Le PMI rappresentano il 30% PIL, il 40% degli stipendi e il 52% dei dipendenti registrati. La distribuzione geografica delle imprese riflette la storia economica del Brasile: più del 90% delle imprese si concentra nelle regioni Sud e Sud Est (il 54% solo nello Stato di San Paolo), dove sussiste un livello di sviluppo industriale consolidato.
Per una futura installazione, gli Stati con una tradizionale vocazione industriale, come São Paulo e Minas Gerais, offrono una base di qualificazione tecnica più diffusa, mercato sviluppato e anche una presenza sindacale maggiormente consolidata.
Altri Stati, come quelli del Nordest, ma non solo, dove, nel corso degli ultimi anni, sono state promosse politiche di incentivo per accelerare la polarizzazione industriale, possono rappresentare grandi opportunità, ma anche nuove “challenges” per le imprese.
Principali poli economici
São Paulo
- Regione Metropolitana di São Paulo (ABC)
- Vale do Paraíba (Embraer, Volkswagen e General Motors)
- Regione Metropolitana di Campinas o Vale do Silício (IBM, Compaq e HP)
- Regione di Piracicaba (imprese di biotecnologia).
Rio de Janeiro
- Parco Industriale del Sud dello Stato, con particolare riferimento alla presenza della “CSN - Companhia Siderúrgica Nacional“, PSA Peugeot Citroën, Volkswagen Caminhões e Ônibus, Coca-Cola, Centrali Nucleari Angra 1, 2 e 3, tra le altre.
- Bacino di Campos, con piattaforme petrolifere della Petrobras. Imprese presenti: Shell, Esso, Ipiranga e El Paso. Tutte insieme producono oltre i quattro quinti dei combustibili distribuiti nelle stazioni di servizio del Paese.
Minas Gerais
- “BH-TEC - Parque Tecnológico de Belo Horizonte” (Parco Tecnologico di Belo Horizonte), progetto per aumentare l’offerta di manodopera specializzata del settore.
- Complesso delle Centrali Idroelettriche (Irapè, Capim Branco I e Capim Branco II).
Bahia
- Polo Petrolchimico di Camaçari (Ford)
- Complesso Idroelettrico di Paulo Afonso
- Parco Tecnologico di Salvador (TecnoVia)
- Polo turistico Chapada Diamantina
- Polo di Informatica di Ilhèus.
Santa Catarina
- Polo Agroindustriale
- Polo Tessile (Blumenau e Joinville)
- Polo Elettrometalmeccanico
- Polo Ceramica
- Polo Nautico.
Pernambuco
- Petrolchimico (Raffineria Abreu e Lima)
- Navale (Cantiere navale Atlântico Sul e Complesso Industriale Portuario di Suape)
- Automobilistico (FIAT, Shineray e General Motors)
- Siderurgico (CSN - Companhia Siderúrgica Nacional)
- Metalmeccanico (Gerdau)
- Chimico-Farmaceutico (Gruppo Mossi & Ghisolfi)
- Biotecnologia, tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Espírito Santo
- Polo Industriale di Colatina (tessili)
- Settore delle Confezioni (tessili)
- Polo Industriale di Cachoeiro do Itapemirim (marmi e graniti)
Parà
- Polo Industriale di Belèm /Anhanindeua e Porto
- Santarèm
- Marabà.
Amazonas
- Polo Industriale di Manaus
Maranhão
- Distretto industriale di São Luís, creato dal Decreto Statale n. 7.646, diviso in 15 aree (moduli), per un totale di 19.712 ha. Il modulo 1 del distretto occupa un’area di 317,8 ha, ed è distante 18 km dal porto di Itaqui.
Mato Grosso do Sul
- Polo minerario e siderurgico di Corumbà. Il Mato Grosso possiede la seconda maggior riserva di ferro del Brasile (quasi 6 miliardi di tonnellate) e la seconda maggior riserva di manganese (30 milioni di tonnellate), oltre a marmo (136 milioni di m3), graniti, basalto, arena e argilla.
- Nel Mato Grosso sono state impiantate foreste di eucaliptus per la produzione di cellulosa (VCP, Votorantim Celulose e Papel).
- Notecole il potenziale turistico dello Stato che ospita il 65 % del “Pantanal”, maggiore estensione umida continua della terra, patrimonio dell’Umanità e Riserva della Biosfera dell’UNESCO.
Distrito Federal
- Polo de desenvolvimento industrial Juscelino Kubitschek
- Setor de Múltiplas Atividades (SMA)
- Area de Desenvolvimento Econômico (ADE).
Fonte: "Modello di sviluppo industriale del Sistema Italia in Brasile" (agosto 2012)