Fra i Paesi del G8 l’Italia nel 2020 è seconda per minor flessione dell’export e ha fatto molto meglio di Francia, Regno Unito e Stati Uniti.
Esportazioni di beni - Paesi del G8 nel 2020, variazione %

Il risultato dell’export nel 2020 (-9,7%, -8,8% se escludiamo i prodotti petroliferi raffinati) riflette la ripartenza delle esportazioni già nella seconda parte dell’anno.
Il 2021 inizia in territorio positivo e porta a risultati superiori ai livelli pre-Covid, come evidenziano i dati dell’export del primo quadrimestre: +19,8% tendenziale, e, soprattutto, +4,2% sullo stesso periodo del 2019.
Esportazioni di beni - Paesi del G8 Gennaio / Aprile 2021, variazione %

Una crescita tendenziale che riguarda quasi tutti i settori e che, per molti, è largamente positiva anche sul 2019. È il caso dei prodotti alimentari bevande e tabacco (+12,3% nei primi quattro mesi del 2021 sullo stesso periodo del 2019), dei metalli (+12%), dei prodotti farmaceutici (+10,4%), degli apparecchi elettrici (+8,2%) e delle sostanze e prodotti chimici (7,1%).
Esportazioni italiane per settore manifatturiero, 2020. Valori in milioni di euro e variazioni % sull’anno precedente

Paesi di destinazione dell’export nel 2020
La Germania si conferma il principale mercato di sbocco per il nostro Paese, seguito da Francia e Stati Uniti.
Esportazioni italiane 2020 verso i principali paesi di destinazione (milioni di euro)

Guardando poi alla crescita delle esportazioni nel primo quadrimestre di quest’anno, è verso la Cina che il nostro export ha registrato la maggior crescita (55,3% rispetto allo stesso periodo del 2020), seguita dai Paesi europei e dalla Svizzera. Solo verso il Regno Unito, fra i maggiori mercati, si registra un andamento più rallentato, ma l’accumulo di scorte pre-Brexit può esserne ragione transitoria.
L’avanzo commerciale italiano è in crescita nel 2020 (export 433,6 mld € – import 370 mld €): 63,6 mld €, 86 mld al netto dei prodotti energetici.
Quota di mercato dell’Italia sull'export mondiale
La quota di mercato dell’Italia sulle esportazioni mondiali di beni nel 2020 è rimasta stabile rispetto all’anno precedente al 2,85%.
Settori in cui l’Italia ha mantenuto o guadagnato quota di mercato nel 2020

Nel 2020 il numero di operatori economici che hanno effettuato vendite di beni all’estero è sceso dai 136.963 del 2019 a 126.275, quindi circa 10 mila in meno.
L’attenzione per la qualità, l’ambiente e la dimensione umana saranno cruciali per porre le basi di una ripresa più sostenibile, inclusiva e resiliente. La capacità di combinare innovazione e creatività con il rispetto per la tradizione e il territorio resterà un fattore essenziale per il successo dell’Italia nel mondo post-pandemico.
Fonte: “L'Italia nell'economia internazionale” XXXV edizione