La dinamica è in linea con l’andamento del totale delle esportazioni agro-alimentari italiane (+2,2% nel periodo gennaio-marzo 2021) di cui i distretti rappresentano il 46% in termini di valori esportati.
Analisi per filiera
È soprattutto la filiera dei distretti agricoli a registrare una forte accelerazione delle esportazioni nel primo trimestre 2021, con una crescita tendenziale del 19,2%.
Positivi tutti i distretti della filiera: in particolare si distingue l’Ortofrutta romagnola (+23,4%), dopo un 2019 funestato dalla cimice asiatica e una primavera 2020 caratterizzata da gelate e siccità. Incrementi a due cifre per la Nocciola e frutta piemontese (+25,8%) e per le Mele del Trentino (+44,3%).
Molto bene anche i due distretti del Florovivaistico di Pistoia (+39,2%) e del Florovivaistico del ponente ligure (+40,2%) che avevano sofferto particolarmente nel primo trimestre del 2020.
Su livelli record anche la filiera della Pasta e dei dolci: dopo un ottimo 2020, si assesta su oltre 810 milioni di euro di esportazioni nel primo trimestre del 2021, +0,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Partenza brillante per i Dolci di Alba e Cuneo (+8,2%) che avevano chiuso in leggera contrazione il 2020 (-1,2%); crescita a due cifre per Dolci e pasta veronesi (+13,4%); fisiologico regresso per i comparti pasta e dolci dell’Alimentare di Parma (-5,4%), distretti che avevano chiuso il 2020 con forti incrementi delle esportazioni.
La filiera dei vini, che ha sofferto particolarmente nell’anno della pandemia, registra un segno negativo nel primo trimestre del 2021, penalizzata anche dal confronto con un primo trimestre del 2020 particolarmente brillante. Nonostante il -5,1% tendenziale, il livello delle esportazioni nel periodo gennaio-marzo 2021, oltre 1,2 miliardi, risulta superiore ai valori del primo trimestre del 2019.
Questa dinamica è particolarmente evidente per il distretto dei Vini di Langhe, Roero e Monferrato, che con oltre 400 milioni di esportazioni (-1,1% rispetto al primo trimestre del 2020) si posiziona ben al di sopra dei livelli dello stesso periodo del 2019 (erano 385 milioni). Stesse considerazioni per i Vini del veronese (-4,3% tendenziale, ma livelli in linea con il primo trimestre del 2019) mentre le bollicine italiane, ben rappresentate dal Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, risentono particolarmente del protrarsi delle restrizioni (- 9,3% rispetto al primo trimestre del 2020) e non recuperano i valori prepandemia. Gli unici due distretti in crescita nel primo trimestre del 2021 sono i Vini del Montepulciano d'Abruzzo (+11%) e i Vini e distillati di Trento (+5,4%).
La filiera delle conserve dopo un anno record segna una fisiologica battuta d’arresto (-4,7% tendenziale) nel confronto con un primo trimestre del 2020, trainato dall’effetto scorta.
Sui sei distretti monitorati, tre si posizionano al di sopra dei livelli del 2020, in particolare si distingue le Conserve di Nocera (+4,9% tendenziale), distretto che pesa circa il 50% sull’export della filiera e che arriva a sfiorare i 300 milioni di export.
La filiera delle carni e salumi, dopo aver chiuso in sostanziale parità il 2020, registra una crescita del 1,6% tendenziale nel primo trimestre del 2021.
Prospettive favorevoli per la filiera del lattiero-caseario, +3,7% tendenziale nel periodo gennaio-marzo dopo la contrazione registrata nel 2020.
La filiera dell’olio registra una parziale arretramento tendenziale tra gennaio e marzo del 2021 (-1,4%) dopo l’ottimo risultato del 2020.
Buon risultato per la filiera del caffè: +1,4% nel primo trimestre del 2021.
Ritorno ai livelli di normalità del pre-pandemia per la filiera del riso, dopo la forte crescita del 2020: -11,2%.
Parziale recupero per l’ittico, che chiude il primo trimestre in crescita del 7,3% rispetto al primo trimestre del 2020, ma si posiziona su livelli ancora lontani rispetto al pre-crisi.
Esportazioni dei distretti agro-alimentari italiani per filiera
Principali mercati di destinazione
Crescono nel primo trimestre 2021 le esportazioni dei distretti agro-alimentari verso il principale partner commerciale, la Germania (+3,1%), grazie al contributo dei distretti agricoli (+12,2%) e del caffè (+17,4%). In calo le esportazioni verso gli Stati Uniti (-4,5%), a causa soprattutto dell’andamento delle vendite di vini, che rappresentano la metà delle esportazioni agro-alimentari distrettuali oltreoceano, in contrazione del 5,5%. Bene nel complesso anche i flussi verso la Francia (+2,7%): il progresso dei prodotti agricoli (+27,4%) compensa il calo dei vini (-21,7%). In ripiegamento le esportazioni verso il Regno Unito (-18%) a causa soprattutto dell’andamento del vitivinicolo (-28,2%) e delle conserve (-32,9%).
A differenza di quanto avvenuto nel 2020, sono state soprattutto le economie emergenti ad aver guidato la crescita dell’export dei distretti agro-alimentari nel primo trimestre del 2021 (+13,3% tendenziale vs -0,6% delle economie avanzate), in primis la Cina, che quasi raddoppia i valori anche rispetto al pre-pandemia: circa 80 milioni nel primo trimestre 2021 contro i 41,5 milioni del medesimo periodo del 2020 e i 40 milioni del 2019.
Esportazioni distretti agro-alimentari italiani per destinazione (prime 30 destinazioni)
Fonte: Monitor distretti Agro-alimentari (luglio 2021)