Il sistema delle produzioni certificate a Indicazione Geografica si conferma un modello produttivo irrinunciabile della qualità del made in Italy agroalimentare.
I dati 2021 della Dop economy italiana, dopo un 2020 condizionato dalla pandemia, sono incoraggianti: oltre 19 miliardi di valore alla produzione (+16,1% su base annua). Il comparto agroalimentare DOP IGP raggiunge i 7,97 miliardi di euro (+9,7%), mentre il settore vitivinicolo 11,2 miliardi di euro (+21,2%).
Sul fronte esportazioni le DOP IGP agroalimentari e vitivinicole nel 2021 raggiungono i 10,7 miliardi di euro, per un peso del 21% nell’export agroalimentare italiano: il cibo con 4,41 miliardi di euro e un +12,5% su base annua e il vino con 6,29 miliardi di euro e una crescita del +13,0%.
L’Italia con 845 prodotti è il Paese con il maggior numero di filiere DOP IGP STG al mondo, un primato che la colloca davanti a Francia (698), Spagna (349), Grecia (261) e Portogallo (184). Nel corso del 2022, l’Italia ha registrato 4 nuovi prodotti, 3 IGP e 1 STG.
Per l’agroalimentare l’Italia vanta 319 prodotti e le 4 nuove registrazioni del 2022 sono i Vincisgrassi alla Maceratese STG, la Lenticchia di Onano IGP (Lazio), il Finocchio di Isola Capo Rizzuto IGP (Calabria) e la Castagna di Roccamonfina IGP (Campania). Per il settore vitivinicolo si contano 526 denominazioni, considerando anche la denominazione autorizzata a livello nazionale all’etichettatura transitoria (ai sensi dell’Art. 72 del Reg. 607/2009) Pignoletto DOP (Emilia-Romagna) e la cancellazione a livello italiano della Denominazione Valtènesi DOP (Lombardia).

Valore alla produzione e all’export cibo
I formaggi, con un valore alla produzione di 4,68 miliardi di euro, rappresentano il 59% del cibo DOP IGP, seguiti dai prodotti a base di carne con 1,95 miliardi di euro e un peso del 25% e dagli aceti balsamici con 407 milioni di euro e un recupero a doppia cifra dopo lo stop del 2020. Gli ortofrutticoli (384 mln di euro) mostrano quantità in crescita, anche se la contrazione dei listini medi all’origine per alcune grandi IG determina la riduzione del valore complessivo; crescono comunque ortaggi (+22%), frutta in guscio (+22%), frutta estiva (+7%), pomodori (+25%) e insalate (+2%).
Consolidano i risultati degli ultimi anni anche le paste alimentari (246 mln di euro) grazie alla Pasta di Gragnano IGP che si conferma fra le prime 10 IG italiane per valore nel cibo. Grande crescita per i prodotti della panetteria e pasticceria (+22,3%) che raggiungono 100 milioni di euro di valore alla produzione. Positivi i dati anche per le carni fresche (98 mln euro, +6,9%) e gli oli di oliva (91 mln di euro, +27,9%).
Sul fronte export il comparto cibo IG nel 2021 raggiunge per la prima volta i 4,4 miliardi di euro, una crescita del +12,5% su base annua e un trend del +100% dal 2011, grazie al recupero dei mercati Extra-UE e con USA, Germania e Francia che si confermano principali Paesi di destinazione.
Valore alla produzione e all’export vino
La produzione di vino imbottigliato DOP e IGP nel 2021 sfiora i 27 milioni di ettolitri per un +10,9% su base annua. Se la quantità complessiva cresce di circa 11 punti percentuali, in termini di valore si registrano aumenti quasi doppi. Il valore della produzione sfusa raggiunge i 3,85 miliardi di euro e segna un +19,1% sul 2020, mentre il valore del vino imbottigliato DOP e IGP nel 2021 supera gli 11,16 miliardi di euro segnando un +21,2% su base annua.
L’incremento del valore è attribuibile soprattutto ai vini DOP (+22%) rispetto alle IGP (+16%) e sono le grandi denominazioni che trainano la crescita del settore, con le prime 10 che segnano un incremento medio del +24% in un anno e le prime 50 del +13%.
Il valore complessivo delle esportazioni di vino italiano DOP IGP nel 2021 è pari a 6,29 miliardi di euro (+13% in valore), con buoni risultati soprattutto per i vini DOP (+16%), in particolare gli spumanti (+25%).
Le tendenze evolutive dei settori DOP IGP, nel comparto cibo, vedono una forte attenzione verso il packaging, il cambiamento climatico e gli stili alimentari, insieme a elementi di innovazione tecnologica e nuove tipologie del prodotto.
Nel settore vino le esigenze di cambiamento sono rivolte verso nuove designazioni in etichetta, nuove tipologie, contenitori alternativi, imbottigliamento nella zona di produzione e nuovi parametri altimetrici per la produzione.
Il report si conclude con delle schede riepilogative dedicate alle regioni italiane.
Classifica regioni impatto economico - cibo e vino DOP IGP

Fonte: Rapporto Ismea Qualivita 2022