Nel settore dell’automazione e dei macchinari industriali, il Brasile offre interessanti opportunità grazie alla combinazione di crescita economica, investimenti pubblici e privati, forte domanda di tecnologie avanzate. La produzione industriale ha registrato una crescita del 3,1% su base annua a marzo 2025.
L'adozione delle tecnologie 4.0 è al centro della strategia industriale nazionale. Il mercato brasiliano dell’Industria 4.0 nel 2025 è stimato a 2,1 miliardi di dollari, con una previsione di crescita fino a 5,62 miliardi di dollari entro il 2028.
Le imprese brasiliane stanno utilizzando soluzioni come PLC, SCADA, MES e robot collaborativi, con applicazioni nei settori automotive, farmaceutico, agro industriale e dell’energia. Parallelamente, il Paese sta investendo nella modernizzazione delle industrie tradizionali, come la siderurgia, la carta, la cellulosa e la metalmeccanica.
La transizione green è l’altro pilastro strategico: il Brasile produce già oltre l’83% della sua energia da fonti rinnovabili, e il mercato del biogas è stimato in 6 miliardi di dollari, con proiezioni di crescita fino a 60 miliardi entro il 2040. Le imprese italiane possono inserirsi in progetti legati al biogas, all’idrogeno verde e alla transizione energetica, dove la domanda di macchinari e impianti è in forte crescita.
L’iniziativa governativa Nova Indústria Brasil ha destinato 186,6 miliardi di reais alla trasformazione digitale del settore industriale, inclusi semiconduttori, robotica, cloud computing e intelligenza artificiale. Il governo brasiliano ha inoltre annunciato 380 miliardi di investimenti per le energie rinnovabili e 130 miliardi per l’automotive.
Le imprese italiane - grazie alla loro eccellenza tecnologica e alla reputazione nei macchinari ad alta intensità di Automazione, Creatività e Tecnologia - sono leader globali in settori come meccatronica, robotica, packaging, automazione e sistemi di visione artificiale. Queste competenze si allineano perfettamente con la domanda brasiliana di soluzioni Industry 4.0 e sostenibili.
Secondo il Rapporto Ingenium 2025 di Confindustria, l’Italia ha esportato nel mondo macchinari ACT (Automazione, Creatività, Tecnologia) per un valore di 32,1 miliardi di euro, con un potenziale aggiuntivo stimato di 8 miliardi, di cui 3,3 miliardi nei mercati emergenti come il Brasile.
Le importazioni brasiliane di macchinari italiani hanno raggiunto 1,79 miliardi di dollari nel 2023 (+8,9% rispetto all’anno precedente).
L’accordo UE–Mercosur potrebbe abbattere i dazi fino al 35% su macchinari e componenti, favorendo l’accesso preferenziale al mercato brasiliano e riducendo le barriere doganali.
Inoltre la presenza di una forte comunità di origine italiana e la collaborazione tra università, centri di ricerca e imprese favoriscono la creazione di ecosistemi industriali integrati, dove l’Italia può esportare non solo prodotti, ma anche know-how e modelli organizzativi.
Il Brasile è infine una piattaforma operativa e logistica per le imprese italiane interessate a espandersi in America Latina: offre vantaggi logistici (corridoio Nova Ferroeste, porti internazionali), coperture finanziarie (SACE, SIMEST) e accesso semplificato alle procedure doganali. Grazie alla sua appartenenza al Mercosur, consente di ottimizzare l’accesso a mercati complementari come Argentina, Uruguay, Paraguay e Bolivia, riducendo rischi operativi e costi di ingresso.
Fonte: Il Brasile come mercato strategico per l’automazione e i macchinari industriali italiani (Camera di Commercio italiana di San Paolo | Luglio 2025)
Piano d'azione per l'export italiano
Il governo italiano si è posto l’obiettivo di 700 miliardi di export entro fine legislatura. Per raggiungere questo traguardo, ha preparato un Piano d’Azione per l’accelerazione dell’export focalizzata su Paesi ad alto potenziale e settori di punta del Made in Italy.
Tra i Paesi emergenti più promettenti citati nel piano è compreso il Brasile (e più in generale, il Mercosur e l’America Latina).
