Nel corso dell'ultimo decennio i prodotti a denominazione di origine protetta (Dop) o indicazione geografica protetta (Igp) italiani sono passati dai 101 del 2000 ai 195 attuali (la Francia è a quota 167). Nel paniere della qualità made in Italy ci sono oggi 123 Dop e 72 Igp:
- 70 prodotti ortofrutticoli
- 38 oli extravergini di oliva
- 36 formaggi
- 32 prodotti a base di carne
- 5 prodotti da panetteria
- 4 spezie o essenze
- 3 aceti
- 3 prodotti di carne e frattaglie fresche
- 2 prodotti della pesca
- 1 miele.
Complessivamente il fatturato dei prodotti a denominazione di origine made in Italy ha sfiorato nel 2009 i dieci miliardi di euro realizzati per quasi il 20 per cento sui mercati esteri dove crescono parallelamente anche le imitazioni e i tarocchi. I Paesi dove sono più diffuse le imitazioni sono Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti, mentre in Cina il falso made in Italy è arrivato addirittura prima di quello originale.
I prodotti più imitati sono il Parmesan, diffuso in tutto il mondo, l'Asiago e il Gorgonzola prodotti negli Stati Uniti dove si trovano anche il Chianti californiano e inquietanti imitazioni di soppressata calabrese e pomodori San Marzano.
I prodotti più consumati sono i formaggi (con il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano in testa) e i salumi (guidano la classifica il Prosciutto di Parma e quello di San Daniele), ma sono cresciuti anche gli ortofrutticoli (Mela della Val di Non dell'Alto Adige, Arance Rosse di Sicilia, Pesca e Nettarina della Romagna) e gli oli extravergini.
Nel corso del 2009, nonostante la crisi, un italiano su tre ha acquistato regolarmente questo tipo di prodotti.
Agropirateria
Fonte: Coldiretti