Recentemente è stata aggiornata la banca dati Previsioni, che offre la possibilità di analizzare l’andamento del commercio internazionale dal 2000 al 2023 per 152 paesi e oltre 3000 codici prodotto.
Integrando queste informazioni con il tasso di crescita del PIL a prezzi costanti presente nella banca dati World Economic Outlook, è possibile individuare le aree e, più in particolare, i mercati, che offrono le migliori opportunità per le imprese esportatrici italiane.
Il grafico che segue mostra il tasso di crescita medio annuo (CAGR) dell’import e quello del PIL nel periodo 2020-2021 per i paesi che rispettano i seguenti requisiti:
- Valore totale dell’Import superiore a 80 miliardi $ nel 2021;
- Crescita del PIL superiore al 3% annuo.
Come si nota dal grafico, quasi tutti i paesi sono in Asia e 4 (Vietnam, Indonesia, Filippine e Thailandia) appartengono all’ASEAN (Association of South-East Asian Nations). Per approfondire ulteriormente l’analisi si possono individuare i Sistemi (aggregati di settori) il cui import è previsto in accelerazione nel biennio 2020-2021 rispetto al decennio 2010-2019. A titolo esemplificativo analizziamo il Vietnam, che risulta il caso più virtuoso dei paesi ASEAN e può presentare opportunità economiche per l'Italia.
Vietnam - Import dall'Italia per Sistema
Il grafico che segue riporta in ascissa il tasso di variazione medio annuo dell’import nel decennio 2010-2019 e in ordinata quello previsto nel 2020-2021. L’import di ciascun settore nel 2018 è rappresentato dall’ampiezza della sfera. La linea gialla è la bisettrice, utilizzabile come discriminante tra i settori che sono prospettati in accelerazione nel 2020-2021 rispetto al decennio 2010-2019 (situati sopra la bisettrice) e i settori che risultano in decelerazione (situati sotto la bisettrice).
Il trend di crescita della maggior parte del cluster contenente i prodotti tipici del Made in Italy è previsto in accelerazione, a conferma dell’alta qualità riconosciuta alle eccellenze del Belpaese. Tra questi, spiccano senza dubbio Agroalimentare (E0) e Prodotti finiti per la persona (E2), che supereranno i già consistenti tassi di crescita dell’ultimo decennio, raggiungendo rispettivamente il 35 e il 21% di crescita media annua. Da segnalare anche Prodotti finiti di largo consumo (E1), Prodotti e strumenti per la salute (E4) e Beni intermedi in materie tessili e pelli (B2). Come si nota dal grafico, inoltre, il settore in maggiore accelerazione è quello delle Materie prime industriali (A2), i cui valori di import sono tuttavia molto bassi.
Conclusioni
La forte crescita del Vietnam rappresenta per le imprese italiane un’opportunità da cogliere per ampliare il proprio bacino di mercati esteri a tutti i paesi ASEAN. Recentemente è stato infatti ultimato un accordo di libero scambio tra Europa e Vietnam che, una volta firmato da entrambe le economie, porterà ad un incremento dell’interscambio tra le due economie e renderà il Vietnam la seconda porta di ingresso ai 10 paesi dell’Associazione dopo la città-Stato di Singapore, con cui l’Europa ha attualmente in vigore un accordo di libero scambio.
Giulio Grisanti