5 aprile 2022

Previsioni Confindustria: l’Italia alla prova del conflitto in Ucraina

di lettura

L’andamento del PIL italiano, secondo Confindustria, è in frenata: previsto +1,9% nel 2022 con un’ampia revisione al ribasso (-2,2 punti) rispetto allo scenario delineato a ottobre 2021.

Previsioni Confindustria: l’Italia alla prova del conflitto in Ucraina

Gli effetti della crisi sono fortemente diseguali tra aree e settori, in base alla vicinanza al conflitto, alle dipendenze da petrolio, gas e altre commodity. Tra le principali macroaree, l’Unione europea è quella più colpita.

Tra i settori, sono più coinvolti quelli energivori, come metallurgia, chimica, ceramica e vetro, e altri comparti fortemente internazionalizzati come i mezzi di trasporto (autoveicoli, aeromobili, imbarcazioni).

In Italia, l’incidenza dei costi dell’energia sul totale dei costi di produzione aumenterebbe del 77% per il totale dell’economia italiana, passando dal 4,6% nel periodo pre-pandemico all’8,2% nel 2022 (maggior onere di 68 miliardi su base annua).

I rincari dei prezzi energetici (+52,9% annuo a marzo) comprimono anche il potere d’acquisto delle famiglie e ciò influirà sull’ampiezza e il ritmo di crescita dei consumi (la fiducia dei consumatori, a marzo, è crollata).

La guerra sta amplificando le difficoltà nel reperimento di materie prime e materiali, in particolare per quelli che provengono dai tre paesi coinvolti che detengono una quota mondiale elevata di numerose commodity: carbone e altri minerali, nickel, platino, palladio e altri semilavorati in ferro e acciaio, input necessari per i comparti elettronico e automotive, e ancora grano, mais e olio di semi, utilizzati nell’industria alimentare.

L’impatto diretto delle sanzioni alla Russia, sull’export italiano, è complessivamente modesto. Il blocco riguarda 686 milioni di euro di vendite in Russia, pari all’8,9% dell’export italiano nel paese, che a sua volta rappresenta l’1,5% del totale dell’export italiano. Ci sono però alcuni specifici prodotti italiani (ad esempio alcuni macchinari) per i quali il peso del mercato russo supera il 10%.

Pil in Italia

L’andamento del PIL italiano nel 2022 risulta molto meno favorevole di quanto precedentemente stimato: quest’anno si registrerebbe un incremento del +1,9%, con un’ampia revisione al ribasso (-2,2 punti) rispetto allo scenario delineato lo scorso ottobre, quando tutti i previsori erano concordi su un +4%.

La variazione positiva del Pil nel 2022 è interamente dovuta a quella già “acquisita” a fine 2021 (+2,3%) grazie all’ottimo rimbalzo dell’anno scorso: nei primi due trimestri, infatti, l’economia italiana entrerebbe in una “recessione tecnica”, seppur di dimensioni limitate, non pienamente compensata dalla ripresa attesa nella seconda metà dell’anno.

A ciò farebbe seguito una crescita di +1,6% nel 2023. In questo scenario peggiorato, il ritorno dell’Italia ai livelli pre-pandemia slitta dal secondo trimestre di quest’anno, al primo del prossimo.

Previsioni per l’Italia (Variazioni %)

Previsioni economiche Italia 2022-23

Il report prevede una crescita modesta dell’attività produttiva nel 2022, con un primo semestre molto difficile e una ripartenza nella seconda metà.  Tra la fine dello scorso anno e l’inizio del 2022 gli indicatori hanno segnalato un peggioramento nell’attività industriale, determinato dalle difficoltà di approvvigionamento di materie prime e manodopera e poi dai rincari energetici. Ciò si è riflesso nella caduta dell’attività industriale a dicembre e ancor più a gennaio. I problemi legati alle pressioni sui costi e ai ritardi nelle forniture di input, accresciuti dal conflitto, continueranno a ostacolare la produzione, soprattutto nella prima metà del 2022.

Esportazioni

Anche le esportazioni italiane subiranno un pesante rallentamento nel 2022 (+2,8%), dopo l’ottimo 2021. Per quest’anno, la crescita sia dell’export che dell’import viene rivista al ribasso di circa 5 punti rispetto allo scenario di ottobre.

Le esportazioni italiane di beni, previste in accelerazione nel 2023 riusciranno, nel biennio, a mantenersi in linea con il commercio mondiale che è dovrebbe crescere di appena il 2% nel 2022, per poi rafforzarsi nel 2023.

Prezzi delle materie prime

Il prezzo del petrolio dovrebbe rimanere sugli elevati valori post-invasione (114 dollari in media dal 24 febbraio) fino a giugno 2022. Seguirebbe una flessione molto parziale, che proseguirebbe nel 2023 arrivando a fine anno a 85 dollari, un valore piuttosto alto rispetto a quello “di equilibrio” (60-70 dollari).

Per il prezzo del gas si ipotizza un profilo simile: prezzi alti fino a metà 2022; poi un lento e parziale calo, portandosi su livelli ancora molto elevati a fine 2023 (75 euro). Con queste ipotesi, il gas europeo si assesterebbe a 122 euro nel 2022 (da 47 nel 2021) e a 81 nel 2023 (-33%).

Scenario di previsione

Per delineare lo scenario di previsione l’Ufficio Studi Confindustria ha ipotizzato che:

  • da luglio prossimo finisca la guerra o comunque si comincino a ridurre l’incertezza e le tensioni, in particolare sui prezzi di gas e petrolio che scenderanno, pur rimanendo sopra i livelli di inizio 2021
  • ogni ipotesi di razionamento dell’energia per il settore produttivo è esclusa, ma ovviamente avrebbe impatti molto negativi
  • la diffusione del Covid rimanga contenuta in maniera efficace e abbia impatti via via decrescenti e
  • nonostante il quadro peggiorato, l’Italia riesca a centrare gli obiettivi del PNRR nei tempi previsti, eventualmente rivedendo alcuni progetti.

Scenari avverso e severo

  • Nel caso il conflitto si estenda fino a dicembre 2022, si è immaginato che il prezzo del gas europeo, del petrolio, del carbone e di alcune commodity agricole, rimangano al livello molto elevato ipotizzato per il secondo trimestre di quest’anno fino a dicembre 2022. La crescita annua sarebbe di +1,6% nel 2022 e +1,0% nel 2023, ovvero più bassa di -0,3 e di -0,6 punti nei due anni.
  • Nell’ipotesi, ulteriormente peggiorativa, che il conflitto si protragga fino alla fine del prossimo anno, si è immaginato che le quotazioni di gas europeo, petrolio Brent, carbone, grano e mais, rimangano fino a dicembre 2023 al livello ipotizzato per il secondo trimestre di quest’anno. La crescita annua sarebbe di +1,5% nel 2022 e -0,1% nel 2023, ovvero di -0,4 e -1,7 punti più bassa nei due anni.

Fonte: Centro Studi Confindustria (Previsioni primavera 2022)

Analisi di mercato
Previsioni della Commissione europea: crescita in accelerazione, consumi e investimenti in ripresa
Previsioni della Commissione europea: crescita in accelerazione, consumi e investimenti in ripresa
L'UE torna a crescere, anche se a piccoli passi, mentre prosegue il percorso di disinflazione. 
Istat: area euro stabile, su l’export verso USA, UK e Spagna, giù le vendite verso Germania e Francia
11 ottobre 2024 Istat: area euro stabile, su l’export verso USA, UK e Spagna, giù le vendite verso Germania e Francia
Il Presidente dell’Istituto nazionale di statistica ha descritto un’area euro stabile e grandi economie condizionate da vari fattori di incertezza, aggiornando quanto già pubblicato dall'Istat a settembre.
Istat: andamento e prospettive dell'economia italiana
Istat: andamento e prospettive dell'economia italiana
30 luglio 2024 Il rapporto di luglio 2024 dell’Istat fornisce un quadro complesso, ma moderatamente ottimistico, dell'economia italiana. 
L’Export agroalimentare italiano: crescita tra innovazione e tradizione
L’Export agroalimentare italiano: crescita tra innovazione e tradizione
31 maggio 2024 Un'analisi delle tendenze e delle prospettive future del settore tra mercati emergenti e tecnologie avanzate.
Export italiano febbraio 2024
22 aprile 2024 Export italiano febbraio 2024
Tra gennaio e febbraio le vendite italiane oltreconfine sono risultate in rialzo dello 0,8%, sul supporto dei valori medi unitari (+1%) e a fronte di un contributo pressoché nullo del dato in volume (-0,2%).
Design economy 2024
19 aprile 2024 Design economy 2024
Il Rapporto Design Economy di Fondazione Symbola fornisce dati e approfondimenti sul comparto del design italiano e sui nuovi trend.
Buone prospettive per l’export di vino italiano
15 aprile 2024 Buone prospettive per l’export di vino italiano
Nel 2023 le esportazioni enologiche italiane, che rappresentano più del 20% dell’export totale del settore alimentari e bevande, hanno raggiunto € 7,8 miliardi (in leggera flessione rispetto al 2022).
Bilancia agroalimentare italiana 2023
8 aprile 2024 Bilancia agroalimentare italiana 2023
Nel 2023 le esportazioni italiane di prodotti agroalimentari hanno registrato una crescita del 5,7% rispetto al 2022, raggiungendo i 64 miliardi di euro (prodotti trasformati 55,3 miliardi, prodotti agricoli 8,8 miliardi).
Proiezioni per l’economia italiana 2024 – 2026
4 aprile 2024 Proiezioni per l’economia italiana 2024 – 2026
Secondo le proiezioni macroeconomiche elaborate dalla Banca d’Italia, il PIL nazionale aumenterebbe dello 0,6% nel 2024, dell’1% nel 2025 e dell’1,2% nel 2026.
Istat: Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2024
2 aprile 2024 Istat: Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2024
Il XII Rapporto sulla competitività dei settori produttivi analizza gli shock che dal 2020 hanno colpito l’economia italiana e valuta le conseguenze sulla performance del sistema e sui comportamenti d’impresa.