Il Marocco importa il 90% del suo fabbisogno e i consumi energetici domestici sono aumentati, dal 2000 al 2011, a un ritmo del 6,1% all’anno.
Attualmente il mix di generazione elettrica è fortemente sbilanciato sulle fonti fossili. Le importazioni di carbone e petrolio continuano ad appesantire il deficit commerciale.
Le rinnovabili assicurano oggi il 13% della generazione elettrica marocchina, grazie prevalentemente al contributo dell'idroelettrico.
Entro il 2020 il governo di Rabat conta di allacciare alla rete:
- 2 GW di solare termodinamico (Concentrated Solar Power) e fotovoltaico
- 2 GW di eolico (3,5 miliardi)
- 2 GW da 200 centrali idroelettriche di piccola dimensione (l'idroelettrico costituisce il terzo pilastro della strategia).
Si stima che il fotovoltaico possa avere nel Paese un funzionamento medio di circa 2.000 ore l'anno, mentre la media dell'eolico è compresa tra le 2.000 e le 2500 ore.
Fotovoltaico
Le linee guida per lo sviluppo del settore sono contenute nel Solar Plan.
The Moroccan Project of Solar Energy
Questo importante progetto di sviluppo integrato prevede di generare, nel 2020, 2000 MW di energia sfruttando il sole. Cinque le aree coinvolte: Ouarzazate, Ain Bni Mathar, Foum Al Oued, Boujdour e Sebkhat Tah.
Grazie all’utilizzo di due tecnologie - Concentrated Solar Power (CSP) e Fotovoltaico – il programma eviterà la dispersione di 3,7 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.
Eolico
Il Marocco dispone anche di un notevole potenziale per lo sfruttamento del vento grazie ai 3.500 Km. di costa. L’Integrated Wind Energy Project prevede ingenti investimenti, nel periodo 2010 - 2020, per passare da 280 MW a 2.000 MW entro il 2020.
Le aree che ospiteranno le turbine sono: Tarfaya (300 MW), Akhfenir (200 MW), Bab El Oued-Laayoune (50 MW), Haouma (50 MW) and Jbel Khalladi (120 MW); Tanger (150 MW), El BaidaKoudia in Tetouan (300 MW), Taza (150 MW), Tiskrad Laayoune (300 MW) e Boujdour (100 MW).
Una volta ultimato, il piano consentirà di risparmiare 750 milioni di US$ (acquisto di petrolio e carbone) e di evitare l’emissione di 5,6 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.