Nel corso dell'ultimo decennio l'Albania ha compiuto significativi progressi verso un'economia di mercato moderna ed esprime ottime potenzialità di sviluppo. Il Paese non presenta criticità sul piano della sicurezza e dell’ordine pubblico.
Per il Ministero Albanese delle Finanze, nel 2012 il Prodotto Interno Lordo è stato pari a 9.8 miliardi di euro e con una crescita reale del 3% (la stessa fonte prevede un tasso di crescita del 4% nel 2013). Alla formazione del PIL, il settore dei servizi ha contribuito con il 57.1%. Segue l'agricoltura con il 19.9%, l'edilizia con l'11.9% e l'industria con l'11.1%.
I produttori di servizi hanno rappresentato l’84% circa delle imprese attive (il 52% opera nel settore del commercio, il 12% nel settore trasporti e telecomunicazioni e il 17% svolge altro tipo di servizi).
I produttori di beni rappresentano il 16% delle imprese attive (il settore dell’industria assorbe il 62%, l’edilizia il 27%, mentre l’agricoltura e la pesca l’11%). E’ attiva l’industria nel comparto alimentare, tessile, abbigliamento, calzature, nel comparto della lavorazione del legno, in quello della produzione dei detergenti, nel settore della ceramica e della produzione di profilati e semilavorati destinati all’edilizia e nel settore della meccanica da assemblaggio.
L’Albania non offre solo molte opportunità di investimento (basso costo della manodopera e bassi prezzi per le proprietà) ma anche un potenziale mercato per i paesi Europei.
E’ da sottolineare che l’Albania ha aderito agli accordi di libero scambio con i paesi dei Balcani, aumentando le opportunità di commercio con la Regione.
L'Albania, che è Paese membro della NATO, è attualmente in valutazione per l'acquisizione dello status di Paese candidato all'ingresso in Unione Europea.
La legge locale non contempla alcuna limitazione distintiva tra investitori stranieri e nazionali sia per quanto riguarda le attività e le strutture legali, sia per l’applicazione del sistema fiscale.
Rapporti economici Italia – Albania
L'Italia è tradizionalmente il primo partner commerciale dell’Albania (37% dell'interscambio commerciale dell'Albania con l'estero nel 2012, per un valore di oltre 1.5 miliardi di Euro).
La richiesta di prodotti made in Italy è ingente ed è caratterizzata da una costante tendenza del consumatore albanese a rivolgere la propria attenzione al prodotto alimentare e tecnologico italiano, spesso acquistato nell’ambito di business condotti in collaborazione con imprese italiane.
L’Italia è anche il principale Paese destinatario delle esportazioni albanesi, con una quota del 51% nel 2011. Le vendite albanesi verso l’Italia riguardano in particolare i seguenti comparti: tessile e calzature (384 milioni di Euro), minerali, combustibile ed energia (211 milioni di Euro), materiali edili e metalli (73 milioni di Euro), alimenti, bevande e tabacco (32 milioni di Euro), macchinari, attrezzature e pezzi di ricambio (31 milioni di Euro), prodotti di legno e di carta (22 milioni di Euro), pelle ed articoli in pelle (15 milioni di Euro), prodotti chimici e in plastica (4 milioni di Euro), altri prodotti (11 milioni di Euro).
La vicinanza geografica tra i due Paesi è una delle principali ragioni che fanno dell’Italia il primo investitore in termini di numero di imprese operanti in Albania. La presenza italiana in Albania conta circa 400 piccole e medie imprese, attive in vari settori dell'economia (energia, edilizia, infrastrutture, tessile e calzature, agro-alimentare). Vi è anche la presenza di due banche italiane: Intesa San Paolo e Veneto Banca.
Un settore che si è sviluppato rapidamente negli ultimi anni è anche quello dei call center, la cui espansione è dovuta in particolare al basso costo della manodopera e alla elevata diffusione della lingua italiana.
Agli occhi delle imprese italiane, la vicina Albania viene percepita come la “Porta dei Balcani”. Agevole per gli imprenditori operanti in Albania è la penetrazione commerciale nei confinanti Paesi ove tra l'altro è diffusa la lingua albanese, specialmente in Kosovo e in Macedonia.
Fisco e dogane
Alla società regolarmente costituita nel territorio della Repubblica di Albania si applica una tassa sul profitto (tatim fitimi), pari al 10%.
Se la società avrà maturato utili in bilancio, qualora dovessero esserci dividendi per i soci, ai dividendi verrà applicata una ulteriore tassa del 10% a titolo di imposta sul reddito personale.
L’aliquota per l’applicazione dell’imposta sul valore aggiunto (TVSH) ammonta al 20%.
Le imprese si distinguono in base al loro fatturato in due categorie:
- imprese che fatturano meno di 8 milioni di Leke all’anno (circa 57.200 Euro), le quali sono denominate “business i vogel” (piccola impresa)
- imprese che fatturano più di 8 milioni di Leke all’anno (circa 57.200 Euro), che sono qualificate “business i madh” (grande impresa).
L’accisa, nella Repubblica di Albania si applica ai seguenti prodotti: caffè, succhi di frutta, acqua, bevande non alcoliche, birra, vino, bevande alcoliche e bevande non alcoliche, tabacco e derivati dal tabacco, olio e prodotti derivati;, cosmetici, profumi e acque di colonia.
Le tariffe doganali sono applicate su tutte le merci specificate nella nomenclatura basata sul sistema armonizzato. Il livello delle tariffe applicato dalle Dogane albanesi varia secondo le merci: 0% - 2% - 5% - 6% - 8% - 10% - 15%.
E’ da rilevare che sono in vigore tra l’Italia e l’Albania accordi per evitare la doppia imposizione.
Opportunità settoriali per le imprese italiane
Energia
L’Albania ha un notevole potenziale idroelettrico, ma solo il 35% risulta finora utilizzato. La capacità idroelettrica installata si aggira attorno ai 1.500 MW, mentre le riserve totali si stimano attorno ad un potenziale di 3.000 MW, offrendo così possibilità per la costruzione di ulteriori centrali idroelettriche.
Recentemente sono state rilasciate 107 concessioni per la costruzione di 310 centrali idroelettriche, di piccole e medie dimensioni e sono in programmazione bandi di gara sia per la costruzione che per la privatizzazione di centrali idroelettriche.
È stata portata a termine la costruzione della linea energetica di 400 KW Elbasan, Tirana e Podgorica. Il Ministero dell’Economia (METE) sta pianificando di realizzare altre linee di interconnessione che consentiranno di collegare l’Albania con il Kosovo, la Macedonia e l’Italia.
Infrastrutture e Edilizia
La Strategia nazionale per lo sviluppo e l’integrazione si pone i seguenti obiettivi:
- la creazione di una infrastruttura stradale integrata nel piano nazionale, regionale e paneuropeo
- il miglioramento della rete stradale nazionale
- l’ammodernamento e l’integrazione dell’infrastruttura ferroviaria nella rete
- regionale balcanica e in quella europea
- il miglioramento della qualità dei servizi nei porti marittimi, con investimenti nel campo delle infrastrutture
- la realizzazione del by-pass tra Valona e Fier, con un credito agevolato della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS), nel periodo 2013 - 2015.
Nel campo dell’edilizia residenziale, dopo una veloce proliferazione di edifici nei centri urbani ed extraurbani, si è sviluppata una crisi delle vendite, particolarmente per gli edifici di mediocre qualità e localizzati in zone non di prestigio. E’ da sottolineare che le istanze di sviluppo sostenibile richiedono l’adozione, nel cammino verso gli standard UE, di politiche ambientali finalizzate alla promozione di una edilizia ecocompatibile.
Ambiente
L’Albania ha intrapreso varie iniziative con i partner internazionali finalizzate a sviluppare e realizzare modelli di gestione integrata delle risorse idriche e dell’armonizzazione della legislazione albanese con quella europea.
Il Ministero ha sottoscritto accordi con donatori per progetti di trattamento delle acque reflue: sono in fase di costruzione o progettazione impianti di trattamento delle acque in varie città del Paese.
Minerario
L’Albania presenta ricchezza di risorse minerarie, tra le quali vi sono cromo, ferro, rame, carbone, gesso, materiali utilizzati per le costruzioni (inerti, pietre qualitative e materiali da pavimentazioni e rivestimenti).
Vi sono società, anche a partecipazione straniera, che hanno acquisito concessioni in Albania per l’estrazione di pietra di alta qualità, destinata ad essere immessa, previa lavorazione, sul mercato internazionale quale prodotto di prestigio. Cave di gesso producono gesso di elevata purezza, che viene esportato in Europa.
Manifatturiero
Il basso costo della manodopera, unito alla bassa pressione fiscale, alla diffusione della lingua italiana e ad una logistica dei trasporti efficiente, ha agevolato l’insediamento in Albania di imprese manifatturiere in vari campi: meccanica di assemblaggio, tessile, ed in genere tutte le attività che fondano sull’elemento della manualità dell’operaio una parte importante dell’investimento.
La modesta competizione nazionale in questo settore, può consentire alle imprese italiane un accesso a tale mercato non solo in termini di investimenti produttivi ma anche in termini di fornitura di macchinari.
Agroindustria
L’agricoltura contribuisce in misura del 17% circa alla formazione del PIL. In base a fonti ufficiali del Ministero dell’Agricoltura, i terreni agricoli rappresentano il 24% della superficie complessiva. Si tratta di 695.520 ha c/a di terreni agricoli, mentre quelli forestali e destinati a pascolo o altro ammontano a 2.179.280 ha c/a
Interessante fenomeno è la sempre maggiore diffusione di colture della vite destinata alla produzione del vino. Specialmente nella regione del Kallmet si sono raggiunti livelli di produzione di uva autoctona destinata alla produzione di vino considerato apprezzabile, con presenza di cantine realizzate con l’assistenza professionale molto spesso di progettisti italiani ed apparecchiature provenienti dall’Italia.
Alimentari, pesca, trattamento degli alimenti ed inscatolamento del prodotto alimentare
In Albania vi sono imprese che si occupano del trattamento degli alimenti e che esprimono prodotti autoctoni dell’industria alimentare (salumi, formaggi del tipo “feta”, ormai sempre più diffusamente provvisti di certificazione di qualità).
Il consumo delle carni è molto elevato nel mercato interno. La produzione di carne da parte del mercato interno non copre il fabbisogno, generando il ricorso all’importazione dall’estero.
Per quanto riguarda la pesca e prodotti ittici, il mercato è fiorente e coperto da alcune catene albanesi che hanno impiantato efficienti organizzazioni per la distribuzione del pescato in tutto il territorio albanese.
Si segnala la presenza in Albania di imprese che trattano ed inscatolano il pescato (alici, gamberi etc.), oltre che – recentemente – imprese che confezionano alimenti ittici anche precotti. Tali prodotti vengono anche in larga parte esportati.
Turismo e porti turistici
L’Albania è un Paese che presenta una natura ancora largamente incontaminata ed un potenziale turistico di indubbio interesse di tipo naturalistico e storico/archeologico.
La costa è priva di un sistema costiero di approdi turistici (l’unico porto turistico si trova presso Orikum - Valona). La ragione è da individuarsi nella permanenza per lungo tempo di un divieto per le persone fisiche e giuridiche di nazionalità albanese di poter essere proprietari di imbarcazioni da diporto. Proprio sulla base dei recentissimi cambiamenti intervenuti in ambito normativo, si ravvisa nel segmento una notevole opportunità di business per gli operatori dell’indotto, anche perché porti turistici sono stati contemplati nei piani regolatori delle maggiori città costiere.
E’ generalmente diffusa, in tutto il territorio, una ricettività turistica frammentata e non ancora organizzata in circuiti pubblicitari che offrano pacchetti per un turismo massivo. Il numero dei visitatori di cittadinanza straniera registrato è in costante aumento.
Fonte: Albania - Presentazione Paese ed opportunità imprenditoriali