di merci che viaggiano a bordo di tali veicoli, e dunque in regime TIR, da una dogana di partenza ad una di destinazione, presentano l’importante vantaggio di non dover interrompere il flusso logistico con soste presso le dogane di confine dei Paesi intermedi, onde sottoporre la merce ai consueti accertamenti che sarebbero altrimenti richiesti negli scambi con i Paesi terzi. Ciò si traduce, in concreto, in un vantaggio per tutti gli operatori del settore che vedono ridotti i tempi di transito e semplificate le procedure che ad esso si accompagnano.
La merce infatti, una volta espletate le operazioni doganali in partenza, arriverà direttamente alla dogana di destino indicata sul carnet TIR, senza essere soggetta ad altre formalità.
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche di tale documento, va precisato che esso si compone di una copertina, di volets e di fogli aggiuntivi (il cui numero può variare da 14 a 20) e che può essere utilizzato da 7 - 10 Paesi.
Generalmente, la circolazione da una Dogana all’altra o il transito comportano, per gli utenti, il versamento di cauzioni e il rilascio, da parte delle Dogane di uscita, di bollette lasciapassare, o, di cauzione. In regime TIR invece accade che la dogana di uscita trattiene il volet n. 1 per il suo allibramento e lascia al vettore il n. 2, che, assieme al resto del carnet, andrà consegnato alla dogana di reingresso, del Paese di destinazione. Qui, la dogana di uscita, cui vengono presentate le merci per l’importazione, ritira il volet, vi appone il visto di entrata nel Paese compilando il certificato di scarico e lo trasmette alla dogana di uscita.
Aggiornamenti Regime TIR dell’amministrazione doganale russa
In Russia, il volume dei trasporti internazionali su strada di merci con l'estero è aumentato in maniera considerevole, come del resto anche le quote export dell’Ue e dell’Italia in particolare. Lo strumento del Carnet TIR assume quindi un ruolo importante, visto che la maggior parte del trasporto di merce verso tale paese avviene via gomma.
Nonostante il ruolo strategico che ha la convenzione TIR in tale ambito, l'Amministrazione doganale russa ha comunicato che il regime Tir continuerà ad essere applicato solo in pochi punti di confine, almeno fino a luglio 2014, quando scadrà l'accordo con la garante Asmap. La Commissione Europea chiede il completo ripristino della convenzione.
Con una disposizione emessa il 2 dicembre 2013, l'Amministrazione doganale russa FCS dispone che i Carnet Tir saranno accettati come procedura doganale di transito solo nei distretti doganali di:
Nel 95% degli uffici doganali della Federazione Russa, il carnet Tir continua ad essere accettato come procedura di transito, ma viene sempre richiesta una garanzia addizionale. Questa può essere una buona notizia, se si considera che nelle scorse settimanale la Russia aveva annunciato la completa sospensione del Carnet Tir per tutti i trasporti stradali in ingresso dal 1° dicembre 2013, a causa della risoluzione dell'accordo con la garante Asmap.
La scadenza di tale accordo è stata rinviata al primo luglio 2014 e fino a quel momento, quindi, il Carnet Tir continuerà ad essere valido.
La reazione della Commissione Europea
Dopo la comunicazione della FCS (Servizio federale delle dogane della Federazione Russa), la Commissione Europea ha chiesto alla Russia:
- di applicare integralmente e ovunque la convenzione Tir, senza chiedere garanzie addizionali
- una soluzione "chiara e definitiva" della questione entro la scadenza del prossimo luglio.
Anche la Commissione esecutiva TIR - l'organismo intergovernativo dell'ONU a cui è demandato il controllo dell'applicazione della Convenzione TIR – ha confermato che il Servizio federale delle dogane della Federazione Russa (FCS RF) continua ad attuare misure che contraddicono le disposizioni della Convenzione TIR e ha chiesto il ritiro immediato di tali misure.
Purtroppo la Federazione Russa non è nuova a queste azioni, più volte in passato è stata richiamata al rispetto della convenzione TIR.
Per questo, la Commissione europea continuerà a chiedere che le autorità russe accettino la procedura TIR come previsto dalla convenzione TIR, mentre una soluzione sostenibile e chiara deve essere trovata prima del 1 ° luglio 2014 onde evitare il blocco della movimentazione merce.
A tale scopo, la Commissione europea ha inoltre recentemente pubblicato dettagliate informazioni sulla procedura alternativa nazionale russa di transito (corrispondente al regime doganale del transito previsto anche dal codice doganale comunitario) che può alternativamente essere utilizzata per il transito in Russia (ai sensi dell’Articolo 215 del codice doganale dell’Unione doganale Russa - CC CU).
Giuseppe De Marinis