16 mag 2022 11:13 16 maggio 2022

Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2022

di lettura

Il Rapporto analizza le produzioni di eccellenza, l’offerta ristorativa, gli agriturismi, i musei del gusto, le Strade del vino e il posizionamento del sistema eno-gastro-turistico italiano.

Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2022

L’Italia ha un patrimonio di prodotti, identità, culture e paesaggi unico al mondo: tutte le regioni e province italiane possono vantare almeno una produzione certificata.

I viaggiatori mostrano una crescente attenzione alla salubrità del cibo e al consumo responsabile anche in vacanza, tanto da considerarli tra i possibili driver di scelta.

Nel 2021, il 13% circa delle prenotazioni effettuate sul portale Tripadvisor con destinazione Italia ha riguardato proposte a tema enogastronomico, solo i tour culturali ne hanno accolte un numero maggiore (27%).

Coniugando turismo e agroalimentare  si possono generare  valore economico e nuove opportunità per le destinazioni. La sfida è proporre al turista esperienze che gli consentano di sentirsi parte attiva, di entrare direttamente in contatto con i produttori locali (nelle viti durante la vendemmia, nelle risaie, nei birrifici artigianali…).

Ristorazione

La ristorazione è uno dei capisaldi dell’offerta enogastronomica dell’Italia. Dà visibilità alle produzioni e alla specialità culinarie locali, offre prelibatezze, consente di scoprire piatti di altre Regioni e Paesi.

Il numero di ristoranti italiani menzionati nelle principali guide del settore è andato aumentando negli anni; nel 2018 ne figuravano 731, nel 2021-22 erano 1.062.

Tra i trend più interessanti i ricercatori segnalano la crescita di nuovi format non tradizionali: Food as a Service, modello che unisce i servizi di ristorazione con supermercati; i ristoranti virtuali e i luoghi interamente dedicati alla consegna a domicilio. Aumenterà anche l’attenzione verso l’etica, la sostenibilità, il riutilizzo degli scarti alimentari e il benessere dei dipendenti.

Agriturismi

Le aziende con proposte di degustazione e di altre attività uniscono le dimensioni del benessere psico-fisico e del gusto, aggiungendo l’amenità dei luoghi rurali. Numerosi agriturismi hanno iniziato a offrire  percorsi di food e wine trekking, o percorsi in bicicletta tra i vigneti, gli uliveti, … abbinate a degustazioni di prodotti locali.

È la Toscana ad avere la maggiore concentrazione di aziende agrituristiche: sono 5.406 al 2020, pari al 22% del totale nazionale. La regione primeggia per consistenza in ogni tipologia di servizio: dalla ristorazione all’alloggio, passando per le degustazioni e l’offerta di altre esperienze. A seguire il Trentino-Alto Adige, che vanta il primato per densità -  circa 27 agriturismi per 100 km2 (ISTAT, 2021). La Campania, pur non essendo tra le regioni con la più alta concentrazione dell’offerta, ha visto il numero di agriturismi crescere del 13,2% tra il 2019 e il 2020.

Vino e olio: in crescita la produzione bio

Vino ed olio sono fra i prodotti più rappresentativi del patrimonio agroalimentare italiano. L’Italia ha visto aumentare costantemente le superfici biologiche a vite e ulivo – rispettivamente +109% (2010-2019) e +95% (2010-2018). La Toscana vanta il maggior numero di cantine – 592, pari al 28% del totale nazionale – mentre la Sicilia la più ampia superficie dedicata – oltre 30 mila ettari, ossia il 26%.

Nel 2019 l’enoturismo contava almeno 15 milioni di presenze tra turisti ed escursionisti e generava un fatturato complessivo di circa 2,65 miliardi di euro.

La valorizzazione dell’olio nel turismo è, invece più recente. La nuova legge che definisce i requisiti e gli standard minimi di qualità per l’esercizio delle attività oleo-turistiche nelle aziende di produzione rappresenta un importante passo in avanti. La Puglia vanta la più ampia superficie biologica olivata (oltre 72 mila ettari) mente la Calabria il maggior numero di frantoi biologici (858, pari al 40% del totale nazionale).

Musei del gusto

Nel nostro Paese sono presenti 129 musei del gusto al 2021, diffusi sul territorio (18 su 20 regioni accolgono almeno una struttura). I musei a tema vino sono 46 (36% del totale), ma numerose sono le altre produzioni (formaggi, olio, frutta e verdura, prodotti trasformati).

La ricchezza e la varietà del patrimonio museale legato all’enogastronomia esprime un’attenzione verso la tutela delle produzioni locali e rappresenta un valore aggiunto, ma rimangono due criticità: le dimensioni spesso modeste e il gap digitale: solo 36 musei su 129 hanno un sito web.

La riconfigurazione di tali luoghi in hub enogastronomici – spazi poli-funzionali che possono favorire la scoperta del territorio e mettere in rete i produttori garantendo loro visibilità e facilitando l’arrivo dei turisti – potrebbe essere una soluzione vincente soprattutto per le realtà presenti nelle aree rurali.

Strade del vino e dei sapori

Oggi il turista è più esigente, valuta attentamente non solo la qualità dei prodotti e delle singole attrazioni, ma anche il paesaggio. Percorsi come le Strade del vino e dei sapori, soprattutto se fruibili a piedi e in bicicletta, appagano il desiderio di stare all’aria aperta e di vivere le aree rurali.

Le Strade del vino e dei sapori sono più di 100 (la maggior parte aderisce alla Federazione Italiana delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori). Di queste, 93 hanno un sito web attivo (90%). Toscana e Veneto ne ospitano rispettivamente 20 e 16, il numero più alto.

Nella maggior parte delle regioni italiane, le proposte più vendute sul portale Trip Advisor sono quelle a tema vino, specialmente in Toscana e Piemonte. Nel Lazio, invece, a primeggiare sono i corsi di cucina, così come in Puglia. In Campania e Sicilia i tour di street food, mentre in Emilia Romagna i tour enogastronomici.

Confronto con l’Europa

La ristorazione è certamente la componente dell’offerta più attrattiva. La quasi totalità dei turisti si reca in questi locali per gustare specialità non solo tradizionali. Delle 1,5 milioni di imprese di ristorazione attive in Europa nel 2019, ben il 62% era concentrato in quattro Paesi: nell’ordine, Italia (18%), Spagna (17%), Francia (14%), Germania (12%).

La Francia – Paese di origine della guida Michelin – ha il maggior numero di ristoranti segnalati con 623 realtà. Seguono l’Italia (377), la Germania (297), la Spagna (208) e il Regno Unito (165).

Nei musei del gusto l’Italia primeggia con 129 musei al 2021, seguita da Spagna (107), Francia (88), Germania (13) e Regno Unito (3). Pur ospitandone in gran numero, l’Italia non ha un museo dedicato di rilevanza nazionale - al contrario di quanto avviene in Francia con La Cité du Vin di Bordeaux (nel 2019, oltre 416 mila visitatori).

Offerta eno-gastro-turistica

Italia vs competitor europei

 

Fonte: Associazione Italiana Turismo Enogastronomico

Autore

Roberta Garibaldi - Professore di Tourism Management all’Università degli Studi di Bergamo, Amministratore Delegato di ENIT, Membro del Board of Directors della World Food Travel Association

Comitato scientifico

  • Carlos Fernandes Professore presso l’Instituto Politécnico de Viana do Castelo in Portogallo
  • Greg Richards Professore presso l’Università NHTV di Breda e l’Università di Tilburg nei Paesi Bassi. È consulente internazionale nel campo del turismo culturale e creativo
  • Marcantonio Ruisi Professore Ordinario e Chief del «Contamination Lab» dell’Università degli Studi di Palermo. È vice-presidente Società Italiana di Scienze del Turismo (SISTUR)
  • Matthew J. Stone Professore presso la California State University, Chico (USA). È esperto di turismo enogastronomico e collabora con la World Food Travel Association
Analisi di mercato
Battuta d’arresto per il lusso globale
10 luglio 2025 Battuta d’arresto per il lusso globale
L’instabilità influisce sulla fiducia dei consumatori dell’alto di gamma: soffrono USA e Cina, più stabili UE e Giappone. Medio Oriente, America Latina e Sud-Est Asiatico si confermano positivi.
1° Rapporto Turismo DOP in Italia
30 giugno 2025 1° Rapporto Turismo DOP in Italia
Fondazione Qualivita ha presentato il 1° Rapporto Turismo DOP, realizzato da in collaborazione con Origin Italia.
Esportazioni delle regioni italiane 2024
20 giugno 2025 Esportazioni delle regioni italiane 2024
Secondo l'Istat, nel 2024, il 72,4% dell’export è stato realizzato da 5 regioni: Lombardia (oltre un quarto del valore nazionale), Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Piemonte.
Polonia crescita al 3,3% e investimenti nell’eolico offshore
11 giugno 2025 Polonia crescita al 3,3% e investimenti nell’eolico offshore
La Commissione Europea ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita: l’UE scende all’1,1% per risalire, nel 2026, all’1,5%. Molto migliore la dinamica del Pil polacco: +3,3% quest’anno e nel 2026 +3%.
Coface: in aumento le insolvenze nell’Europa centro-orientale
10 giugno 2025 Coface: in aumento le insolvenze nell’Europa centro-orientale
Coface, tra i leader nell'assicurazione del credito e nella gestione del rischio commerciale, ha pubblicato il report annuale sulle insolvenze in Europa centro-orientale (CEE).
Export 2024 Parmigiano reggiano e Gorgonzola
9 giugno 2025 Export 2024 Parmigiano reggiano e Gorgonzola
Nel 2024, il Parmigiano reggiano ha raggiunto il record di 3,2 miliardi di euro al consumo (vendite Italia +5,2%; estero +13,7%). Il gorgonzola festeggia il record di forme prodotte (5.277.959), mentre l’export cresce del 5%.
Artigianato, futuro del made in Italy
6 giugno 2025 Artigianato, futuro del made in Italy
La campagna promozionale “Artigianato, futuro del made in Italy” è promossa da Confartigianato, CNA e Casartigiani, in collaborazione con Fondazione Symbola.
Imprese estere in Italia
29 maggio 2025 Imprese estere in Italia
Il VII Rapporto dell’Osservatorio Imprese Estere esplora il ruolo delle imprese a controllo estero in Italia e il loro contributo alla trasformazione del sistema economico nazionale.
Linee guida per rifornimento di GNL da nave a nave nei porti italiani
28 maggio 2025 Linee guida per rifornimento di GNL da nave a nave nei porti italiani
Pubblicato il primo schema di regolamento portuale per le operazioni di bunkeraggio GNL/bioGNL ship to ship che individua regole comuni per tutti i porti italiani.
Settore vinicolo in Italia 2025
27 maggio 2025 Settore vinicolo in Italia 2025
Area Studi Mediobanca analizza il mercato italiano del vino e le performance economico-finanziarie di 255 società italiane che esprimono il 94,9% del fatturato nazionale del settore.