L’OECD Economic Outlook di dicembre conferma: il Pil dell’Italia nel 2021 crescerà del 6,3% (+5,9% le precedenti stime). Nel 2022 attesa una crescita del 4,6%, nel 2023 +2,6%.
Nel 2021 il rapporto debito/Pil è previsto al 154,6% per poi scendere nel 2022 al 150,4% e al 148,6% nel 2023. In calo anche il rapporto deficit/Pil: 9,4% quest'anno, 5,9% nel 2022 e 4,3% nel 2023.
L'attuazione delle riforme e gli incentivi agli investimenti sostengono la fiducia nel nostro Paese. Il Pnrr sarà il fattore chiave sul fronte degli investimenti pubblici e, secondo gli analisti, le attuali strozzature alle catene di fornitura dovrebbero gradualmente allentare la presa, con benefici per l'export.

Pil globale
L'aggiornamento delle Prospettive economiche Ocse rivede leggermente al ribasso la crescita del Pil mondiale +5,6% (rispetto al precedente +5,8%). L’economia globale nel 2022 crescerà del 4,5% e nel 2023 del 3,2%.
Alcuni Paesi si stanno riprendendo rapidamente, ma quelli a basso reddito con tassi di vaccinazione bassi, rischiano di rimanere esclusi dalla ripartenza.
Migliorano le stime per il Pil dell'Eurozona che crescerà del 5,2% quest'anno (+4,3% a maggio), nel 2022 +4,3% e nel 2023 +2,5%. Il Pil della Germania dovrebbe registrare +2,9% quest’anno (-0,4 punti) e del 4,6% nel 2022 (+0,2 punti). In Francia, Pil atteso al +6,3% (+0,5 punti) e del 4% nel 2022. Il Pil spagnolo dovrebbe registrare una crescita del 6,8% quest’anno (+0,9 punti) e nel 2022 del 6,6% (+0,3 punti).
Secondo l’Ocse stanno rallentando la corsa:
- gli USA che passano da +6,9% a +5,6% (+3,7% nel 2022 e +2,4% nel 2023)
- la Cina che scende dall'8,5% di maggio all'attuale 8,1% (+5,1% nel 2022 e nel 2023).

Fonte: Ocse