La progressiva rimozione delle misure di distanziamento sociale assieme all’avanzare della campagna di vaccinazione hanno impresso una forte iniezione di fiducia nelle attese di famiglie e imprese.
Indice Weip: a giugno sopra i livelli pre-crisi
L’indicatore settimanale di Prometeia (WEIP), che raccoglie tutte le informazioni disponibili sull’andamento dell’attività economica si consolida su un trend crescente. Tornato in territorio positivo a febbraio, l’indicatore ha raggiunto a fine giugno il suo punto di massimo 101.3, superando il livello pre-crisi (100 di gennaio 2019).
La manifattura è tornata già in aprile ai livelli pre-crisi, le costruzioni li hanno superati del 10%, molte attività dei servizi hanno ripreso a operare regolarmente. Tutto ciò conferma le previsioni di una crescita del Pil che si rafforza nel secondo trimestre, accelera ulteriormente nel terzo per superare il 5% di media nel 2021.
Produzione industriale ai livelli pre-Covid con un rimbalzo del 79,5%
Prometeia registra anche un forte balzo della produzione industriale italiana ad aprile (+1.8% rispetto a marzo). Dopo un fisiologico aggiustamento atteso in maggio, la produzione industriale tornerebbe a crescere a ritmo abbastanza sostenuto sia a giugno sia a luglio. Tale dinamica implicherebbe un’accelerazione della crescita nella media del secondo trimestre, pari a 1.8%, rispetto al primo.
L’Italia spicca nel confronto europeo, risultando il paese con la performance migliore. Ad aprile, in Italia il livello di attività è risultato superiore (+1 punto percentuale) rispetto ai valori precedenti la pandemia; la Germania è al di sotto di -6 punti percentuali, la Francia e gli Stati Uniti di -3, mentre la Spagna di -0.5.
Previsioni di Banca d’Italia
Il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, nel suo intervento all'Assemblea annuale dell'ABI, rileva che: “Secondo le valutazioni attuali, la crescita si rafforzerebbe con decisione nel secondo semestre; nella media dell’anno potrebbe toccare valori intorno al 5 per cento, consentendo un recupero di oltre metà della caduta del prodotto registrata nel 2020.
Come anche segnalato dalle imprese nelle nostre indagini, la crescita verrebbe favorita dalla vivace dinamica degli investimenti; il recupero dei consumi sarebbe più lento, con un graduale rientro dagli elevati tassi di risparmio causati dalla pandemia; le esportazioni di beni beneficerebbero dell’accelerazione della domanda estera.
Con il supporto della politica di bilancio, incluse le misure finanziate con i fondi europei, e il mantenimento di condizioni monetarie e finanziarie favorevoli, la fase espansiva dovrebbe consolidarsi, restando sostenuta anche per il prossimo biennio”.
Il ministro dell'Economia Daniele Franco ha aggiunto: "L’Italia potrebbe recuperare i livelli di attività economica pre-crisi entro il terzo trimestre 2022".
Congiuntura Flash Confindustria (Giugno)
Anche secondo l'Ufficio Studi Confindustria "Il PIL italiano è in deciso recupero già nel 2° trimestre grazie all’accelerazione delle vaccinazioni, che ha favorito una ripartenza dei servizi, che si affianca al consolidamento in atto dell’attività industriale. Ci aspettiamo che questo recupero si rafforzi nel 3° e 4° trimestre del 2021".
Molto positivi i dati sulla fiducia a giugno, con un diffuso balzo che porta non solo l’indice per le imprese, ma anche quello per le famiglie oltre i livelli pre-crisi. Questo è cruciale per una ripartenza dei consumi anticipata al secondo trimestre, mentre gli investimenti hanno già recuperato nel primo.
L’export italiano ha continuato a crescere in aprile, salendo a +2,8% su febbraio 2020: meglio della Germania. Anche le vendite extra-UE, nonostante la correzione a maggio, registrano un robusto +6,1% in valore negli ultimi tre mesi. L’export in aprile è doppio rispetto a un anno prima, minimo della crisi, con recuperi eccezionali nei settori più colpiti (abbigliamento, mezzi di trasporto, mobili).
Prosegue l’aumento dei prezzi all’import, concentrato in energia, prodotti in metallo, chimici. Si rafforzano le prospettive per i mesi estivi, grazie al calo dei contagi: a giugno gli ordini esteri sono ai massimi.